🎶 Here by Alessia Cara 🎶
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"Mamma! Non ho nessuna intenzione di sposare Joseph Hobbs" urlo esasperata."Ma Beatrix sii ragionevole, perché non dovresti sposarlo?" mi chiede mia madre gesticolando animatamente.
Dio solo sa come faccia ad agitarsi tanto e non avere neanche un capello fuori posto. L'unico segno della sua agitazione è il modo in cui la sua collana di perle si muove su e giù ogni volta che si muove.
"Perché?" chiedo facendo finta di pensare "vediamo: sarà per il fatto che ha almeno 15 anni più di me o perche è assolutamente la persona più viscida che abbia mai conosciuto?"
"Anche io e tuo padre abbiamo 10 anni di differenza, che sarà mai" mi dice continuando a fare avanti e indietro ai piedi del mio letto.
Ho giusto avuto il tempo di togliere le mie dolorosissime scarpe con il tacco e di sedermi sul letto prima che mia madre partisse all'attacco. Sapevo che non sarei mai dovuta andare a quella cena di beneficienza.
"Io. Non. Sposerò. Joseph" urlo cercando di scandire bene le parole.
"Ora ti stai comportando da vera egoista. Quell'uomo possiede mezza Chicago, immagina cosa significherebbe per gli affari di tuo padre"
Ecco che ci risiamo. Di solito è così che mia madre cerca di vincere le discussioni con me. Puntando tutto sul mio esagerato senso di colpa, ci vuole davvero poco per farmi stare male, ma non stavolta. Non quando c'è di mezzo il mio futuro.
"Potrebbe possedere mezza America per quanto mi interessa. Non ho intenzione di sposarmi tra due mesi e tantomeno con lui"
Probabilmente mia madre notando il tono esasperato della mia voce decide che per stasera è troppo. La sua tecnica consiste in un attacco alla volta, quanto basta per portarti all'esasperazione.
"Magari è meglio riparlarne domani Beatrix, siamo entrambe molto stanche. Buonanotte"
Non aspetta neanche che io risponda prima di scivolare fuori dalla stanza.
"Signorina Beatrix, le serve qualcosa prima che io mi ritiri?"
La testa di una delle cameriere di casa, la mia preferita in realtà, spunta dalla porta di camera mia come ogni sera da 10 anni.
"No, ti ringrazio Anne, sono a posto" le dico cercando di addolcire i toni.
"Buonanotte signorina Beatrix" mi dice con uno sguardo misto di pietà e tristezza.
"Buonanotte Anne" dico cercando di sorridere.
Appena la porta si richiude rilascio un respiro colmo di frustrazione.
È da quando sono nata che i miei genitori decidono per me.
Io amo i bambini, volevo diventare una maestra, ma per i miei genitori era un mestiere troppo "umile". Ho dovuto studiare economia, una cosa che assolutamente odio, e tutto perché mio padre possiede un paio di banche in giro per Chicago. Okay forse più di un paio, ma ciò non significa che dovrei essere io a occuparmene.
Forse starete pensando che sono solo una ragazzina viziata, e forse avete ragione, ma ho deciso che è il momento di dare una svolta alla mia vita e prendere io le decisioni.
Mi alzo di scatto dal letto e prendo una grossa valigia dalla mia cabina armadio, la riempio di vestiti e dei soldi che ho nascosto per le emergenze.
Poi più silenziosamente che posso attraverso il corridoio per bussare alla porta di mia sorella."Kayla" sussurro bussando alla porta.
Mia sorella apre la porta in meno di un secondo.
"Hai sentito le urla?" le chiedo sperando di non doverle spiegare tutto.
"Dubito che qualcuno non le abbia sentite" commenta lei sarcasticamente.
"Ho bisogno di andare via" le dico diretta.
"Immaginavo...sono con te Bea" mi dice attirandomi in un abbraccio "promettimi solo di farti sentire. Sarà difficile qui senza di te"
Ed è vero. Sarà difficile e non vorrei mai lasciarla qui da sola con i nostri genitori. Non sono persone cattive e a loro modo non ci hanno mai fatto mancare niente, solo che i soldi li hanno cambiati e sono anni ormai che ci trattano più come degli inconvenienti che come delle figlie.
"Appena mi sarò sistemata verrai a stare con me" le dico.
"Ne sarei felicissima" mi dice con gli occhi che si illuminano.
Io adoro mia sorella. Ha due anni meno di me, io 26 e lei 24, ma non potremmo essere più unite di così. Se non fosse per il fatto che abbiamo lo stesso cognome probabilmente nessuno ci prenderebbe per sorelle, lei con i suoi capelli super biondi e io castani, io fin troppo alta e lei minuta, l'unica cosa che ci lega sono gli occhi azzurrissimi.
"Ti voglio bene Kay" le dico dandole un bacio trai capelli.
"Anch'io" mi dice cercando di trattenere le lacrime "Sta attenta Bea"
"Prenditi cura di te" le dico prima di lasciarla.
Prendo la valigia dalla mia stanza e le chiavi della mia Jeep. Uscendo dal vialetto di Armstrong Manor sento un grosso peso sollevarsi dalle spalle. Non so dove sto andando e non so cosa farò ma non sono mai stata più libera di così.
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Honey Falls - La rinascita // (Book 1)
Romance!!! DA ORA DISPONIBILI SOLO I PRIMI 5 CAPITOLI !!! Beatrix Armstrong, per gli amici Trixie, è una ragazza di 26 anni cresciuta a Chicago tra cene di gala e aste di beneficenza, in una realtà in cui non è tutto oro quello che luccica. Quando però i...