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Beatrix Armstrong, per gli amici Trixie, è una ragazza di 26 anni cresciuta a Chicago tra cene di gala e aste di beneficenza, in una realtà in cui non è tutto oro quello che luccica.
Quando però i...
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"Maggie, la ragazza non sapeva neanche tenere un vassoio in mano"
"Sapeva tenerlo in mano fino a quando non sei arrivato tu. Le spaventi tutte!!"
Non capisco cosa faccia io per spaventare tutte le cameriere che Maggie puntualmente assume ogni mese. Basta che entri nel bar e Poff: vassoio per terra e bicchieri rotti.
"Allora trova qualcuno che non si spaventi così facilmente" le dico uscendo dalla porta del mio ufficio.
"Va bene boss" dice lei tornando nel bar.
Mi massaggio le tempie con due dita. La testa non smetti di scoppiarmi da ieri sera. Prima ho trovato una sconosciuta, nuda come non ho potuto fare a meno di notare, nel mio appartamento perché il mio caro fratellino ha deciso di darsi alla beneficienza e poi ho dovuto licenziare l'ennesima cameriera appena risceso nel bar. Odio quando mio fratello prende decisioni senza avvertirmi, l'appartamento avrebbe potuto servirmi ma lui ha deciso da solo di darlo ad una ragazzina.
Prendo le mie cose dall'ufficio e mi avvio verso il campo da Football, il bar non aprirà fino a stasera e ragazzi devono allenarsi per il campionato.
"Ehy Coach" mi saluta Freddie, il piccolo Linebacker.
"Ehy Freddie, fai uscire i tuoi amici dagli spogliatoi" dico posando tutto sulla panchina.
Vedo mia sorella Hazel seduta sulle gradinate del campo, non avrà ancora trovato una babysitter. Da quando quel deficiente del fidanzato è andato via sta facendo il doppio della fatica per crescere Ashton.
Dio, quanto vorrei spaccargli la faccia...di nuovo.
"Zioooooo" urla Ashton correndo verso di me.
"Ash quante volte ti ho detto che quando siamo sul campo devi chiamarmi Coach?" gli dico dandogli una botta sul caschetto.
"Okay zio Coach" dice lui ritornando dai suoi amici.
Alzo gli ochi al cielo, questo bambino mi farà uscire pazzo.
Prendo il fischietto dalla borsa e richiamo tutti vicino alla panchina.
"Okay ragazzi, vi voglio concentrati oggi. Tra una settimana avremo la nostra prima partita di campionato e questo significa che non sono ammessi più errori. Capito?" urlo per farmi sentire da tutti, e per spaventarli un pó.
Un coro di "si coach" mi risuona nelle orecchie prima che gli dica cosa fare per il resto dell'allenamento. Faccio su e giù per il campo dicendo a tutti cosa fare e controllando che lo facciamo bene. Sono tre anni che faccio il Coach, più o meno da quando ho lasciato la NFL, e quest'anno sono davvero convinto che la squadra possa vincere.
Noto dei movimenti sugli spalti così alzo lo sguardo notando che è arrivato il mio dolce fratellino in compagnia di Tracy? Trina?
Oh insomma, la ragazzina che sta nel mio appartamento. La vedo raggiungere Hazel sugli spalti e sedersi di fianco a lei, conosce anche mia sorella?
