capitolo 13- Damon

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Chiudo la porta alle mie spalle,per poi infilarmi le chiavi nella tasca della tuta.
Mi dirigo verso un bar vicino al campus,per fare colazione con Brad,che mi ha appena mandato un messaggio che è appena arrivato.

Da qualche giorno, Demetra e Kat posso decidere se rimanere nel nostro appartamento o ritornare nel loro,visto che i lavori sono finiti.

~~~

Io e Brad chiudiamo  contemporaneamente lo sportello della macchina. Potevamo raggiungere benissimamente il campus a piedi,ma no signore,Brad ha insistito di andare con la macchina.

Mi sto ancora riprendendo dalla sbornia,non sono in vena di contrastare.

Ripenso alle mie parole,al viso di Demetra, al suo tocco fatale.
Ma se Demetra ha bisogno di illudersi che io mi arrenderò facilmente,che si illuda pure,ma non si può cambiare la realtà.

Posteggio davanti ad una libreria vintage,voglio fare un regalo a Demetra. La mia stella polare è stata sempre un'amante della lettura,tante che spesso le regalavo libri, libri che occupavano la maggior parte dello spazio nella sua stanzetta,nonostante fosse grande.

Quella stanza che avrà sempre il marchio dei nostri gemiti,i quali sono talmente forti,che sovrastano quelli intrusi,deboli,senza passione. Al solo pensiero un ghigno mi si forma sul volto.

Camino verso il corridoio,alla ricerca di Demetra,mentre sorreggo la busta nel quale si trovano 3 libri,che sono sicuro le piaceranno.
La mia tempesta è in dolce compagnia vedo. Certo che Demetra se ne poteva scegliere qualcuno più carino ed intelligente,ah giusto, non esiste nessuno che sia meglio di me.

Affianco Demetra il quale alza gli occhi al cielo vedendomi.
Le sfioro il braccio per richiamare la sua attenzione, ed un piccolo contatto manda in standby il cervello. Si volta verso di me,io le porgo la busta,vedo i suoi occhi illuminarsi,ed io mi faccio salti di gioia mentale.
<<Grazie>> mi rivolge un timido sorriso,Andrew mi osserva con attenzione,io gli faccio il dito medio senza farmi vedere da Demetra.

Vedo arrivare Kat,il quale non si stacca mai da Demetra. Ed il secondo posto in classifica tra le persone che fanno le cozze,signori e signore,se lo aggiudica Kat Davis.

<<Devo un attimo parlarti Demetra>> Demetra rivolge l'attenzione a Kat,nel mentre io fulmino quest'ultima.
<<Si certo>> e se ne va. Bene bene bene,siamo rimasti io e Andrew.
<<Lo sai vero che non mi potrai mai sostituire>> <<non è quella la mia intenzione,voglio esserle amico>> mi piazzo di fronte a lui <<Si ed io sono cappuccetto rosso,vola basso Andrew>> il suo nome dalle mie labbra esce in tono schifato <<Fottiti Damon>> <<A dire la verità lo fa già Demetra>> un sorrisetto compare sul mio viso <<Non la meriti,sono io quello giusto per lui>> <<E da cosa lo deduci>> <<Da tutto>> <<Se lo credi tu,Leopardi>> non aspetto repliche,non voglio ascoltare altre repliche. Mi allontano.

Indosso le mie airpods, ho bisogno di uscire dalla realtà,di svuotare la testa,ma so che quel nome è indelebile,non solo nella mia mente.

<<Come va>> chiudo l'anta del frigorifero,sorreggendo due birre,è mi dirigo verso il divano,dove mi attende Brad che tende la mano per prendere la sua birra,gliela porgo.
Mi siedo sul divano,con i denti stappo la mia birra.
<<Il solito,te?>> rispondo nel frattempo alla domanda di Brad.
<<Bene,soprattutto con Kat,Dio quella ragazza mi fa uscire pazzo>> sorride <<Lo vedo amico,i rumori che provengono dalla tua stanza ne sono testimoni>> ridiamo come due scemi,credo già di essere ubriaco.

Si gira verso di me <<Demetra ?>> << Nulla di nuovo,mi sembra più felice senza di me>> "finalmente" vorrei aggiungere,ma lo tengo per me.
<<Cazzate>> lo guardo <<Kat mi dice spesso che Demetra ne soffre,fa incubi la nott->> lo fermo <<Hai detto incubi?>> <<Si,ma perché quest->> <<Devo andare>> mi alzo afferrando la mia roba sul tavolo,non prima di aver preso una sigaretta da portare alla bocca.

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