il " Manoscritto di Teseo"

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Lucifero come ogni anno passava l'intera giornata sulla terra, girovagando tra i mortali indisturbato,  d'altronde nessuno poteva né  vederlo e né sentirlo .

Ogni tanto adorava ascoltate le chiacchiere dei mortali soprattutto sul suo conto, qualsiasi cosa succedeva la colpa ricadeva sempre su di lui....come se avesse voglia di sporcarsi le mani con i loro riprovevoli atti.

Facevano la guerra tra di loro?
Era colpa del diavolo.

Un omicidio?
Era posseduto dal diavolo.

Suicidio?
Era in combutta con il diavolo.

Ogni cosa era sempre colpa sua...lui non si invischiava in quelle faccende, non si interessava davvero mai della vita degli uomini, lui  aveva solo il compito di accogliere nel suo regno la feccia della feccia,  e più osservava i tempi andare...più si rendeva conto che doveva espandersi.

Ma la cosa che lo divertiva di più era ascoltare tutte le fantasticherie che i fedeli del Signore Onnipotente affermavano con convinzione.

Qualcuno viene salvato da un medico?
"Dio ha guidato le sue mani"

Gridano al miracolo per qualsiasi cosa positiva, oppure urlano  che il diavolo è in mezzo a loro se le cose vanno male.

Pregano per salvare le loro anime...come se servisse davvero, trovava buffo la contraddizione dello stesso mortale.

"Dio è amore" ma hanno timore della sua ira.
"Amatevi gli uni con gli altri, questo vuole Dio" ma poi si fanno la guerra se sono diversi.

Incoerenti.

Li trovava a tratti divertenti e a tratti irritanti.
Quel giorno in particolare non riusciva proprio a tollerarli, non facevano altro che raccontare quella storia falsa, motivazioni assurde e soprattutto trovava ironico il fatto che predicavano su una battaglia senza conoscere il vero inizio di tale.
Per diversi anni aveva provato a divulgare la verità...ma senza alcun successo, così semplicemente si arrese...la parola di Dio non poteva essere messa in discussione.

Di solito in quella giornata così snervante e piena di nostalgia, passava sempre accanto alla casa della famiglia Tonks.
I coniugi e il primo genito Tonks rispecchiavano la tipica famiglia devota al Signore .. ma la loro figlia 17enne era considerata la pecora nera, quella diversa.
La piccola  e ribelle Rachele non dava mai ascolto a nessuno, ma soprattutto metteva in discussione ciò che Dio e i suoi angeli avevano divulgato.

E ogni volta che si metteva a confronto con la sua famiglia le litigate erano assicurate.

-Rachele forza, mettiti il vestito buono, dobbiamo andare in parrocchia-.

-Mamma ti prego, ogni anno la stessa storia, non voglio venire, non credo a quello che dice padre Rino-.

-Non dire sciocchezze, ci sarà tutta la comunità,  dobbiamo ricordare questo giorno molto importante, dove il bene ha vinto sul male-.
E li Lucifero non potè evitare di alzare gli occhi al cielo...come se solo lui fosse il male...che ipocrisia.

Rachele non potè controbattere,  si preparò indossando il "vestito buono " un abito rosa pallido con un fiocco bianco sul busto, accompagnato da calzini alti anch'essi bianchi e da delle orribili ballerine rosa...si sentiva davvero ridicola...tutto le sembrava ridicolo.

Maledicendo quel giorno si avviò con tutta la sua famiglia verso quel covo di esaltati che sua madre chiamava parrocchia.
-Rachele sorridi, è un giorno di festa-.
La ammonì suo fratello maggiore Matteo.
-Come se ci fosse da festeggiare nel negare il libero arbitrio- affermò la ragazza velocemente.
-Rachele! Ancora con questa storia?- si intromise sua mamma.
-La storia è piena di contraddizioni e inoltre ci sono dei testi che parlano di come si svolse la battaglia celeste e non andò come raccontato nel tempo-.

-Ora basta! Non voglio più sentire altro su questa assurdità, entrerai e ascolterai la novella che viene tramandata da generazioni senza fare alcun commento.- aveva tuonato suo padre ormai stufo.

Come sempre Rachele veniva ammutolita, le sue opinioni non venivano mai ascoltate dalla sua famiglia o dalla comunità..
Man mano che cresceva iniziava a notare sempre più delle incongruenze nei racconti tramandati...

Tutto il suo scetticismo iniziò un giorno normale di almeno 2 anni fa..aveva iniziato a lavorare in biblioteca nel weekend, si dedicava per lo più  nel pulire e riordinare in ordine alfabetico la montagna di libri che quel posto conteneva, ma quella mattina, nello spolverare l'anta numero 25 notò qualcosa che era ben nascosto dietro quest'ultima ,un manoscritto davvero interessante.
La copertina era rigida e anche se molto usurato mostrava chiaramente le immagini di due angeli, ma ciò che le suscitò più interesse fu la scritta centrale in latino "Hic iacet veritas quam nemo audire vult".
("Qui giace la verità che nessuno vuol sentire")

Aveva iniziato a leggere quei racconti...spiegavano  e narravano le varie vicende legate sia al mondo celeste che al mondo degli inferi , ma più di tutto si stupì del modo in cui veniva raffigurato il diavolo... era solita ascoltare quanto fosse crudele e meschino...ma quel libro lo descriveva come un angelo...l'angelo più bello che fosse mai esistito.
Era rimasta affascinata da quella immagine che lo ritraeva,  nelle predicazioni di padre Rino veniva descritto come un essere ripugnante con corna lunghe e nere, denti aguzzi e appuntiti che servivano a strappare le carni delle sue vittime, artigli capaci di strappare il cuore con un gesto e un corpo malformato e chino su se stesso.

Invece quel libro lo mostrava come un essere bellissimo con capelli rossi ricci, selvaggi e ribelli, molto diversi da tutte le altre immagini che ritraevano gli angeli,  occhi grandi e blu, un corpo sano e muscoloso , una pelle candida e pura e soprattutto delle ali maestose e grandi.....la sconvolse apprendere su due piedi che in realtà Lucifero prima fosse un angelo...

Aveva provato a mostrarlo alla bibliotecaria,  cercando spiegazioni,  ma lei ebbe una reazione insolita , urlò sbraitando come una pazza che quello era il libro del diavolo.
Lo sequestrò continuando ad urlare che lo avrebbe gettato tra le fiamme del camino e avrebbe successivamente benedetto la biblioteca, ma presa dalle commissioni da fare lo posò in un cassetto chiudendolo con una chiave che mise nella sua tasca sinistra.

Rachele rimase delusa da tutto ciò...aveva finalmente trovato delle risposte alle sue domande..ma tutto sembrava così sbagliato per il resto della comunità.

Come poteva un solo manoscritto creare tanta agitazione?.

Così già testarda alla sua età si ripromise che avrebbe recuperato quel libro.

Quel giorno Lucifero lo ricordava perfettamente , non era sulla terra, era rintanato nel suo regno concentrato a sbrigare varie commissioni che richiedevano la sua presenza,  quando uno dei suoi sottoposti spalancò violentemente le porte del suo ufficio correndo e agitando incontrollabilmente le proprie ali.

-Lucifero....qualcuno ha trovato il libro!- aveva urlato a gran voce Belzebù .

-Non urlare, di quale libro stai parlando?- chiese il Signore oscuro mentre si massaggiava le tempie annoiato.

-....Quel libro...il manoscritto di Teseo..-.

Lucifero alzò immediatamente la testa , non poteva credere alle sue orecchie...credeva che quel manoscritto fosse stato bruciato già centinaia di secoli fa.

-Non è  possibile.-

-Lo ha trovato una ragazzina in una biblioteca, forse questa volta sarà diversa..-aveva abbozzato il demone.

-E far condannare una ragazzina per le verità che io stesso ho scritto? No ,ci sono già passato- concluse amaramente.

Quel dannato libro fu scritto da Lucifero stesso, in un giorno dove la sua ira era arrivata a livelli inimmaginabili...era così stufo delle menzogne che circolavano che fece una cosa mai fatta prima...scrisse tutta la verità.
All'epoca era ancora colmo di rabbia, ma soprattutto di speranza.

Poi consegnò quell'unica copia indirettamente nelle mani di un giovane ragazzo .....

Teseo.

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