Parte 5

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Entrò un gruppo di musicisti e notai così un palco in fondo alla sala: vi era una sedia al centro ed era tutto decorato con fiori di ogni tipo, di cui le rose rosse che primeggiavano su tutti gli altri.
Lo raggiunse a passo felpato ed incominciai lo spettacolo.
La musica riecheggiava alle mie orecchie e il ritmo scorreva nel mio sangue...
Gli occhi di chiunque fosse in quella sala erano rivolti a me, specialmente quelli di lui...
Quelli dell'affascinante e sicuro di sé generale Arturo.
A me importavano solo i suoi, perché volevo dimostrargli il vero significato che si dovrebbe attribuire alla parola bellezza.
Ballavo, ballavo e ballavo... E tutti applaudivano.
E la fine dello spettacolo la dedicai ad un bel spogliarello, di cui la giarrettiera finì nelle mani del generale, ma lui la nascose subito. Ed io non dissi nulla.

Applausi, applausi ed applausi... Furono.
Lo spettacolo finì e i tendoni si chiusero. La mia dama si avvicinò con degli abiti nuovi.
- Tenete. -
- Grazie. Ma posso sapere il vostro nome?-
- Ah sì! Scusi, è che prima eravamo troppo di fretta e non ci siamo neppure presantate... Il mio nome è Bernadette.-
"Bernadette... Di origine francese", pensai.
- Piacere.- dissi porgendole la mano.
Lei non l'accettò, si inchinò e se ne andò correndo.
"Che persona strana", pensai.

Due mani mi coprirono gli occhi e il cuore mi si fermò in quel momento.
Erano fredde ed avevano proprio un buon odore.
- Sai già chi sono, vero?-
Toccai quelle mani e quel tocco fu così lieve...
Inspirai. Le levai dai miei occhi.
Non sopportavo l'idea di non vederlo. Non mi bastava solo sentirlo.
Volevo... Tutto.
Mi voltai con una giravolta. Lui mi prese le mani e mi guardò per un momento...
I suoi occhi, purtroppo, non si vedevano più di tanto per la poca luce che penetrava dai tendoni del palco, ma potevo percepirne l'intensità.
L'intensità del suo animo.

Mi prese le mani e avvicinò lentamente il suo volto al mio...
Ma io mi divincolai con un tocco leggero ed elegante e me ne andai, camminando all'indietro senza distogliere lo sguardo dal suo...
Lui mi mostrò la giarrettiera e la annusò profumatamente, senza distogliere lo sguardo dal mio...

AnnalisaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora