La lastra decisiva pt 3

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Mattia se n'era andato e Christian non stava bene.
Nei giorni successivi all'uscita di Mattia, tutti in cadetta hanno cercato di aiutare Christian in tutti i modi possibili, ma era inconsolabile.

<Chri alzati> Alex si era seduto sul letto di Christian con la convinzione di riuscire a farlo alzare da quel letto in cui ci aveva fatto la fossa.
Lui non rispondeva.
<So che stai male, e non dirò ti capisco perché sarei un bugiardo, ma alzati perché stando steso tutto il giorno Mattia non tornerà indietro>
Christian sospirò da sotto le coperte.
<Mi manca...> sussurrò.
<Lo so ma così la situazione non farà altro che peggiorare>
Inutile dire che Christian sapeva che Alex aveva ragione, ma la voglia di stare nel proprio letto e rivedere nella sua mente tutti i momenti che lui e Matti avevano passato lo costringeva a restare coricato.
<Ti butto dal letto, giuro>
Christian sorrise.
<Alex non ti devi preoccupare per me, tra qualche giorni mi passa>
<Chri se ne andato da una settimana se non più...>
Ok...non l'avrebbe superata tanto facilmente questa sua fase.
<Andiamo a mangiare qualcosa o se non vuoi mangiare andiamo a vederci qualcosa sulla TV oppure andiamo un po' fuori>
Alex non ti diceva a parole che ti voleva bene, ma te lo dimostrava come meglio poteva, e questa cosa Christian l'ammirava.
<Lui non ti vorrebbe vedere così, e se dovesse essere il contrario, quindi tu a casa e lui qua tu non lo vorresti vedere nel proprio letto a desprimersi>
Alex aveva ragione. Dio se aveva ragione...
Christian si alzò e guardò Alex con sguardo di ringraziamento.
Non aveva fame e quindi andò un po' fuori a prendere una boccata d'aria.
<Eii Chri, come stai?> Serena appena vide Christian si stupì di vederlo finalmente in piedi.
<Tutto ok> Rispose semplicemente.
<Senti c'è una telefonata per te> Christian alzò subito lo sguardo verso la casetta.
<Per me?> Chiese.
<Mh mh>
Christian entrò in casetta e avvicinò il telefono all'orecchio.
<Ei moretto>
Mattia..
<Matti...>
<Chri...>
A Mattia scappò una risata.
<Dobbiamo stare qua a chiamarci per nome per un tempo indefinito?
Christian non rispose.
<Mi manchi. Mi manchi tanto... So che ti manco ma non ciò voglio di sapere che sei steso nel letto a deprimerti>
Mattia continuò.
<Abbiamo passato bei momenti insieme e sono sicuro ne passeremo molti altri ma non è il momento di mollare. Ora devi dare il massimo. Tu ti hai sempre dato il massimo perché è una tua priorità ma adesso devi dare di più del massimo, devi dare te stesso>
Christian li voleva chiudere in faccia, ma non perché non voleva sentirlo, anzi quello era la cosa che più voleva in quel momento, ma per il semplice fatto che a breve si sarebbe messo a piangere.
<Devi promettermi una cosa>
Silenzio.
<Chri...>
Christian riuscì a pronunciare solo <Si?>
<Non stare così per me, promettimelo. Io e te ci rivedremo il più tardi possibile speriamo. Tu indosserai quella bellissima maglia d'oro e farai coreografie magnifiche, ne sono certo>
Con voce smorzata disse: <Prometto>

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