Capitolo 1

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"Quindi non hai ancora notizie di tuo padre?"mi chiede Monica.
"Ancora no"rispondo seccata
È da ormai due giorni che ormai mio padre è scomparso senza lasciare alcuna traccia e la sua compagna continua ad assillarmi.
"Avanti Marlena,cerca di collaborare,si tratta di tuo padre"cerca di convincermi
"Ti ho detto che non so assolutamente niente e se pensi che non sia preoccupata per lui ti sbagli di grosso,sono pur sempre sua figlia"rispondo irritata
"Va bene,va bene ma modera i toni con me ragazzina"mi sputa
Esco dalla cucina e mi dirigo in camera mia.
Mi avvicino alla libreria ed estraggo uno dei miei libri preferiti,'A un metro da te'.
Mi butto sul letto ed iniziò a sfogliarlo.
Ne è passato di tempo dall'ultima volta che l'ho letto.
Mentre sono immersa nei miei pensieri mi arriva una telefonata dal distretto di polizia.
"Pronto?"
"Salve,parliamo con Marlena David?"
"Sì"
"Ci dispiace"
"Per cosa scusate?"
"Suo padre è appena stato trovato morto nel bagno del suo ufficio"
Mi crolla il mondo addosso.
Come avrei potuto fare senza la presenza del mio papà?
Per me lui è tutto.
Non riuscirei a farcela senza di lui.
".."
"Ci sente?"
"Ehm sì..va bene,grazie di avermelo detto"dico con voce spezzata
"Ci dispiace,sappia che ha tutto il nostro appoggio"
Attacco.
Non ce la facevo più.
Non potevo continuare a sentire.

Corro al piano di sotto e mi metto le scarpe.
Prendo le chiavi della macchina e metto in moto.
Ho solo bisogno di una persona in questo momento.
Carl.

Sfreccio con la macchina il più veloce che posso e finalmente arrivò davanti a casa sua.
Entro senza bussare ed ignoro Fiona e Ian che cercano di salutarmi.
Mi dirigo verso la camera di Carl ma appena mi avvicino iniziò a sentire dei versi strani.
Apro la porta e vedo una scena che in questo momento avrei evitato di vedere.
Carl che si faceva Dominique.

Mi continua a fissare con un volto a dir poco scandalizzato,come se fosse lui la vittima.
Corro all'uscita mentre Carl continua a gridarmi che non è come sembra.
Ma so io cosa ho appena visto.

Prendo la macchina e vado a casa di una mia amica,la mia migliore amica.
Entro in casa e corro ad abbracciarla.
"Marlena,amore,va tutto bene tranquilla"cerca di tranquillizzarmi Nica.
Lei si chiama Veronica ma io la chiamo da sempre Nica.È la migliore in tutto e per tutto.
Mi continua ad accarezzare la schiena mentre io continuo a emettere dei singhiozzi,come una bambina.
"Adesso ti metti comoda sul divano,io vado a fare una bella cioccolata calda e poi mi racconti tutto.Okay?"
Annuisco senza dire niente.
mentre lei si dirige verso la cucina,io mi metto comoda sul divano e mi copro con una coperta.Ma non smetto comunque di lacrimare.

Dopo un paio di minuti,mi si avvicina Nica con due tazze in mano.
"Ecco a te"dice con un sorriso a trentadue denti
Iniziamo a bere molto silenziosamente la nostra cioccolata calda ma lei prende iniziativa e dice.
"Allora,ti va di spiegarmi?"mi chiede con una faccia apparentemente tranquilla ma che in realtà è molto preoccupata.
"Mio padre è morto e Carl mi ha tradito"dico tutto ad un fiato continuando a guardare la parete.
Lei è rimasta un po' a bocca aperta,si nota.
Senza dire niente mi abbraccia.
È una braccio dolce e sincero,uno di quelli di cui tutti abbiamo bisogno.
Mentre mi abbraccia inizia a scendermi qualche lacrima e lei mi stringe ancora più forte.
"Voglio andarmene in Italia"mi azzardo a dire.

You're my Mona Lisa//Victoria Deangelis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora