Odio e Amore.

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Todoroki pov.

Shoto si accucciò accanto al letto d'ospedale di Izuku e sospirò.

Dovrei prometterti egoisticamente che mi prenderò cura di lui? Sto davvero pensando di rubarti l'amore della tua vita mentre tu stai lottando in un mondo che io non posso raggiungere? Non so più se amo te, Katsuki o l'amore che sembrate affrontare insieme. Vorrei disturbarlo. O esserne partecipe. Dannazione Izuku, svegliati. Non voglio fare scelte che tu non mi perdonerai mai.
Torna.

~ Skip time ~ 

6 mesi dopo.


Katsuki pov 

Finita il periodo del tour la madre di Deku aveva iniziato ad aspettarci ovunque. Si era addirittura trasferita vicino la All Might non riuscendo a capire perché il figlio la stesse evitando. Sembrava che Deku avesse scritto testamento. E a un anno dal suo coma, avrebbero dovuto staccare la spina, consegnando così una lettera per ognuno. Ma Katsuki non voleva un'altra lettera. Voleva vivere con Deku.

Se ti svegli ti sposo. Disse un giorno davanti al lettino dell'ospedale. Aveva consegnato le loro canzoni. Avrebbero lanciato un nuovo cd completamente scritto da Katsuki. Ma se avesse potuto, si sarebbe ritirato. L'unico timore di Katsuki è che se si fosse davvero ritirato dalla musica avrebbe si fatto un torto a Deku, ma ancor di più a se stesso, perché non avrebbe più trovato forza per reggersi in piedi. 

Shoto si era avvicinato a lui confessandogli tutto, compreso il non aver capito quanto profondo fosse il loro amore se non avendo visto l'altra faccia della medaglia, che mancando alcuni dettagli di quella confusa storia, non c'era mai stato un cattivo. Semplicemente non avevano mai potuto vivere il loro amore perché Deku sapeva perfettamente come sarebbe finita.

Non è ancora detto.

Era li, che lo fissava, come tutti i giorni, da un po' aveva smesso di cantare, ma quel giorno aveva portato la chitarra. Aveva chiesto di mettere le cuffie a Deku e gli aveva in pratica fatto un concerto privato. Piangeva, quando ore più tardi finì, esausto. Gli stava davvero dicendo addio? Non c'era nient'altro per riportarlo da lui?

Dio Deku, sei una testa di cazzo.

K..Kacchan?

Fu un istante, ma Katsuki gridò e un infermiere accorso spaventato.

L'ho sognato? Deku è sveglio?

Lo lanciarono fuori dalla stanza e poi buio. Katsuki svenne.


~ 1 mese dopo ~


Izuku pov.

Izuku aveva perso la memoria a causa di varie vicessitudini ma fu incredibilmente docile. Katsuki gli aveva più o meno spiegato la loro vita, seppur molti vuoti vennero raccontati da Shoto e gli altri. Ascoltava sempre docilmente e si chiedeva se davvero fosse il fidanzato di Kacchan. Ricordava solo il suo nome, quindi qualcosa, supponeva volesse dire. Sua madre si infuriò non poco, ma sembrava che avessero già una stanza dobbia in casa. Aveva ripreso a mangiare, scoprendo che amava i Katsudon mentre Kacchan adorava il piccante. Aveva scoperto che gli piaceva davvero, stare tra le sue braccia la mattina. Shoto sembrava terribilmente ferito ma nessuno gli aveva parlato di quest'aspetto della sua vita. Sperava continuamente di recuperare in fretta la sua memoria. C'erano vuoti che aveva paura di chiedere. Katsuki aveva lanciato un nuovo disco e gli aveva promesso che lo avrebbe portato con lui in tour. Era davvero questo il suo lavoro? Il suo sogno? Lo sentiva terribilmente distante. Perse le motivazioni viveva quella vita come un estraneo e così scappò. Evidentemente quell'istinto prevaleva sempre, da come glielo avevano raccontato.

All Might lo aiutò e in segreto si trasferì in America. Sotto l'ala di Endeavor, all'oscuro anche di Shoto. Il tempo iniziò a passare e ritrovò finalmente la passione per la sua musica. Scoprì che Katsuki avrebbe poi fatto il tour in tutto il mondo e ingenuamente comprò il biglietto. Era emozionato, sapeva, lo sentiva, che il suo amore era reale, ma quella nebbia, quel dubbio, non voleva saperne di dissiparsi. Iniziò a sua volta a scrivere una serie di canzoni, le mani scivolavano sulla chitarra anche senza ricordare come si leggevano gli accordi. E arrancando, continuò a cercare la sua memoria invano.

Quando arrivò al suo posto per vedere il concerto era felice di non aver preso posto in punti riconoscibili o ben visibili. Lui però aveva la giusta visuale potendo restare seduto. Il suo corpo non era ancora in grado di sostenere dei possibili scossoni dovuti dall'eccitamento dei fan e doveva stare molto attento. Pagò due biglietti in più per far si che due colleghi di Endeavor venissero al concerto con lui per "proteggerlo".

Tutto andava bene finché il concerto non iniziò. La musica continuava a martellargli la mente. Le canzoni sembrava come fossero radicate nel suo cuore. E poi..


Ti ho aspettato invano e ti aspetterò ancora.
Perché tu torni sempre.
Perché tu esisti nel mio cuore,
e ci risiederai sempre.
Tu amami e io ti aspetterò.
Io ti amerò e tu tornerai.
Tutte le volte.
In tutte le vite.


Izuku iniziò a essere preso da una sorta di crisi, tremava, quasi svenne, cadde abbastanza da spaventare le persone e qualcuno gridò. La musica si era fermata e sentì qualcuno chiedere cosa stesse succedendo. Ma prima che potesse ripartire la musica, Izuku sentì la sua voce gridare:

KACCHAN.

Successivamente a un frastuono enorme e un sacco di urla dei fans, qualche eternità dopo sentì di nuovo la sua voce. 

Deku?!


Katsuki pov.

Non lo aveva più lasciato un istante. Il concerto fu interrotto. Lo riportarono a casa, in Giappone quando risvegliandosi la sua memoria era completamente tornata. Si era scusato ottocento volte eppure Katsuki non riusciva più a parlargli. Aveva passato dei mesi orribili, dopo che era scappato, per fortuna che All Might aveva pensato che la privacy avesse dovuto fottersi, viste le circostanze. Gli aveva dato del tempo ma Deku non gli aveva mai scritto. Poi aveva comprato il biglietto. Sapevano tutti che era li. Lo avevano tenuto d'occhio. Il suo cuore stava per cedere e poi.. Poi era tornato da lui. Quindi perché adesso non gli parlava? Dormivano insieme. Mangiavano insieme. Deku aveva mostrato tutta la giusta pazienza necessaria ma a parte abbracciarsi, Katsuki non faceva altro. Era come andato completamente ko.

Poi un giorno Izuku si sedette di fronte a lui, era mattina, gli aveva appena portato a tradimento la colazione e con la chitarra acustica sfoggiò un sorriso tenace di quelli che, nonostante la situazione, gli rubavano sempre un battito di cuore.

Ho scritto per te, mentre eri via. Ho finito gli accordi solo una volta tornati qui, è stato difficile, visto che mi lasciavi solo unicamente mentre ero in bagno, ma ci sono riuscito.

Nonostante tutti Katsuki sorrise involontariamente. Era vero che non lo aveva più mollato un istante, forse anche per questo Deku non aveva avuto dubbi sul fatto che lo amasse ancora. Ma di cosa parlava.

C..Canzoni?

Di che parli merdeku? Avrebbe voluto chiederlo ma non usciva un suono dalla sua bocca. Poi Deku senza aspettare risposta iniziò a cantare e suonare per lui. Quelle parole lo fecero a pezzi e tutto tornò dannatamente al suo posto. Improvvisamente, lo stomaco di Katsuki si contrasse a tal punto che si quasi lanciò su Deku che non si spostò minimamente, irrigidendosi pronto all'impatto ma lui si fermò all'ultimo.

Sposami bastardo. Mi hai completamente rovinato, sussurò. La voce roca dalle settimane senza utilizzo.

Le corde vibrarono mentre la canzone fu sospesa a metà. Le lacrime di Deku scivolarono avide su quelle guance fatte di lentiggini.

Kacchan? Ho davvero appena sentito la tua voce?

Ma che sei diventato sordo? Ho detto sposami merdeku. Così sono certo non scapperai mai più da me.

Deku mollò immediatamente la chitarra e piangendo iniziò a dire di si in tre lingue diverse. Katsuki lo tenne mentre un nuovo sorriso sadico spuntò sulla sua bocca.

Dobbiamo recuperare un sacco di tempo. E come se Deku sapesse proprio cosa intendesse, avvampò definitivamente.


Raggiungerti ~ #bakudeku ~ MusicVerseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora