7.

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Gli stavo facendo del bene,lo aveva appena detto.
Quelle parole,erano in grado di farmi scoppiare il cuore dalla felicità. I battiti si stavano facendo sempre più forti,sempre più ingestibili. Non esisteva musica più bella per le mie orecchie. Ma era la realtà, non mi aveva mai detto che gli facessi del bene. Non pensavo potessi farlo per lui. Evidentemente era quello che sentiva,forse da sempre. Non ebbi il coraggio di dirglielo,di dirgli che anche per me era lo stesso. Che niente e nessuno,poteva occupare quel piccolo spazio che emanava continuamente il suo nome. Che accoglieva sempre più emozioni diverse e speciali. Che io avrei sicuramente protetto sempre. "Adesso dormi" furono le uniche parole che riuscì a dire la scorsa sera,prima che potesse addormentarsi tranquillo. Per fortuna era passato tutto,stava meglio. Teneva strettamente la sua mano alla mia,come se vivesse con la costante paura di potermi perdere. Ricordo che quando ci confidammo le nostre paure,proprio questa era fra le tante. Aveva paura di perdere le persone a lui care. Quando forse in realtà,erano proprio loro a perderci. Di fronte a una creatura così bella e fragile. Chiunque abbia perso,non lo meritava. Non più. Ora che nel suo cuore vorrei esserci io,vorrei che lasciasse ancora una piccola porta aperta,per poterci entrare una volta e per sempre. Vorrei che facesse rinascere quella fiducia di cui tanto non voleva sentirne. E infine,era proprio lui che volevo. Il suo cuore. Volevo che si innamorasse di me.
Teneva gli occhi stanchi,erano evidenti. La fronte ancora accaldata a causa del alcool,quello non era per niente il suo mondo. E i capelli sparsi per il cuscino.
La mattina seguente si trovava ancora in quelle posizioni tanto carine e adorabili. Era un peccato svegliarlo,ma se l'avessi fatto,era soprattutto per sapere come si sentisse. Così lo lasciai nel mio letto,mentre io mi preparavo per l'ultima seduta con il psicologo. Avevo deciso che quella sarebbe stata l'ultima volta. Da quando aveva stravolto la mia vita,non ne avevo più bisogno. Certamente i momenti di tristezza c'erano sempre,ma non mi pesavano più come un tempo. Non avevo perso le speranze,non avevo mollato,stavo semplicemente andando avanti. E questa esperienza,mi aveva sicuramente aiutato molto. Ma adesso toccava a me,cancellare definitivamente il passato. "Sono orgoglioso del percorso che abbiamo fatto insieme. Ti ho conosciuto da piccolo,siamo cresciuti insieme ed ho imparato a conoscerti. D'altronde questo è il mio lavoro,e ne sono più che fiero. Sono sicuro che continuerai a farcela anche senza di me. E che abbatterai finalmente quel muro che noi due conosciamo abbastanza bene. Lasciati andare,come ti ho sempre detto. Tutto andrà per il verso giusto,solo se ci credi. Credici."
Le lacrime non tardarono a scendere,ero troppo emozionato. Troppo fiero di quel faticoso percorso,che fra ricordi e malinconie mi aveva reso una persona forte. Abbattendo quella preoccupazione di non poter superare le cose. Le cose passano,con il giusto tempo,con il dolore,ma passano. Ti cambiano. "La ringrazio infinitamente per tutto,tutto davvero. Se non ci fosse stato lei,sarei stato sempre un passo indietro,da solo e sconfortato." "È solo grazie a te,tutto qui" sorrise,stringendomi per la prima ed ultima volta la mano. Solo da quel gesto,capì che le cose erano veramente cambiate. Ti saluto da vero uomo,forte e maturo. I suoi occhi lo comunicavano perfettamente.
Lo accompagnai fino alla porta,per poi ritornare in stanza. Dove intanto si stava svegliando. Senza disturbarlo troppo,alzai la serranda della finestra,in modo da far passare l'aria. Poi mi sedetti sul suo letto e lo osservai,mentre i suoi occhi piano si riaprivano. "Buongiorno,che ore sono?" domandò,ancora con voce impastata dal sonno. "Le dieci e mezza" risposi,posando il cellulare sul comò.
Poco dopo si alzò,indossava ancora la tuta di ieri. Adoravo quella tuta,metteva tanto in risalto le sue parti intime,quel bellissimo fondoschiena,e anche il punto principale d'avanti. Si vedeva così tanto,che era difficile non notarlo. Abbassai lo sguardo,cercando di calmare quelle stupide fantasie che avevo in testa. "Vado a bere un bicchiere d'acqua e torno su" "sicuro che stai bene?mi sembri ancora stonato" "no no sto bene" scese in cucina. Lo aspettai,fin quando non ritornò. Lo vidi avvicinarsi sul letto,per poi sedersi a gambe incrociate davanti a me. Deglutì a quella scena,ma non bastò più di tanto,le sue labbra si trovarono improvvisamente incollate alle mie. La mia schiena aderiva perfettamente con il muro. Sentivo tutta la pressione del suo bacino spingere contro di me. Si stava palesemente dando piacere da solo. Mi lasciai andare a quel tocco,e al calore delle sue labbra sulle mie. In un bacio con foga,ma allo stesso tempo con tanta dolcezza. Lo presi per i fianchi e lo indietreggiai,fino a farlo scivolare completamente sulle lenzuola fresche. Le mie mani stavano scendendo sempre più giù ad ogni tocco,e quei sospiri certamente mi spingevano a farlo,ma decisi di fermarmi. "M-matti che stiamo facendo" continuava a spingermi con il viso verso le sue labbra. "Matti fermati ti prego" allontanò il volto dispiaciuto allora.
"Non sei lucido,non stai ancora bene. È stato solo un momento" mi ricomposi. "Ti giuro che sono lucidissimo e che sto bene" rispose,con quasi l'esigenza di farlo ancora. "No matti,non può essere così" misi le mani fra i capelli,passandole il più velocemente possibile. "Cazzo Christian volevo solo baciarti"
Silenzio.
"Ti è piaciuto anche a te,non puoi negarmelo,ti prego Chri" Stavo letteralmente impazzendo.
"Si ma non doveva andare così,non ora,non in questo modo. Era ancora presto." lo guardai.
"Presto?quindi tu avevi pensato..."
Non risposi.
"Ho rovinato tutto?"
"No,no che non hai rovinato tutto. Hai solo reso tutto ancora più bello,ed io non me lo spiegare proprio Matti.."
Sorrise,ed io insieme a lui.

𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒎𝒆..💜🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora