22.

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I giorni a seguire furono semplicemente magia,tutto era così perfetto davanti ai miei occhi,che anche quel minimo di tristezza e sconforto era svanito,nel nulla.
L' amore è in grado anche di questo allora,di spegnere quella continua mente pensante a tutte le ore. L' amore ti salva da quei brutti pensieri, e ti porta con sé,in altri,e migliori. L' amore ti sconvolge quando meno te lo aspetti e scombussola ogni cosa. È sorprendente il modo in cui lo fa,ma lo fa. Quando sente che hai bisogno, che hai il desiderio di qualcosa che finisca bene,proprio come nelle antiche favole.
Quando alla frase "vissero felici e contenti" poi era veramente così. Felici e contenti,nonostante le mille difficoltà. Le lotte per stare insieme,e vivere una relazione tranquilla e serena. Dove anche noi,eravamo felici e contenti. Ma non bastava,non bastavano quelle due parole. Per noi c'era altro,tanto altro. Non ci servivano quelle due semplici parole, per descrivere quella stupenda storia che era nata.
Ma tutto quello che rimbombava dentro di noi,dal profondo, che si estendeva lungo il nostro cuore,nella nostra anima,e infine attraverso i nostri occhi. Era quel "ti amo" il desiderio di amare e di essere amati.
"Ti amo,ti amo,ti amo" lo sollevai da terra,da quella sabbia semi bagnata, per poi dirigerci felicemente in acqua. Il suono delle sue risate era la cosa più bella, sentirlo ridere mi rendeva felice. Mi faceva tornare bambino, e rivivere tutti i più belli ricordi passati insieme, a quei tempi.
"Chri Chri mettimi giù dai, ci siamo fatti la doccia da poco" continuava a ribattere, quando ormai eravamo quasi entrati in acqua.
"Mi dispiace ma non ci sento abbastanza bene allora" risposi iniziando a schizzarlo con l'acqua, e oscurandogli la vista.
"Stronzo!" si tuffò per raggiungermi, quasi vicino alla riva. Si posizionò davanti a me,con la schiena contro il mio petto e il viso poggiato sul incavo del mio collo.
"Però questo stronzo lo ami,te lo porti a letto,gli fai i grattini e le coccole quando ne ha voglia,lo baci,lo abbracci, e lo riempi di affetto,no?non è così?"
Gli lasciai una scia di baci lungo il collo, per poi intrecciare le nostre mani.
"È così,ma sei comunque uno stronzo,il mio."
Unì le nostre labbra in un bacio dolce e sereno,uno di quelli che ti rilassano e ti fanno godere il momento.
"Solamente tuo" sussurrai staccandomi e poggiando il mio mento sulla sua spalla, chiusi gli occhi, per accogliere quel leggero venticello sul viso, che tanto adoravo.
"Bravo" sussurrò, facendo la mia stessa identica cosa.
Passammo una mezz'ora così,cullati solo dal vento e dal rumore del mare che si infrangeva in riva, e poi tornava indietro. Questo era uno dei nostri posti preferiti. Dove tutto forse stava iniziando. Ricordo che quando capì di provare qualcosa per lui, mi trovavo qui. A pensarci continuamente,seduto. Per trovare delle risposte chiare. La giornata era identica, stesso cielo,stesso vento e stesse emozioni. Ora più forti e concrete,con più certezze.
"Adesso ritorniamo a casa e facciamo di nuovo la doccia, ti va di farla insieme?" domandai, era la prima volta in cui facevamo la doccia insieme. Ma non c'era alcun problema, troppe volte ci eravamo visti da nudi.  "Va bene andiamo"
Una volta tornati a casa, arrivò il momento di fare la doccia. Non prima di spogliarci insieme e ad assistere a qualche bacio,a momenti carichi di passione. Grazie agli ormoni incontrollabili.
"Sta sera siamo a cena da mia sorella,lei abita qui,insieme al marito e ai suoi figli,nonché miei nipoti" dissi mentre insaponavo la sua schiena.
"Hai dei nipoti?" domandò incredulo
"Si,sono dolcissimi e non vedo l'ora di farteli vedere"
Era da tanto tempo che non li vedevo e mi mancavano davvero un sacco.
"Che carini già li immagino,uguali allo zio" rispose divertito.
"Si diciamo che in qualcosa mi somigliano, specialmente Alex"
"Due maschietti?"
"No maschio e femmina, inizialmente dovevano essere due gemelli, ma poi sono arrivati loro"
Risposi finendo di sciacquarmi la schiena, e anche la sua.
Dopo esserci sistemati, arrivammo a casa di mia sorella. Ad accogliermi furono quelle piccole braccia di cui parlavo poco prima. I miei nipoti, la mia gioia.
"Zio ci sei mancato" dicevano le loro vocine tenere.
"Anche voi tantissimo,dov'è la mamma?" domandai, notando il suo sguardo perso,gli presi la mano e la strinsi forte alla mia,per rassicurarlo e farlo sentire a suo agio. "Stai tranquillo" gli sussurrai.
"In cucina, sta cucinando tutto quello che piace a te"
disse il piccolo Alex,prima di ritornare ai suoi giocattoli sparsi per terra.
Raggiunta la cucina, salutai mia sorella, che anche lei,mi era mancata moltissimo. E gli presentai lui.
"Lui è Mattia,ma penso che ormai lo sai" sorrisi, osservando il rossore nelle sue guance.
"Si lo so,e sono molto contenta. Siete molto belli insieme,e poi, a me basta vederti felice, con questo bel sorriso che tieni adesso"
Mia sorella è sempre stata comprensiva, sin da subito, da sempre. Era talmente dolce e buona.
"Su dai sediamoci a tavola la cena è pronta"
A poco a poco la tensione e l'ansia era andata via, portando solo un enorme allegria e voglia di ridere.
"Tu sei anche lo zio?" aveva domandato Elena, la più piccola. Mentre insieme si erano messi a giocare.
"Credo proprio di sì" si girò verso di me e mi guardò sorridendo. Era emozionato.
Quella fu un emozione unica, inaspettata.
Faceva ormai parte della famiglia al completo, ed era lo zio dei miei nipoti.
Se non questa felicità,cosa potevo avere di più?
Fine.

Spazio autrice: e sì questa storia si è conclusa anche. Spero che vi sia piaciuta, e vi ringrazio tantissimo per averla seguita. Vi mando un bacio.🤍💜

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𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒎𝒆..💜🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora