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Tornata a casa, Mina andò subito nella sua stanza, posando lo zaino vicino alla scrivania.

Si cambiò velocemente, mettendosi dei vestiti più comodi, e si diresse in cucina, con l'intenzione di mettersi qualcosa sotto i denti.

Non era particolarmente affamata ma voleva comunque mangiare qualcosa, perchè nel pomeriggio doveva studiare tante materie e aveva bisogno di energia.

Inoltre, doveva scrivere a quella ragazza, prima che qualcosa avrebbe potuto farle cambiare idea.

Ormai aveva deciso di fare quel passo, convinta che tutto sarebbe filato liscio.

Finì di mangiare il panino che si era preparata, non avendo tempo per fare un vero e proprio pranzo, e si sedette alla scrivania, recuperando il suo cellulare, che aveva messo nello zaino prima di andare a casa.

Non aveva ancora controllato le notifiche dei vari social network che aveva scaricato e sui quali aveva un profilo, anche se quasi del tutto inattivo, perchè non aveva amici, nè persone che le scrivevano, anche se il gruppo della sua classe mandava tantissimi messaggi al giorno, parlando però di cose futili e che non le interessavano più di tanto, visto che si trattava delle loro faccende personali e della loro vita privata.

Come previsto, vide diversi messaggi da parte di un suo compagno di classe che chiedeva l'assegno per il giorno successivo, come se fosse stato assente a lezione.

Forse lo era stato davvero, visto che si era addormentato nel bel mezzo della lezione di matematica.

Mina decise di ignorare il messaggio, qualcun'altro gli avrebbe risposto, anche perchè si era stufata di farlo ogni volta, come se fosse l'unica presente in classe.

La ragazza prese il libro di inglese dallo zaino, cercando la pagina sulla quale era segnato il numero della sconosciuta.

Una volta trovata, prese il cellulare, inserendo il numero nella rubrica e creando un nuovo contatto, salvandolo come Chaeyoung, anche se non sapeva se fosse quello il suo vero nome.

Mina si accorse che le sue mani stavano tremando, per poco non fece cadere il cellulare a causa dell'eccessiva tensione che stava provando in quel momento.

Era emozionata, ma purtroppo l'ansia aveva iniziato ad avvolgerla, e un fastidioso groppo in gola le impediva di respirare correttamente.

Con il cuore che sembrava voler uscirle dal letto e lo stomaco in tumulto, sottosopra, aprì la chat con la sconosciuta, notando che non avesse nessuna foto profilo.

Neanche lei aveva una sua foto come profilo, ma quella di un tramonto sui toni del blu e del celeste che aveva scattato una settimana prima.

Mina rimase perplessa, la convinzione che avesse cambiato numero di telefono si stava impossessando di lei, facendola quasi rinunciare, ma decise comunque di provarci.

Al massimo non avrebbe ricevuto nessuna risposta, quindi tentare non costava niente.

Digitò un breve messaggio, scrivendo un semplice ciao, non volendo ancora presentarsi e dire il suo nome.

Lo avrebbe fatto quando si fosse assicurata della vera identità della ragazza, non poteva di certo rischiare in quel modo.

Aspettò la risposta per diversi minuti, ma non ricevette nessuna notifica, cosa che la lasciò delusa e amareggiata, ma decise di aspettare ancora per qualche ora, durante le quali si sarebbe dedicata ai compiti per il giorno successivo, sperando di sentire il suono di una nuova notifica in arrivo.

Mise il cellulare sul comodino, prendendo il libro di inglese e iniziando a sottolineare i concetti chiave dell'ultimo argomento spiegato.

Una volta finito inglese, passò a studiare storia, materia che le fece impiegare ben due ore.

where's my love // michaengDove le storie prendono vita. Scoprilo ora