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VIOLENZA DOMESTICA, VERBALE E PSICOLOGICA

Chaeyoung prese le bottiglie vuote, riponendole nella busta, con l'intenzione di buttarle una volta uscita dal parco.

Di certo non avrebbe lasciato la spazzatura sul prato, era una ragazza che osservava le regole, pur avendo l'aspetto di una che invece le trasgrediva.

Si vestiva da maschiaccio, con felpe larghe e pantaloni della tuta.

Raramente indossava jeans o abiti attillati, non era proprio il suo stile ma le piaceva tanto quello che aveva e non credeva che l'avrebbe mai cambiato.

Chaeyoung si sbrigò a compiere quello che si era proposta prima di dare inizio ad una corsa sfrenata in direzione di casa sua, pur sapendo che sua madre fosse ancora al lavoro e che nessuno l'avrebbe vista rincasare all'orario di cena, quando tutti di solito si trovavano già riuniti intorno al tavolo.

Prima che Chaeyoung potesse tirare un sospiro di sollievo, si ricordò che c'era una possibilità che sua madre avesse avuto il permesso di finire prima, ma la ragazza sperò con tutta se stessa che non fosse così, altrimenti non avrebbe saputo sul momento quale scusa rifilarle per essere stata fuori tutto il pomeriggio.

E poi non aveva proprio voglia di litigare con lei, non quella sera quando il suo fisico non si trovava in buone condizioni.

Chaeyoung reggeva piuttosto bene l'alcol, ma era comunque ancora spaesata e il suo fisico ne aveva risentito.

La sua mente era ancora ovattata e stordita, ma per fortuna non aveva perso il senso dell'equilibrio e poteva camminare e spostarsi tranquillamente senza l'aiuto di nessuno.

Non che qualcuno l'avrebbe aiutata, se fosse caduta.

Chi si sarebbe interessato dei suoi affari, quando ne aveva di suoi a cui badare?

Chaeyoung lo sapeva bene, ma in fondo non le importava.

Era abituata a risolvere tutti i suoi problemi da sola, non si era mai sognata di chiedere aiuto a qualcuno, né tantomeno di riceverlo come gesto di buon cuore.

Una domanda si era insinuata nella mente di Chaeyoung, tormentandola fino a quando non aprì la porta di casa, fiondandosi dentro.

Se non era ancora a casa, perché sua madre l'aveva chiamata al cellulare?

La ragazza si guardò furtivamente intorno, tendendo l'orecchio per sentire qualsiasi suono le sarebbe potuto sembrare strano o insolito, rivelando la possibile presenza di sua madre.

Il rischio di imbattersi in lei e di sorbirsi una bella ramanzina quando non era ancora tornata in sé c'era ancora, e Chaeyoung non sapeva se fosse in grado di affrontarla in quelle condizioni.

Per fortuna nulla le suggerì che si trovasse in casa, così la ragazza poté finalmente tirare un sospiro di sollievo, sentendo il petto farsi più leggero, come se avesse potuto rimandare il loro incontro molto più tardi di quando sarebbe avvenuto effettivamente, il giorno seguente.

Chaeyoung sentì il suo stomaco brontolare e lamentarsi per la troppa fame, così la ragazza si trascinò con la poca forza che aveva ancora in corpo fino al frigorifero, ma quello che vide non appena lo aprì la fece rimanere di sasso.

Era completamente vuoto, non c'era nemmeno un alimento sui tre ripiani che aveva in dotazione, eppure quella mattina stessa Chaeyoung aveva visto che fosse per metà pieno.

La ragazza capì subito di cosa si trattasse, non ci voleva certo un genio.

Sua madre doveva aver svuotato il frigorifero quando lei non c'era, non poteva pensare a nessun'altra spiegazione plausibile.

where's my love // michaengDove le storie prendono vita. Scoprilo ora