Filtri rosa e cuoricini | osasuna

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tags: rating verde, osasuna, comico, romantico.

[per chi non avesse letto la longfic: Atsumu (Serpeverde) ad Hogwarts era solito vestirsi da Osamu (Corvonero) per accedere al suo dormitorio e stare con Sakusa. Un giorno mentre ha la toga col bavero blu e i capelli grigi fa esplodere una pozione addosso al professor Washijo incappando nella furia di suo fratello che è stato costretto a subire una punizione al posto di Atsumu. Per sgridarlo Osamu è arrivato persino a farsi rivelare luogo e parola d'ordine della Sala Comune dei Serpeverde offrendo un bello spettacolo ai compagni di Casa di suo fratello (soprattutto Suna).]

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Sin da piccolo Suna era stato costretto da sua sorella a farle compagnia nelle cosiddette "serate cinema", e certo al natobabbano sarebbe potuto anche star bene se solo la ragazza non si fosse accaparrata il diritto di scegliere ogni sera il film in quanto primogenita. Rintaro aveva provato mille volte a convincerla a cambiare genere, eppure no, lei imperterrita inseriva DVD romantici, così a lui non rimaneva altro da fare che insultare ogni scena stucchevole commentando sempre quanto poco credibili fossero quelle storie.
"Come può il protagonista non accorgersi dell'altra per tutta una vita e poi rimanere così imbambolato tutt'a un tratto? Le persone non funzionano così." si era ritrovato spesso a dire seduto sul divano mentre per consolazione mangiava pop-corn e beveva aranciata, e fu per quel motivo, fu per tutto quello scetticismo che lì, ad Hogwarts dove si trovava in quel momento, non poté fare a meno di rimanere fermo come un babbeo in piedi in mezzo alla Sala Comune dei Serpeverde mentre davanti ai suoi occhi si parava la scena più bella che avesse mai visto.
Deglutì sonoramente. Sperava che i suoi compagni non avessero notato in che stato si trovava, ma sapeva che era poco probabile. Tutti, d'altronde, stavano guardando nella sua stessa direzione, anche se dubitava che Miya Osamu apparisse ai suoi compagni come stava apparendo a lui.
Ed eccolo lì quel momento che tanto aveva insultato nelle commedie; il momento in cui la protagonista si rende conto per la prima volta di quanto sia figo il suo compagno di classe che sta sempre per le sue; il momento in cui tutto sembra andare a rallentatore con un bagliore rosa attorno e qualche fiore sospeso a contornare il tutto.
Era così sexy e carino da fare male. Non era mai stato così affascinante, o meglio lo era sempre stato, ma Suna non se n'era mai accorto.
Dopo chissà quanto tempo che quella scena andava avanti, purtroppo, Osamu finì di urlare contro suo fratello. Atsumu era assolutamente terrorizzato e probabilmente il fatto che questo gli facesse sembrare Osamu ancora più attraente avrebbe dovuto preoccuparlo, ma non lo fece. Seguì invece i movimenti del corvonero che si voltava verso l'uscita per dirigersi alla punizione affibbiatogli da Washijo di cui aveva tanto parlato, e fu solo quando lasciò i sotterranei che finalmente Rintaro fu libero dal suo incantesimo.
"Cazzo," si ritrovò a mormorare "dovrò scusarmi con Mia."

Passarono alcuni giorni e la cotta di Suna era solo potuta crescere. All'inizio non aveva voluto credere a quello che gli stava succedendo. Cercava di convincersi che trovare Miya Osamu sexy mentre rimproverava a morte quel cazzone di Atsumu non voleva per forza dire che voleva mettersi con lui, ma più lo guardava e più si smentiva; più lo guardava e più si ammaliava.
Si ritrovò quindi sempre più spesso ad osservarlo e a sorridere di conseguenza. Aveva iniziato a trovarlo perfetto in tutto: dal modo in cui afferrava il cibo per mangiarlo al modo in cui prendeva appunti durante una lezione. Soprattutto, certo, sorrideva ad ogni sussulto preoccupato di Atsumu non appena gli si avvicinava, ad ogni commento maligno ed insulto ben assestato ai danni di suo fratello.
"Geniale." si diceva tra sé e sé ogni volta "Geniale!!" si ripeteva sempre più spesso.
La sua cotta cresceva e cresceva con una rapidità preoccupante. C'era solo un piccolo quanto insignificante problema: Osamu non sapeva della sua esistenza.
Non era vero, certo... Osamu sapeva benissimo della sua esistenza. Seguivano diversi corsi insieme e si erano scontrati più volte sul Campo da Quidditch. Il fatto era che lo ignorava perché non provava alcun interesse nei suoi confronti, il che era anche peggio.
Dopo cinque mesi passati a struggersi in quel modo, Rintaro era infine stato felice dell'arrivo delle vacanze estive. Si era detto che la sua era una fissazione assurda e senza senso: con Osamu non ci aveva neanche mai parlato!! Tre mesi di vacanza era quello che gli serviva per andare oltre quella infatuazione, eppure gli risultò difficile dal momento che, ritrovandosi di nuovo sul divano insieme a Mia, il suo cervello aveva iniziato a rivedere nei due protagonisti dei vari film romantici se stesso e la sua cotta.
Lui era quella ragazza che arrossiva quando il ragazzo che le piaceva attraversa il corridoio; lui era quella ragazza a cui batteva forte il cuore quando l'altro le si avvicinava; lui era quel ragazzo che non aveva occhi che per la figa della scuola che neanche lo notava.
A settembre, quando fu costretto a rientrare a scuola, capì che la cosa gli stava sfuggendo di mano.
"Non puoi controllarlo, rassegnati." gli diceva una voce nella sua testa inquietantemente simile a quella di sua sorella.
"Se non riesci a controllarla, perché non cavalchi l'onda?" gli suggeriva a quel punto.
Aveva passato un mese a zittire Mia che – quale enorme conoscitrice di commedie romantiche – parlava nella sua testa, ma Rintaro poteva prendersi in giro fino a un certo punto: quella voce nella sua testa era lui e sapeva bene che non avrebbe mai smesso di insistere finché non si fosse convinto, quindi decise di ascoltarsi e provare il tutto e per tutto.
"Sei ridicolo, Rin."
"Sta' zitta, Mia."
Sì, era proprio ridicolo, ma fingere di parlare con sua sorella mentre si avvicinava ad Osamu lo aiutava a non tremare, quindi continuò ad insultarsi da solo e da solo a rispondersi finché finalmente non fu davanti alla sua cotta.
"Hey, Miya." il corvonero sollevò lo sguardo su di lui. La sua espressione non era più incazzata o annoiata del solito, ma non per questo quel solo guardarlo non fece alzare l'agitazione di Suna.
"Senti, te la faccio breve: mi piaci da quando l'anno scorso hai distrutto tuo fratello nella nostra Sala Comune. Ti va di venire ad Hogsmade con me?" Osamu spalancò appena gli occhi chiaramente sorpreso da quelle parole. Guardò in fretta a destra e a sinistra in imbarazzo, come se volesse trovare qualcosa da dire ma non avesse idea da dove cominciare. Rintaro non era ingenuo: lui e Osamu non si erano mai veramente parlati e se il serpeverde l'aveva osservato a lungo, Osamu invece non gli aveva rivolto neanche un'occhiata veloce. Non aveva nessuna ragione al mondo per cui voler accettare.
"Ti porto ai Tre Manici di scopa!" si affrettò quindi a proporre il corvino "O da Mielanda, dove vuoi. Offro io." a quel punto gli occhi del corvonero ebbero una scintilla, infine annuì.
"Ci vediamo all'uscita del castello alle dodici?" Suna avrebbe preferito andare al villaggio prima, ma in quel momento era talmente felice che l'altro gli avesse detto di sì che non sarebbe riuscito ad essere deluso per l'orario tardo neanche se ci avesse provato. Annuì con fervore, quindi, e nei successivi cinque giorni non poté fare altro che attendere con ansia la visita al villaggio.
L'appuntamento si rivelò essere un successo. Osamu certo all'inizio si era mostrato un po' rigido non sapendo assolutamente di cosa avrebbero potuto parlare, ma insultare Atsumu fu un buon punto di partenza e da quello non si erano più fermati fino alla sera.
Se quando gli aveva proposto di uscire il corvonero era rimasto serio ed impassibile, adesso rideva e scherzava come mai lo aveva visto fare.
Suna lo accompagnò alla Torre di Corvonero e con le guance imporporate gli diede la buonanotte. Non si erano baciati né toccati, ma Rintaro era tutt'altro che deluso.
Il giorno dopo il serpeverde e il corvonero si rividero durante la prima lezione della giornata, e se fino a due giorni prima Suna si sarebbe limitato a prendere un banco che gli consentisse di fissare da lontano come un maniaco la sua cotta, adesso sorridendo lo raggiunse per sederglisi vicino.
Da quello al diventare intimi il passo fu breve ed il corvino non poteva che dirsi soddisfatto per il modo in cui era riuscito a schivare la friendzone. Lui e Osamu erano migliori amici, certo, eppure erano anche qualcosa di più.
Si baciarono la prima volta rientrati dalle vacanze di Natale, e fecero l'amore un paio di mesi più tardi quando Osamu l'aveva raggiunto nel suo dormitorio con la toga ed i capelli trasfigurati cacciando a gran voce Atsumu che fu tuttavia più che felice di prendere il posto del fratello all'interno della Torre di Corvonero.
"Chi avrebbe mai detto che quell'idiota di tuo fratello sarebbe stato utile?" rise il corvino accarezzando la toga dal bavero verde dell'altro. Osamu rise.
"È per questo che credo ai miracoli." Suna lo baciò con passione, ma prima di andare oltre sollevò la bacchetta e fece sparire quell'orribile biondo dalla testa del suo ragazzo. Non ci fu bisogno di trasfigurare la toga per fare sparire i colori di Atsumu, però.
"Adesso chi lo dice a Mia che ho vissuto la mia personale commedia romantica?" disse in un lamento in mezzo alle coccole di Osamu. Il suo ragazzo rise.
"Ti farà rimangiare tutti gli insulti che le hai lanciato." Suna mormorò contrariato, poi si sollevò su un gomito e sporgendosi in avanti baciò l'altro con dolcezza.
"Ne vale la pena."
E ne valeva eccome la pena. Osamu glielo dimostrò di nuovo quella sera prima che il dormitorio riprendesse a riempirsi e ancora il giorno dopo e quello dopo ancora. Continuò a dimostrarglielo per il resto della vita, e Rintaro non avrebbe potuto esserne più felice.

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n.a.
Innanzitutto devo riportarvi il commento di LorasWeasley (che ricordo a tutti: mi ha aiutato con le idee per la Hogwarts AU di Haikyuu tra long e OS), perché è troppo bello: "Sono così NORMALI! -Vuoi uscire con me? -Okay. PERCHÉ LE ALTRE NOSTRE SHIP SONO COSÌ PROBLEMATICHE?" Che dire :') neanche noi sappiamo rispondere a questa domanda.
Detto questo, ho adorato scrivere questa OS! L'idea è nata quasi per caso (mi serviva una OS che dividesse due sakuatsu) ma poi descrivere l'impassibile Suna guardare Osamu serio mentre in testa ha filtri rosa e cuoricini mi è piaciuto tantissimo!! Spero di avervi fatto sorridere!
xxx

P.S.
Qui in regalo per voi un disegno che ho fatto mentre ero ispirata! >> Ovviamente è molto fatto a caso ma mi piace come mi è venuto lo sfondo (e neanche Suna mi dispiace. Osamu è volutamente sgorbio per rendere l'idea della rabbia ma forse ho esagerato. Ops!)

Hogwarts' Stories - ONE SHOT (present) || Haikyuu!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora