Capitolo 1- il gran giorno

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Uno spiffero di vento fresco mi solletica le guance. Cavolo ho dimenticato la finestra aperta! Mi tolgo le coperte di dosso e appoggio i miei piedi per terra. Vengo percossa da un brivido: è gennaio e qui al 24 fa freddissimo. Oggi è il giorno più temuto per tutti i ragazzi dai 12 ai 18 anni: il giorno della mietitura. Mi metto la mia maglietta preferita, gli scarponcini beige e dei pantaloni pesanti. Saluto mia mamma con un cenno della mano mentre le passo davanti andando nel giardino sul retro. La mia capra Kay bela appena mi vede arrivare con il secchio per il suo latte. È così graziosa! Sento una specie di gocciolina gelata sul naso: nevica! Io amo la neve! -Kay guarda che meraviglia...- sussurro alla capretta bianca come la neve, che ora cade a grandi fiocchi dal cielo lattiginoso. La mungo con delicatezza e il latte tiepido che finisce nel secchio a confronto con il freddo dell'aria sembra bollente. -Grazie Kay...- le dico prima di andarmene con il secchio pieno di latte fresco che trasformerò in formaggio da dare alle mie sorelline: Ayla e Kayla. Sono due gemelle di appena 6 anni. Hanno i capelli castano chiaro e gli occhi verde smeraldo, come me. Solo che loro chiudono i lunghi capelli in due treccine ordinate. Io ho i capelli corti che lascio sempre sciolti. La mamma mi chiama: -Forza tesoro inizia a prepararti!-. Corro in camera mia e mi butto nella mia "vasca" d'acqua calda e poi ci aggiungo un po' di sali minerali alla vaniglia. Sono utilissimi e soprattutto hanno un profumo delizioso. Per averli ho scambiato due fette di formaggio al mercato nero con un tale di nome Wassey. So che possono sembrare inutili, invece guariscono le ferite, disinfettano evitando infezioni... Insomma meglio di quel che si crede! Esco dalla tinozza e mentre mi asciugo prendo dal mio armadio il mio vestito solito: verde chiaro con un fiore giallino disegnato sulle maniche che arrivano al gomito. Lo indosso e poi arrivo in cucina, dove ci sono i miei genitori e le mie sorelline già pronti per uscire. Senza dire una parola ci avviamo alla piazza principale del nostro distretto. Il distretto 24 non è sempre esistito. Inizialmente ce n'erano 13, poi quest'ultimo venne raso al suolo e restarono dodici. Dopo l'ultima rivolta hanno creato altri 12 distretti. Ogni distretto è specializzato in qualcosa, il mio lo è nell'allevamento. Io in realtà ho origini del distretto 12, la mia tris-nonna Katniss e suo marito Peeta vivevano lì. È la tris-nonna Katniss che ha dato origine all'ultima rivolta. Lei e Peeta sono sopravvissuti a 2 arene e una guerra... Nel caso venissi scelta spero di essere brava come loro... Arriviamo in piazza e dopo una decina di minuti sul palco montato qui dai pacificatori appare Maryl Wafjl, la capitolina che deve pescare i nomi alla mietitura del 24. Inizia a parlare delle rivolte e di altre cose noiose e poi strilla:-Prima le signore!-. Il mio cuore va a mille... Mi viene da vomitare e mi sento svenire... Ho troppa paura! Maryl immerge la sua mano con le unghie chilometriche colorate d'oro con dei fiocchetti d'argento nella boccia... Afferra un biglietto dalla boccia se lo porta davanti alla faccia poi legge:-Caroline Weiner... Ci sono volontari?-. Caroline è la mia migliore amica. Affianco a me c'è sua sorella di soli dodici anni, in lacrime. Mi prende il braccio e lo solleva. Il mio cuore smette di battere... Mi sono offerta?!?! La sorella di Caroline mi ha offerta!!! La piccola mi sorride riconoscente. Io invece sto per mettermi a piangere... Salgo sul palco e Maryl si avvicina alla boccia per il tributo maschio ed estrae il biglietto. -James Crent- dice con la sua voce stridula con l'accento da Capitolino che mi fa saltare i nervi. Ho già sentito questo nome... Io e James ci stringiamo la mano e poi dei pacificatori ci scortano dentro il palazzo di giustizia.

SPAZIO AUTRICE
Avete visto che situazione? Pensate quanto deve sentirsi male Rue! Lei non si voleva offrire... ma la sorella di Caroline le ha alzato la mano... Vedrete cosa succederà... Ma soprattutto l'area sarà super fantastica, promesso!

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