Capitolo 3-Cosa?!?!

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Apro la porta ed entra un ragazzo, è carino, piuttosto giovane, avrà una ventina d'anni. -ciao, sono il tuo mentore, Sean.- dice il ragazzo con una voce piuttosto roca. -ciao- Saluto io. -allora, ti va di fare colazione? Il mio primo consiglio da mentore è: mangia più che puoi prima di entrare nell'arena. Vedrai, ti servirà...!- mi incita ridacchiando. Provo a ricordarmi che edizione dei giochi abbia vinto... La novantacinquesima mi pare... Ha vinto riuscendo a costruire innumerevoli trappole avvelenando le erbe commestibili con delle bacche che ti uccidono appena le mangi: i morsi della notte. Così dato che l'arena era semi desertica gli altri tributi appena videro cose "commestibili" le presero, e, uno dopo l'altro, caddero nella trappola Sean, che assisteva alle morti da un albero. Lui esce e io, che ho ancora i vestiti di ieri, mi metto una maglietta e dei pantaloni marroni chiaro che erano nel mio armadio. Mentre mi tolgo l'abito di ieri noto che all'interno c'è cucita una busta di stoffa che contiene due vetrini sovrapposti contenenti una fogliolina secca... Come quella dell'ultimo giorno al 24... Ripenso ad un incubo fatto stanotte: ero circondata da piante carnivore che mi stavano per divorare quando ecco arrivare un bolide di fuoco che le secca e mi uccide. Non so perché mi sia tornato in mente questo mio possibile modo di morire. Esco dalla mia stanza e gironzolo a caso finché non trovo la stanza per la colazione. C'è un tavolo enorme ornato di ogni genere di prelibatezza, e ai lati sono seduti Sean, James e Maryl. Mi accomodo sull'unica sedia libera e mi metto ad assaggiare ogni genere di dolce: soufflé alla crema con frutti di bosco, tortino al cioccolato e ai jumioni, dei frutti rarissimi e buonissimi che si producono solo nel 20, frappé alla menta e marshmallows alla fragola e alla ciliegia. Non mi ero mai riempita lo stomaco così tanto, e, quasi quasi, tra poco inizio a vomitare. Non credo farei bella figura, visto che gli altri mangiano molto compostamente... Mi soffermo su James che sta provando un frullato di pesca e jumioni. È piuttosto alto, la pelle molto abbronzata, gli occhi color nocciola sono davvero belli e i capelli castani e ben curati completano il suo favoloso aspetto. Non che mi piaccia, però quando ci vuole, ci vuole! Anche perché a scuola ha un corteo di ragazzine che gli sbavano dietro di tutte le età. Lui ha 17 anni, ma forse dimostra un anno in più. Al 24 vive nella prateria, la zona più benestante, io vivo nel pascolo, la via di mezzo, diciamo. Mi accorgo che lo sto fissando da un bel po' di tempo e imbarazzata distolgo lo sguardo, sperando che non si sia accorto del mio incantamento. Ad un certo punto Maryl, a voce piuttosto bassa dice -sentite, io so come sarà l'arena, non dovrei dirvelo, ma correrò il rischio. All'inizio dei giochi sarà un frutto enorme, una bacca, e voi dovrete trovare un portale che vi sposterà in un mare infinito, lì troverete un tunnel sottomarino che vi condurrà alle rovine radioattive di una città abbandonata. Non so altro.-. Sono piuttosto sbigottita: non avevo mai pensato ad un'arena del genere...

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