«Non esiste speranza o un lieto fine... per quelli come noi».
Venere è una bellissima ragazza di quasi diciott'anni che ha perso la sua famiglia in un incendio, è tormentata dai ricordi del suo turbolento passato e non desidera nulla più della sua s...
Spero che la storia vi piaccia e se la sentite inadatta a voi o troppo brutale, vi consiglio di stopparla, perché questo è solo l'inizio...
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"Sì, c'è qualcosa di sconcertante, demoniaco e affascinante in lei."
Lev Tolstoj Anna Karenina
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Un sentiero ammantato da fitte tenebre ci guidò verso una stratosferica tenuta lussuosa e dall'aspetto antico. Possedeva un'aura tetra, magnifica e inquietante che mi rammentava quella di Amon.
Un enorme cancello argenteo si spalancò per consentirci l'accesso, aveva ai lati delle colonne dove soprastante vi erano delle statue dorate di un serpente dagli occhi foschi come il carbone.
Percorremmo il viale e ben presto Amon ordinò: «Reggiti forte».
«Cosa? Perché?» domandai confusa; lui sbuffò infastidito.
«Ho detto: reggiti forte» ripeté, categorico e non spiegandomi il motivo.
Scelsi di obbedire perché non volevo scoprire cosa sarebbe accaduto se non lo avessi fatto. Fui grata di avergli dato retta perché in pochi istanti una nube nera costellata di stelle ci avvolse e mi sentii sottosopra, vedevo a malapena quello che ci circondava, ma era più che evidente che stavamo andando a una velocità sovrumana.
Quando la nube si dissolse eravamo dinanzi all'ingresso sontuoso della gigantesca abitazione. Il portone in legno antico si aprì ed entrammo.
Mi guardai attorno, l'atrio era mastodontico e il pavimento era sempre di quell'oscurità costellata di stelle che mi ricordava il cielo notturno e i suoi occhi ipnotici. Un grande lampadario a gocce argentee che penzolavano verso il basso era appeso al soffitto, illuminando di una fioca luce l'ambiente cupo.