5 - But you already got me feeling some type of way

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SPAZIO AUTRICE

Ciao, piccole luci ☀️

Vi sta piacendo?

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Buona lettura 💣🖤😈

"Era tutto curato alla perfezione nella sua imperfezione."

Venere

Udire quelle parole mi rassicurò

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Udire quelle parole mi rassicurò. Amon si allontanò e si diresse verso la porta della stanza.
«È ora di cena, vado a prenderti qualcosa da mangiare», annunciò, aprendo la porta e varcandola.
Mi guardò attentamente, fermo sulla soglia.

«Torno subito, fai la brava bambina obbediente e aspettami senza combinare guai».
Chiuse la porta alle sue spalle. Restai seduta sul letto e giocai con le cuticole delle mie unghie.
Continuai a chiedermi perché mi avesse rapita?
Cosa voleva da me?
A cosa potevo servire, io che ero una comune ragazza, senza nulla di speciale?
Chi era quell'uomo, con gli occhi costellati di stelle?
Amon cos'era?
Non era umano, questo era poco ma sicuro.

La porta si spalancò e Amon rientrò, con in mano un vassoio argenteo, con soprastante varie pietanze.
Si avvicinò e poggiò il vassoio sul comodino.

«Mangia», mi ordinò.
La mia fame sembrava quasi essere sparita dalla faccia del pianeta.
Mi porse un piatto con del riso e lo ingurgitai a forza.

«Sono piena, grazie», gli dissi, declinando una pietanza che mi mise i brividi solo a vederla.
Era carne, supposi. Tuttavia, aveva un aspetto a dir poco orripilante, e specialmente l'odore che rilasciava. Non mi ispirava affatto. Era carne, tagliata a bocconcini, ricoperta di una strana salsa rosso vermiglio.

«Devi mangiare», insistette, sedendosi sul letto poco distante da me.
«Non costringermi a imboccarti, Venere».

Mi porse una forchetta che aveva tra i denti un pezzetto di quella strana carne.
Afferrai la posata e la indirizzai nella mia bocca.
Mandai giù, il sapore era forte e stranamente piccante.

«Basta, Amon, sono piena», rifiutai altro cibo, soltanto che non potevo rifiutare.

«Ti ho già detto che devi mangiare. Non mi piace ripetermi».
Abbassai lo sguardo sul piatto che teneva in grembo, era gigantesca la porzione di carne che vi era all'interno.

«Apri la bocca». Mi avvicinò la carne alla bocca, ubbidii e mi imboccò un pezzetto di quella strana pietanza.
Mandai giù a fatica. Né trafisse un altro pezzo. Aprii la bocca e un altro pezzettino di carne venne a contatto con il mio palato.

The Serpent of DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora