第2章

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"Lando non ci sarà sempre per te, devi iniziare a vivere la tua vita senza di te, siete due persone completamente diverse" era una donna che mi parlava, ma non riuscivo a vedere il suo volto perciò la associai a mia madre, ma non mi sarebbe mai saltato in mente, che lei potesse essere così cattiva. "Lando ha una carriera davanti a sé, non puoi ostacolarlo per sempre, allontanati, Faye." la voce man mano andava a scemarsi perciò cercai di raggiungere la donna ma svanì, nell'esatto momento in cui io mi svegliai.

Era stato tutto un sogno.

Mi passaì le mani sul volto, prima di girarmi alla mia destra e notare la figura dormiente di mio fratello, era l'unico momento in cui era un piccolo angioletto, perciò accennai un dolce sorriso e andai a coprirlo meglio con la coperta, prima di alzarmi e andare a sedermi alla scrivania.
Guardavo le pagine del libro di giapponese che avevo lasciato aperto e messo da parte ieri sera per poter giocare, pentendomi di non aver fatto i compiti perché ora mi ritrovai alla 7:00 a dover scrivere una lingua che non aveva ancora fatto il suo percorso nella mia testa; era pur sempre mattina presto.

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"perciò, tu mi stai dicendo che quella smorfiosa, ha davvero scritto a tuo fratello?" Alex, la mia migliore amica, aveva una faccia alquanto sconvolta.
Parlando della smorfiosa, la stavo cercando da questa mattina, appunto, per poterle parlare di questa cosa, se una persona le cose non gliele dice in faccia, credo che non capirebbe.
"eh già, ho detto a Lando di scriverle che non sapeva fare amicizia, che poi pensava che fosse una delle mie amiche ma insomma, vi conosce tutte e sa che non sareste mai una cosa del genere, e non appena ho visto la sua foto, tra poco non gli rispondevo io." mormorai nel mentre che riempivo la pagina di quaderni piena di scarabocchi, non avevo seguito per niente la lezione perché stavo ripensando all'incubo della notte prima.

Quando uscì dalla classe erano le 13:15, e io già non vedevo l'ora di poter tornare a casa e rilassarmi anche se, essendo sabato, a casa ci sarebbero stati sicuramente gli amici di Lando; si dava sempre alla pazza gioia quando i nostri genitori erano fuori casa per il weekend.
Stavo tranquillamente parlando con Alex mentre ci dirigevamo verso l'uscita quando ci fermò Jazmin.

"tuo fratello non mi ha risposto, penso che dovresti un po' smetterla di dirgli cosa fare, credo che sia abbastanza grande da prendere delle decisioni da solo o mi sbaglio?" mormorò guardandomi dritto in faccia, pensava di farmi paura invece sembrava tanto un pulcino indifeso.
" ma guarda che non gli ho proprio detto niente, te l'ho detto che mio fratello non è tipo da queste cose, figurati se cade tra le due braccia, e poi, penso di conoscerlo meglio di te e fidati quando ti dico che fare amicizia non è per lui, o meglio, ci mette tempo e tu, sinceramente, non mi sembri tanto una ragazza che vuole parlare del suo lavoro ma anzi, parleresti solo di te stessa. " stavo cercando di restare il più calma possibile perché davvero, quella ragazza solo guardandola ti metteva una rabbia addosso indescrivibile. " detto ciò, cerca di restare lontana da mio fratello, ha una carriera a cui pensare e non sarai di certo tu la sua distrazione. Detto ciò, ti saluto, Jazmin." gli feci l'occhiolino prima di prendere per mano Alex e uscire dalla struttura.

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"ma hai letteralmente la pedina di Charles davanti, perché non te la sei mangiata, cretino che non sei altro! " quella fu l'unica cosa che sentì quando aprì la porta di casa, abbastanza confusa, rendendomi conto dopo che Lando stava offendendo Daniel come sempre; ormai era una cosa all'ordine del giorno nella nostra vita quindi non ero affatto sorpresa.
Posai lo zaino a terra vicino all'appendiabiti e mi avvicinai a loro per poter vedere cosa stessero facendo: stavano giocando a Ludo. Odiavo letteralmente quel gioco, sfasciava chissà quanti rapporti d'amicizia!
"ma perché deve magiare la mia quando ha anche quella di Pierre davanti!" esclamò Charles, non lo avevo mai visto così competitivo in un gioco per bambini, perché si, quel gioco era davvero per bambini.
"ma volete lasciarmi giocare in santa pace? Non vi ho mai mangiato le pedine" mormorò una voce, che a parer mio, non mi era familiare ed era abbastanza strano visto che conoscevo gli amici di mio fratello ma quella voce davvero era nuova per me.

⚠️IN REVISIONE!!⚠️ 𝐈𝐤𝐢𝐠𝐚𝐢 ─ 𝑷𝒊𝒆𝒓𝒓𝒆 𝑮𝒂𝒔𝒍𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora