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<<Andiamo bro, non dirmi che non hai ancora la ragazza!>> esclamó Kuroo, dando qualche pacca dietro la schiena a Bokuto, il quale sorrise semplicemente. <<O magari il ragazzo>> disse per poi guardare Akaashi, il quale stava finendo di scrivere una relazione per la scuola e sentendo ciò, si bloccò per un istante per poi continuare a scrivere cose senza senso solo per passare inosservato. <<BRO se a te piace il tuo Kenma non vuol dire che a me piace il mio Akaashi, siamo migliori amici!>> rispose Bokuto a tono, per poi continuare a parlare del più e del meno con Kuroo. Akaashi, dal suo canto, non sapeva cosa dire, mentre una lacrima solitaria gli attraversò il viso ma nessuno ebbe modo di vederla poiché la asciugò subito, nessuno tranne il piccolo Kenma che, guardando la scena, non poteva fare altro che immaginarsi il suo dolore, perché aqquantopare solo lui c'era arrivato, Akaashi nascondeva così bene i propri sentimenti che anche lui a volte si dimenticava l'amore che provava per Bokuto, un amore però impossibile. Non si dà mai per scontato l'orientamento di una persona, e Bokuto, da quando lo conosceva, è sempre andato pazzo per le ragazze.
Non gli dava una colpa, assolutamente, ognuno è libero di amare chi vuole, ma nel profondo del suo cuore, sperava che fosse omosessuale, che ricambiasse i suoi sentimenti, ma con il tempo, Akaashi imparò a soffocare questa parte di lui, nascondendola, in modo che non potesse mai uscire, in modo da non destare sospetto, perché se Bokuto avesse saputo cosa Akaashi provava per lui, le cose si sarebbero distrutte.
La serata continuò, Bokuto aveva invitato Kuroo e Kenma per guardare un film insieme, e così fecero. Una volta messo il film, si sedettero nel grosso divano che aveva Bokuto. Kuro e Kenma si sedettero nell'angolo a sinistra, abbracciati, mentre Akaashi, al centro e Bokuto a destra. A metà film, Akaashi non sapeva neanche chi fosse il protagonista, era assorto nei suoi pensieri, finché una voce lo risvegliò. <<Quella si che è una figa assoluta, vero Akaashi?>> esclamò all'improvviso Bokuto, riferendosi alla ragazza che ora aveva la scena nel film. Akaashi guardò lo schermo è fu costretto ad annuire <<già, è proprio una bella ragazza>> disse, e ogni lettera di quella frase gli sembrava amara nella sua bocca, certo la ragazza era stupenda, ma per lui non faceva il minimo effetto. Non c'è la fece, si alzò per poi dire <<vado in bagno>> e Kuroo gli chiese se doveva mettere pausa ma lui negò con la testa, non aveva seguito nemmeno un minuto di quel film, era inutile. Una volta arrivato in bagno, chiuse la porta dietro a chiave, per poi scoppiare in un pianto soffocato. Guardò la sua immagine riflessa nello specchio, era distrutta, ferita, e al limite.
Per un attimo, un breve momento, ebbe la sensazione di farlo, di ritornare in quel tunnel che di sicuro, non ne sarebbe uscito più.
Ma qualcosa in lui, lo fece distogliere da quel pensiero, prima che potesse rovinarsi la vita.
Si sciacquó il viso con l'acqua fredda, per poi sospirare.
La situazione gli si stava sfuggendo di mano, i suoi sentimenti stavano incominciando ad emergere come mai prima d'ora.
Non doveva assolutamente permettere ciò, e in preda al panico, si diede uno schiaffo in faccia, per motivarsi. Solo dopo si accorse il segno che rimase, e si pentì subito di averlo fatto.
Si sciacquó di nuovo il viso, per poi asciugarlo con calma, e fortunatamente il segno spari dopo pochi minuti.
Prese un respiro prima di aprire la porta e di ritornare da gli altri.
Stava per attraversare la porta che lo portava nel salone quando, delle voci lo bloccarono.
<<Davvero non ti capisco, perché dovrei avere un debole per Akaashi? Diamine, sai che non sono gay>> esplose Bokuto, dopo che Kuroo gli fece l'ennesima provocazione. Si rese conto di averlo urlato solamente dopo e Akaashi fu costretto a fare qualche passo indietro, in modo che non lo vedesse. Non lo diceva, ma anche a lui davano fastidio le provocazioni di Kuroo, anche se sono a suo favore, sa che non potranno mai realizzarsi e quindi è inutile.
Rimase qualche secondo immobile, per poi aprire la porta e sedersi come se nulla fosse.

Il film finì, non che avesse molta importanza visto che Akaashi non aveva seguito nemmeno un minuto, ma segnò comunque la fine di quella orrenda serata. <<Si è fatto veramente tardi, kenma non riesce nemmeno a stare in piedi>> esordì kuroo, mantenendo il suo amato con un braccio dietro la sua schiena. <<Hai ragione>> disse akaashi prendendo il giubotto del piccolo gattino e dandolo a kuroo. <<Ci vediamo bro>> salutò kuroo con un gesto della mano il gufo assonato accanto a lui. Quest'ultimo ricambiò il saluto, per poi entrare dentro e buttarsi sul divano.

A inizio anno i due avevano deciso di affittare un appartamento insieme, visto che l'anno successivo Akaashi avrebbe frequentato la stessa università di Bokuto. <<Sono davvero una bella coppia>> si ritrovò a dire Akaashi, ricordando loro due abbracciati nel divano, e gli venne una fitta allo stomaco, lo ammetteva, era geloso di quei due. 
<<È più spensierato insieme a kenma>> rispose Bokuto ormai intenzionato a passare la notte nel divano. <<Io vado a dormire, notte Bokuto-san>> disse Akaashi per poi dirigersi nella sua camera, non prima di aver sentito Bokuto ricambiare la buonanotte. E nel mentre che chiudeva la porta alle sue spalle sorrise, come una ragazzina difronte alla sua prima cotta, ma sa che, ciò che tanto desidera, è solo un altro dei suoi sogni a occhi aperti.

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