5

13 3 0
                                    

Si sa, che il dolore, arriva sempre subito dopo la felicità.
Quando bokuto, tornato a casa non prima di aver salutato Cristal fuori la porta con un altro bacio, notò lo zaino di Akaashi buttato all'ingresso capì immediatamente che qualcosa non andava, essendo che il corvino non lasciava mai la sua roba in giro per casa. Provò a chiamare più volte il suo nome, e il pensiero che fosse uscito lo fece rimanere male, visto che il giorno prima gli aveva promesso di accompagnarlo in quel locale. Camminando nella casa silenziosa, poso il suo zaino e quello di Akaashi, per poi dirigersi verso il bagno. Quando però, provo ad aprire la porta, essa non si apri. Qualcosa, o meglio dire, qualcuno la stava bloccando.
Bokuto, come prima cosa, pensò che il mobile era di nuovo caduto, bloccando così la porta. Dovette dare più spinte affinché la porta si aprisse, e invece di trovare l'armadio rotto, trovò qualcosa che gli sarebbe rimasto talmente impresso nella mente, da non farlo dormire la notte.
Akaashi era a terra, adagiato sopra un letto di petali bianchi, li stessi che erano sparsi per tutto il bagno insieme al rosso del sangue.
Bokuto rimase per qualche secondo bloccato su se stesso, con gli occhi sgranati e la bocca spalancata, tremando come una foglia in balia del vento.
Pensò a tante cose in quel momento, pensò al suo compleanno, che come un'idiota aveva dimenticato, pensò a quando la mattina di quel giorno Akaashi era felice di andare a quel maledetto locale. Pensò a tante cose, e Akaashi era al centro di tutte.
Come prima cosa, Bokuto si buttò letteralmente su Akaashi, cercando di sentire il suo battito e sospirare quando lo sentì. Bokuto non aveva idea del perché Akaashi fosse svenuto in bagno, ricoperto da sangue e petali bianchi, e al momento nemmeno gli importava. In quel momento, la sua unica preoccupazione, è che Akaashi stesse bene.
Chiamò immediatamente l'ambulanza, cercando di spiegare la situazione al telefono, nel mentre che le lacrime continuavano a scendere e la sua gola bruciava sempre di più. Dovette fermarsi più volte e sospirare, cercando di dire frasi di senso compiuto, e ripetendo Akaashi in ogni singola frase.
L'ambulanza, che fortunatamente era nei dintorni, arrivo qualche minuto dopo. Un paio di medici irruppero in casa, seguiti da infermieri con un lettino. Trasportarono Akaashi sul lettino, e si diressero di fretta furia verso l'ambulanza. Non importa quante volte il medico lo rassicurò, bokuto pretendeva di salire nell'ambulanza e alla fine il medico si arrese. Una volta salito e chiuse le porte, come prima cosa bokuto strinse la mano di Akaashi, il quale non mostrava alcun tipo di reazione. Bokuto si rese conto di non sapere da quanto tempo Akaashi fosse svenuto, quando l'infermiera sull'ambulanza glielo chiese, poteva essere stato in quella situazione per ore. Nel mentre che si dirigevano verso l'ospedale, Bokuto chiamò il suo amico Kuroo, spiegandogli brevemente la situazione. Appena sentita la notizia, sia lui che Kenma entrarono in macchina, diretti verso l'ospedale.
Quando Bokuto arrivo, avrebbe voluto entrare nella stanza anche lui, ma stavolta non gli era concesso. Così, con i capelli in aria e l'ansia a mille, continuò a camminare avanti e indietro nella sala d'attesa, aspettando qualche sua notizia. Quando Kuroo e Kenma arrivarono, dovettero trattenersi di fronte alla figura di Bokuto così messo male. Aveva gli occhi gonfi e rossi, le mani che non smettevano di tremare e i capelli tutti tirati in aria.
I suoi amici non l'avevano mai visto in quello stato, ed era veramente preoccupante.
Quando finalmente lo convinsero a sedersi, puntò lo sguardo sulla porta dove Akaashi era sparito, senza mai distogliere lo sguardo.
Kuroo e Kenma, nonostante sapessero le condizioni del gufo, e che al momento fosse veramente sensibile, dovettero chiedergli cosa fosse successo, essendo anche loro preoccupati per Akaashi.
<<L'h-ho trovato s-svenuto sul... pavimento ricoperto di... p-petali bianchi e s-sangue>> raccontò Bokuto, con la voce strozzata e i piedi che non di tremare, insieme alle mani.
Era veramente preoccupato per il suo Akaashi, non era mai successa una cosa simile e al primo impatto arrivò a pensare che fosse morto. Il solo pensiero lo fece quasi vomitare, nel mentre che si chiedeva cosa diavolo fosse successo. A distogliere la sua attenzione fu la porta che si apri, e il dottore che uscì con le cartelle in mano. Ando davanti a loro, per poi sistemarsi gli occhiali <<Prima che vi dica cosa sia successo, ho una domanda. Sapevate che soffre di autolesionismo?>> 

silenzio

La domanda del dottore devastò ancora di più lo stato di Bokuto, il quale dovette calmarsi per non urlare. <<L-lui COSA?>> domando, alzando la voce, per poi cercare di calmarsi subito dopo.

Akaashi? Autolesionismo?
Bokuto non ne sapeva nulla e a stento credeva alle parole del dottore.
Perché?
Perché farsi del male?
Perché, lui, si faceva del male?
Non stava bene?
Perché lui.. è arrivato a tanto?
La testa di Bokuto era un miscuglio di domande e sensi di colpa, come aveva fatto a non notarlo? magari se lo avesse notato in tempo, lo avrebbe aiutato.
Bokuto non si dava pace, vedendo che l'immagine perfetta che aveva di Akaashi stava lentamente svanendo sotto i suoi piedi, creandone una piena di dolore e tristezza.
<<Oltre all'autolesionismo, abbiamo trovato dei petali bianchi incastrati nella sua gola, che non gli permettevano di respirare, per questo è svenuto>> continuò il dottore, e in quel momento Bokuto dipendeva da quelle parole. <<Nonostante in molti la definiscono leggenda, pensiamo che abbia contratto l'hanahaki>> esordì il dottore, nel mentre che Bokuto arricciò le sopracciglia, non avendo mai sentito quel nome. Kenma però, di scatto si alzo dalla sedia, con lo sguardo incredulo. <<Lei crede davvero...?>> quando il dottore annui, una lacrima solitaria scese dagli occhi di Kenma, per poi diventare sempre più numerose. <<Mi dispiace>> disse il dottore, chinando il capo, per poi tornare nella stanza dove c'era  Akaashi. Immediatamente, Bokuto si gettò su Kenma, nel mette che Kuroo guardava la scena con occhi sgranati. <<Oi, Kenma, è grave? dimmelo ti prego, si può curare?>>
Kenma dovette trattenersi dal tirargli uno schiaffo, essendo lui la causa di tutto, ma sapeva che non poteva farci nulla. Si asciugo le lacrime, incominciando a parlare
<<L'hanahaki è una malattia orribile, atroce al punto che sembra surreale, per questo si crede sia una leggenda. Attacca le persone innamorate, innamorate ma non corrisposte. Non parlo delle cotte, ma dell'amore vero, sincero. I sintomi della malattia, sono, come ha detto il dottore, tossire dei petali, quelli preferiti dalla persona amata, ma è solo l'inizio. Più tempo passa, più le cose peggioreranno, fino a quando la sua gola sarà piena di petali e soffocherà.>> Kenma dovette riprendere fiato un paio di volte, nel mentre che Bokuto e Kuroo non osavano far volare una mosca. <<Ci sono due modi per guarire. Il primo è essere corrisposto dalla persona che si ama. Il secondo, è un intervento che va a eleminare la radice di questi fiori, ma in cambio, non proverà più emozioni..>> spiegò Kenma con la voce spezzata, incredulo che il suo amico abbia contratto una malattia tanto violenta, consapevole che Bokuto non ricambierà mai i sentimenti di Akaashi. 

Tutto ciò era troppo, le gambe di Bokuto cedettero, e egli si trovò a terra. Era talmente incredulo, che stava aspettando di svegliarsi, con la speranza che tutto ciò era solo un orribile incubo e che il suo amico in realtà stava bene. 

Perché?  Perché proprio lui doveva contrarre questa malattia? E poi cos'è, sembra irreale.

Di chi si è innamorato Akaashi? Quale ragazza gli ha spezzato il cuore così tanto?

Ma soprattutto, perché non me ne ha parlato?

Non mi vuole più bene forse, è per la storia del compleanno?


Bokuto non si era mai sentito così male in vita sua, il suo nemico non era qualcosa che poteva prendere a pugni, ma era la morte, la morte della persona più importante per lui. Ormai respirava a fatica, numerose fitte gli colpirono la testa, tanto che non riuscì più a sentire le voci preoccupate di Kenma e Kuroo. Chi era quella stronza che aveva ridotto così Akaashi? Perché doveva capitare proprio a lui? Perché la vita è cosi fottutamente stronza?


sempre dietro di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora