Genny's POV
Dopo il funerale io è mia sorella torniamo a casa.. Piange e piange, e da un paio d'ore che non fa altro. Non beve e non mangia. Non so come aiutarla, davvero. Mi sento un dolore al cuore ogni volta che la vedo, la sento.
Arrivate a casa mi dirigo in cantina, i nostri genitori nascondevano una scatola con delle scartoffie lì giù.
Salgo e entro nel salotto e inizio a leggere queste carte. Carol è seduta sul divano a piangere, ancora.
Tra le due io sono la più forte, la meno emotiva. Cerco di fare del mio meglio per farmi vedere ai suoi occhi tranquilla e calma, in modo da far calmare anche lei.
Torniamo alle scartoffie. Trovo una lettera con la scrittura di mio padre, con su scritto 'per le mie bambine'. Mi viene da piangere ma mi trattengo, mi alzo ed esco fuori per leggerla.
Dentro di essa c'era un foglio di quaderno scritto da lui e un foglio del tribunale.
Cosa c'entra il tribunale? Cosa?
Inizio a leggere, rimango sbalordita da ciò che leggo. Non può essere. Liam Payn mio fratello? Nostro fratello!Mi ricordo che papà mi aveva accennato qualcosa quando ero piccola, ma mi diceva sempre che quando sarò cresciuta mi avrebbe spiegato tutto. Ora che non c'è più devo capire da sola tutta questa storia. Da quello che ho letto nella lettera, i miei non avevano abbastanza soldi per mantenere un bambino, quindi a mal cuore hanno mandato Liam in orfanotrofio chiedendo però di mantenere il suo cognome. Che caos. Non posso credere a tutto ciò.
Vedo uscire Carol da casa ed entrare in auto. Mi ero dimenticata del m&g a cui deve partecipare. Che faccio? Gli dico di questa cosa? No dai, non complichiamo la sua vita, adesso. Il viaggio era stata abbastanza corto e lei non ha fatto altro che guardare fuori dalla finestra. Arrivate all'hotel scendo dall'auto e lei fa lo stesso.
" Sii felice, goditi questo giorno. Mamma e papà sarebbero fieri di te"
Sono le uniche parole che riesco a dirle in questo momento. Le lascio un bacio sui capelli ed entro in macchina per andare via. Ho una voglia matta di salire e di parlare sia con lei che con lui di questa cosa, di questi pezzi di carta scritti. Dopo avere pensato per dieci minuti abbondanti decido di entrare, salire quei nove piani e sputtanare questa storia.
Entro nella sala e vedo Carol e Liam ridere. Mi avvicino a loro e mi siedo una fila dietro. Carol si accorge della mia presenza poco dopo essermi seduta.
" Ehi Gen che ci fai qui?" Eh.. Parlo o non parlo? Questo è il dilemma.
"Emh.. Volevo parlarvi di una cosa. Anche a te Liam."
Gli do le carte e gli indico a leggerle. Rimane sbalordito, la mia stessa reazione dopo averla letta. Carol ancora non riesce a capire cosa sta succedendo e impaziente mi inizia a fare 2 mila domande.
"Tu sei nostro fratello, sei stato adottato". Dopo aver detto ciò, Carol mi guardò, "Ma cosa stai dicendo, davvero? Uno dei miei idoli mio fratello? Oddio..è i-impossibile"
"E i nostri genitori dove sono?", disse Liam con tanta incredulità.
"Non ci sono più". Guardai Carol è già aveva gli occhi lucidi... Ora si metterà a piangere, di nuovo.
"Oddio, quando? Come?" Disse Liam con gli occhi lucidi.
"In un incidente, pochi giorni fa. Qualche ora prima di venire qua abbiamo celebrato il loro funerale" Disse Carol con la voce tremante e gli occhi ancora più lucidi di prima. Liam guarda prima lei e poi me, "Oddio, mi dispiace tantissimo ragazze." Gli sorrisi e feci spallucce, "Vita, morte e miracolo" il mio piccolo motto.
"Ragazze questa sera c'è un nostro concerto, volete venire?Ora non posso restare qui, quindi sta sera decideremo cosa fare"
Carol mi guardò e disse senza la mia approvazione, "Si,certo". La guardai con occhi spalancati, quanto odio quando fa così.
"Ecco due biglietti e i pas vip". E dai me andiamo.
Dopo ciò esco dalla sala e torno in macchina dirigendomi a casa. Vorrei farmi una doccia prima di andare, sto puzzando come un maiale.
Durante il tragitto mi perdo nei miei pensieri pensare a tutto ciò che è successo. Mi mancano mamma è papà...
Arrivata a casa parcheggio ed entro. Mi diriggo direttamente sulle scale per andare in bagno e infilarmi nel box doccia. Acqua calda, musica e mente vuota. Ecco cosa mi serviva in questo momento. Mezz'ora dopo esco, infilo l'asciugamano e mi dirigo in camera, apro la porta ed entro. Mi asciugo, spargo la crema al cocco sul mio corpo e inizio a girare nei miei vestiti in cerca di qualcosa di carino. Cosa mi devo mettere, cosa. Inizio a buttare vestiti in tutta la stanza quando trovo il mio jeans preferito. Dopo aver infilato essi inizio a cercare una maglietta carina per sopra. Trovo una magliettina corta nera con le maniche fiorate, indosso un cardigan e le francesine nere basse. Mi aggiusto i capelli aggiusto l'eylainer e metto una collana semplice e io mio casio argentato al polso. Cellulare e chiavi, apro la porta e cammino verso la macchina. Salgo, accendo e mi dirigo all'hotel per prendere Caroline e andare a sto concerto. Gli mando un messaggio avvisandola che la aspetto giù. Dopo circa venti minuti la vedo dirigersi alla macchina. Ha quel sorriso stampato sul viso che non vedevo da tantissimo.
Sale e mi da un bacio, inizia a raccontarmi di cosa è successo dopo che me ne sono andata e di quanto è contenta di incontrare i suoi idoli.
Mi farà impazzire questa ragazza.
Dopo 10 minuti di tragitto arriviamo all'arena. Parcheggio tre metri di distanza da essa e impreco come una pazza. Lei, ovviamente, ride.
Quel sorriso che fa sorridere anche i sassi.
Dopo altri 20 minuti aprono le porte, caos. Ragazzine urlanti iniziano a correre per i propri posti, mia sorella che mi tira incitandomi a correre. Ma se stiamo in prima fila al centro, posti riservati, perché cazzo devo correre. È matta si.
Inizia il concerto e io già non mi sento le orecchie. Non gridate per favoreeee.
Qualche canzone che conosco grazie a Carol riesco a cantarla pure io, ma più o meno tutte riesco a cantarle.
Quasi a fine concerto mi senti chiamare da una guardia del corpo che ci trascina via a me e mia sorella.
"Ragazze i pass vip". Mia sorella impaziente di incontrarli gli sbatte il pass sul petto. Che finezza. Dopo di che entriamo e ci fanno dirigere nell'ultima stanza di un lungo corridoio. Vedo che le altre con il pass uguale al nostro si dirigono invece nella prima stanza. Che strano..~Vanessa.
Spero vi piaccia. Non è un capolavoro ma ci ho provato ahah. Commentate e votate, pliss.
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Love in the spotlight
Fanfiction"M'accorsi come le sue pupille erano rosse di pianto.Non mi parlò, ma mi ammazzò con un'occhiata quasi volesse dirmi 'Tu mi hai ridotta cosi'. "