"Non sapevo che durante l'ibernazione si potesse sognare, forse io posso perché sono un jedi, e la mia meditazione me lo consente" pensai.
I miei pensieri ed i miei sogni erano chiari, mi sembrava di rivivere i momenti passati, mi trovavo ad un bar, avevo appena 17 anni, ero ancora un giovane Padawan scapestrato ed avevo appena infastidito un Twi'lek che aveva importunato una giovane ragazza.
Si, avrei potuto farmi i fatti miei, ma d'altronde i Jedi sono i guardiani della pace. Sumus Rin, quello era il nome del Twi'lek, famoso per la sua aggressività e abilità nei pestaggi da strada, nessun problema per un Jedi verrebbe da pensare, beh per un Jedi ubriaco come lo ero io invece era un grosso problema!
Le stavo prendendo di santa ragione, quando ad un certo punto vedo una ragazzina, con lunghi capelli rossi, che assesta un bel calcione in faccia a Sumus, aveva una forza che, guardando il suo fisico asciutto e minuto, nessuno avrebbe mai immaginato potesse avere.
Le bastò un solo calcio per mandarlo KO, bella figuraccia pensai, lei mi sorrise, e mi tese la mano. Mi guardò con i suoi occhi marroni, che trasudavano allegria e voglia di vivere, - Un Jedi ubriaco è veramente uno spasso, ti prego la prossima volta che hai intenzione di ubriacarti di nuovo chiamami! Io sono Miky, piacere!- disse ridendo.
Chiacchierammo per tutta la sera, lei era all'accademia militare della Repubblica, studiava per diventare ufficiale addetto alle armature e all'equipaggiamento, da lì nacque la nostra amicizia, purtroppo essendo un Jedi non mi era permesso avere relazioni sentimentali, i maestri dicevano che ci indebolivano, e fornivano agli avversari un punto debole. Io però, avevo veramente un forte desiderio di baciarla, quasi ogni volta che la vedevo, ed in battaglia più di una volta ho rischiato di lasciarci la pelle pur di salvarla.
Qualche anno dopo ero un cavaliere Jedi a tutti gli effetti, venni mandato in missione diplomatica, una cosa semplice, dovevamo scortare un senatore da Coruscant ad Alderaan, qui fui subito colpito dal pilota. Era un ragazzino di appena 16 anni, senza copilota riusciva a gestire una corvetta, era robusto, capelli corti biondi ed occhi azzurri, appena mi vide inserì il pilota automatico e tutto baldanzoso venne verso di me -O mio dio un Jedi! Non ne avevo mai visto uno da così vicino! Io sono Rex, posso provare la tua spada laser?- mi disse.
Per non essere scortese gliela feci provare, non l'avessi mai fatto, per poco non mozzava una mano al senatore! Quella storia rimane la migliore del nostro ampio repertorio, la prima che viene sempre raccontata alle nuove conoscenze.
Due anni più tardi incontrai Serra, aveva perso i genitori in uno scontro a fuoco tra polizia militare e rapinatori a soli 13 anni, era sola, mi fece molta tenerezza con i suoi capelli corti castani, gli occhioni blu mare che lacrimavano e il suo fisico veramente troppo gracilino. Aveva perso tutto.. decisi di prenderla con me, previo consenso della zia vecchia e malata, divenne la mia padawan ed adesso è una giovane donna nonchè un 'abilissima Jedi.
Inizio a pensare a Wedge, l'unico membro dell' equipaggio che non ho scelto io, mi è stato affiancato dall'ammiraglio in persona, non ho accesso ai suoi dati, non so nulla di lui. E' una persona schiva e misteriosa, tuttavia mi ispira fiducia, nonostante il suo aspetto tutt'altro che rassicurante, 1.89 centimetri per 90 chili di muscoli, capelli e occhi neri corvini, esperto in armi speciali e prototipi quali l' ARM-16, nonché abile pilota.
I miei pensieri poi si fanno più intensi, sogno mia madre. E' bellissima, quasi angelica, ha i capelli biondi che le arrivano a metà collo, come li porto io, gli occhi verdi, esattamente come i miei, sento che mi sto commuovendo. C'è un prato verde, pieno di fiori, un cielo azzurro bellissimo, io corro verso di lei per abbracciarla, ma qualcosa mi trattiene, era il maestro Orgus Din che urla -Uccidete i Sith, io salvo i bambini, Dantooine è perso!-. Non capisco, quali Sith, qui ci sono solo bellissimi prati e mia madre che mi aspetta. D'un tratto una lama di pura energia rossa trafigge mia madre, il dolore che provo è talmente forte che sembra sia stato trafitto anche io, l' erba si tinge di rosso e i fiori diventano fiamme, poi il buio.
Probabilmente il mio subconscio ha portato alla luce vecchi ricordi della mia infanzia, che il mio cervello aveva rimosso, devo sopravvivere, devo farlo per mia madre e per tutti coloro che sono morti sotto i fendenti dei Sith, la Guerra deve finire!
Con questo pensiero mi rilasso ulteriormente ed entro totalmente in stasi, sperando di riuscire a risvegliarmi...