Sorpresa ed euforia: il giallo

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"Look at the stars
Look how they shine for you
And everything you do
Yeah they were all yellow
I came along
I wrote a song for you
And all the things you do
And it was called "Yellow"
So then I took my turn
Oh, what a thing to have done
And it was all yellow."

***

Dall'incontro al pronto soccorso erano trascorsi quattro giorni.

La mano di Manuel era praticamente guarita ma, diversa era la situazione di Simone che, per una decina di giorni, avrebbe dovuto usare le stampelle.

Per questa ragione, anche quando Dante non aveva lezione, accompagnava Simone a scuola con l'auto.

Non si sentiva tranquillo all'idea che il figlio potesse prendere i mezzi di trasporto. Gli autobus negli orari scolastici erano sempre pieni di gente, trovare posto a sedere sarebbe stato quasi impossibile e, vista la guida di molti autisti, il rischio che, a causa di una brusca frenata, Simone potesse cadere era elevato.

Da quando il figlio aveva provato a fare quella cosa - che nemmeno riusciva a pronunciare - Dante era diventato molto più protettivo nei suoi confronti.

Non che prima non lo fosse, solo che era difficile per lui rapportarsi con una persona che lo odiava, che non gli parlava e che nemmeno lo guardava in faccia.

L'indifferenza che Simone provava nei suoi confronti era dolorosissima.

Dante avrebbe preferito che il figlio gli urlasse contro, che gli dicesse che fosse un padre di merda, che facesse tutto fuorché applicare la tattica del mutismo selettivo.

"Il contrario dell'amore non è l'odio, ma l'apatia. Posso affrontare l'odio, posso affrontare la collera, posso affrontare la disperazione, posso affrontare chiunque senta qualcosa, ma non posso affrontare il niente."

A volte, Dante ripensava alla paura che aveva provato quando aveva trovato suo figlio riverso sulla spiaggia e privo di sensi. A quanto avesse temuto di perdere anche lui e, a come in quel momento, si fosse sentito di avere fallito come padre.

Se Simone non si fosse risvegliato, Dante non avrebbe mai potuto dirgli ti voglio bene.

Però, Simone si era svegliato e Dante aveva ricevuto una seconda possibilità e, questa volta, non aveva intenzione di farsela scappare.

Non era stato semplice recuperare il rapporto con il figlio, ma allo stato attuale il loro legame era migliorato molto.

Seppur lentamente, Simone aveva iniziato ad aprirsi con suo padre e a dargli fiducia.

Quando Dante aveva capito che il figlio fosse gay, ad esempio, era stato magistrale. Non aveva mai avuto atteggiamenti giudicanti nei confronti del figlio e questo li aveva uniti molto.

Nonostante Dante lo avesse stupito spesso, di certo, Simone non si sarebbe aspettato che suo padre e Manuel potessero entrare così in sintonia l'uno con l'altro.

Dante, infatti, non si era limitato ad offrire un semplice passaggio a Manuel, ma per ringraziarlo per aver fatto compagnia a suo figlio - e sotto sotto, anche per indagare - aveva pensato di invitare quel fantomatico amico a cena.

Voleva capire qualcosa di più del loro rapporto e del perché si conoscessero.

Era quasi certo che quel ragazzo fosse il responsabile delle mille notifiche che Simone riceveva quotidianamente perché, guarda caso, quella sera Simone non aveva preso in mano il cellulare nemmeno una volta.

Vivere a colori - Simone x Manuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora