Capitolo 11

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-che cazzo vuoi?- Nicolas non riuscì dal trattenersi a dire quelle parole quando vide Raul davanti alla porta a mezzanotte passata e con una fortissima puzza di alcol addosso, puzza che lo stava infastidendo tantissimo.

-il progetto- disse Raul -dobbiamo farlo-

-è sabato e io avevo dato per scontato che saresti andato da qualche parte, cosa che la tua puzza di alcol mi conferma, quindi che ci fai qui?- chiese Nicolas tenendo sempre il ragazzo fuori dalla sua camera incurante che qualcuno potesse svegliarsi per le loro parole visto che come aveva detto era sabato e quasi tutti erano fuori.

-ah- Raul era rimasto completamente senza parole -potevo prendermi un altro drink- sussurrò poi pensandoci su e Nicolas alzò gli occhi al cielo.

-quanto hai bevuto? Lo sai che ti fa davvero male tutto quest'alcol in corpo? Domani non hai una partita?- chiese preoccupato Nicolas ricordandosi che Matthias lo aveva avvisato della partita del giorno dopo alla quale lo aveva anche invitato ad assistere.

-è colpa di Reyna. Mi fai entrare? Devo pisciare-

-chi cavolo è Reyna adesso e poi non hai la tua camera?- chiese Nicolas che già iniziava ad odiare tuta quella situazione che in buona parte stava peggiorando per colpa dell'alcol che il castano aveva in corpo. Raul assottigliò gli occhi e spostò delicatamente il biondo per poter entrare nella sua camera e andare in bagno. Nicolas storse il naso a tutta quella puzza di alcol ma comunque chiuse la porta sperando che liberandosi il ragazzo potesse essere meno rimbambito.

-la mia ex che dice a tutti di essere ancora la mia ragazza e mi impedisce di avere nuove fidanzate perché le fa scappare tutte e io odio tutta questa situazione- rispose Raul una volta uscito dal bagno e osservando, un po' più lucido (ma non del tutto), Nicolas che non sembrava per niente gradire la sua presenza li in quel momento. L'unica cosa che lo rassicurava era il fatto di non averlo svegliato visto che aveva notato i libri aperti e la luce della scrivania accesa.

-bere non risolverà la situazione lo sai?-

-tu non sei solo astemio, tu odi l'alcol- sussurrò Raul guardandolo attentamente il biondo che lo stava guardando storto. -perché?-

-non sono affari tuoi. Adesso tu esci di qui e vai a dormire che domani hai una partita- disse con voce ferma Nicolas aprendo nuovamente la porta e facendo in modo di spingere, con tutta la forza che aveva, fuori dalla sua camera.

-non studiare troppo- sussurrò Raul uscendo dalla camera e camminando verso la sua confuso. Doveva sentirsi triste o comunque frustato dal fatto che aveva abbandonato il pub con quelle due belle ragazze per andare li quando Nicolas non lo stava aspettando per il progetto ma non era così. Anzi si sentiva anche quasi felice di essere andato a trovare il biondo nonostante Nicolas non era minimamente sembrato felice di vederlo.

La testa prese a fargli male, come anche lo stomaco visto che aveva bevuto senza mettere niente nello stomaco, e una volta arrivato nella sua camera si tolse solamente le scarpe e la giacca prima di buttarsi nel letto e addormentarsi immediatamente.

Il giorno dopo Raul si sentiva uno straccio e a stento riusciva a restare concentrato sul suo te' nero che serviva in parte per svegliarlo. E ogni minuto che passava iniziava a darsi da solo dello stupido visto che aveva seguito la rabbia dopo aver parlato con Reyna ed era andato a bere, e anche troppo. Nicolas la sera precedente aveva avuto ragione nel dirgli che non avrebbe minimamente dovuto bere così tanto il giorno prima di una partita. Gideon era difronte a lui e lo stava guardando giudicandolo in silenzio per le sue azioni e Raul sapeva di meritarsi anche le parole da parte del suo migliore amico.

-dove sei stato ieri?- chiese Raul curioso.

-in camera a riposarmi mentre messaggiavo con il mio ragazzo- disse Gideon con un leggerissimo sorriso sulle labbra che fece aggrottare la fonte a Raul cos'era successo? -non guardarmi così!-

-hai una faccia stana, rilassata. Cos'hai fatto?- Gideon non rispose ma lo guardò alzando le sopracciglia per fargli intendere che poteva arrivarci da solo.

-non vi siete visti vero?-

-no-

-e nemmeno avete parlato a voce- continuò il castano mentre un'idea andava a formarsi nella sua mente.

-no-

-quindi vi siete mastu...-

-si hai capito- lo bloccò Gideon -potresti non dirlo ad alta voce?-

-okay okay- borbottò Raul -non capisco cosa tu ci trovi di bello nel fare certe cose solo attraverso messaggi ma non sono nessuno per poterti diri di non farlo. Ma poi scusa non dovevi vederti con il quattrocchi per il progetto ieri?-

-si ma mi ha avvisato che doveva andare a una cena di famiglia quindi abbiamo rimandato a lunedì. Siamo a buon punto quindi possiamo permetterci di perdere qualche giorno di lavoro- spiegò con calma Gideon -e poi ho passato l'intera serata a parlare con il mio ragazzo quindi ci ho guadagnato-

-contento tu, io dico che dovreste scopare seriamente- e mentre diceva queste cose si vide apparire davanti agli occhi una bustina di oky che lo fece rimanere confuso per un po' per poi guardare la persona che glielo stava porgendo.

-che c'è? Ti sei sfondato ieri e hai di sicuro mal di testa- gli disse Nicolas per poi raggiungere Matthias che era a un tavolo dall'altra parte della caffetteria ignorando completamente Raul che stava guardando la bustina iniziando a pensare che voleva scoprire altro su quel biondino che più gli parlava più lo vedeva diverso da come se lo era immaginato.

-a che ora sei andato a disturbarlo dopo esserti ubriacato?- gli chiese Gideon ridacchiando.

-a mezzanotte, non tanto tardi ma credo di averlo innervosito troppo per questo non mi aspettavo che mi portasse sto coso- Raul si alzò e andò a prendersi un bicchiere d'acqua per poter in questo modo prendersi l'oky, di certo non poteva sprecare quel piccolo aiuto da parte di Nicolas.

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