-ehi- Matthias si girò e guardò confuso la rossa che poco prima aveva disturbato lui e Gideon mentre parlavano del loro progetto chiedendosi cosa volesse da lui. -tu sei Matthias Erris no?- chiese la rossa e il castano sgranò gli occhi.
-come conosci il mio nome?-
-lo sapevo!- rispose lei tutta felice e contente -non ti ricordi di me? Sono Elizabeth, Elizabeth Flannan, abbiamo fatto le medie insieme e frequentato lo stesso liceo anche se eravamo in classi diverse. Ci siamo persi di vista- spiegò poi Elizabeth mentre Matthias iniziava a ricordare chi fosse quella ragazza.
-uh okay ma cosa vuoi da me?-
-mi serve una mano, come al liceo-
-e cosa vorresti sapere adesso?- Matthias alzò gli occhi al cielo più che convinto che non avrebbe nuovamente aiutato quella ragazza. Certo lei era una delle poche persone che non gli aveva chiesto una mano con i compiti ma comunque non voleva averci niente a che fare.
-ecco io vorrei provarci con Gideon ovviamente visto che è bellissimo ma non so niente di rugby-
-in che senso non sai niente di rugby?- chiese sconvolto Matthias -al liceo mi hai pedinato per giorni e alla fine io ti ho detto tutto quindi perché dici così?-
-perché con il ragazzo di allora non andò bene e io ho rimosso tutto quello che mi avevi spiegato dalla mente!- protestò la rossa imbronciandosi -devi aiutarmi di nuovo. Tu eri bravo a rugby e di certo saprai molte più cose degli altri-
-perché non chiedi a qualcuno della squadra di rugby oppure ancora meglio cerchi di non far finta di sapere cose che in realtà non sai?- le chiese Matthias incrociando le braccia al petto e appuntandosi mentalmente che quel colosso che era stato messo insieme a lui nel progetto di psicologia non era altri che un giocatore di rugby.
-non posso chiedere a quelli della squadra di spiegarmi le cose altrimenti lo andrebbero subito a dire a Gideon e poi noi ci conosciamo da anni, sei mio amico e so che tu sei bravo-
-Elizabeth conoscere da anni una persona non significa essere amici, per non parlare del fatto che mi parli sempre quando hai bisogno di rimorchiare qualcuno grazie al rugby. Io non ti aiuto di nuovo e se proprio vuoi fare bella figura facendo finta di essere quello che non sei allora credo che ti convenga andare a leggere su internet tutte le cose inerenti al rugby visto che io non ho la minima intenzione di aiutarti- concluse Matthias dando le spalle alla rossa e incamminandosi verso la mensa per prendere il suo meritato pranzo. Non aveva minimamente tempo da perdere dietro quella rossa che voleva solamente sembrare una persona che non era. Anche lui aveva giocato a rugby, anche se alle medie, e sapeva perfettamente che ai giocatori le ragazze che più davano fastidio erano proprio quelle che facevano finta di sapere le cose quando non era minimamente vero.
Per sua fortuna Elizabeth decise di non seguirlo fino in mensa per convincerlo e quindi si ritrovò fortunatamente a prendere il suo pasto in tutta tranquillità. Si sedette al solito posto, un tavolo da tre che occupava da solo, e prese il telefono aprendo la chat con Deimos.
"indovina cos'è appena successo?" scrisse velocemente per poi fiondarsi sul suo tramezzino. Nemmeno il tempo di addentarlo che il suo ragazzo gli aveva già risposto.
"un tizio, che ammazzerò, ci ha provato con te?" a Matthias venne quasi da ridere a leggere tutta quella gelosia da parte del suo ragazzo e quindi si affrettò a dargli una risposta e ad evitare un qualche omicidio senza senso.
"no, nessuno ci prova con me Deimos. Era semplicemente una ragazza che conosco dalle medie che mi ha quasi implorato di rispiegarle tutte le regole del rugby perché ci vuole provare con uno che ci gioca"
"cogliona" Matthias sapeva che il suo ragazzo avrebbe scritto qualcosa del genere ma comunque si ritrovò a scuotere la testa ridacchiando per la cosa mentre addentava nuovamente il tramezzino aspettando che il ragazzo finisse di scrivere "quando capiranno che quelle come lei le evitiamo come la peste? A parte questo com'è andata la giornata cucciolino?"
"ti ho detto di smetterla di chiamarmi cucciolino Deimos" scrisse con tanto di faccina arrabbiata il castano mordendosi il labbro inferiore "comunque tutto bene visto anche le materie pesanti che avevo oggi. Hai di nuovo gli allenamenti stasera?"
"per mia sfortuna si, non ne posso più di questi allenamenti massacranti!"
"pensa che a breve inizierà il campionato"
"lo so ed è proprio quello il problema cucciolino. La mia scuola è fra le favorite e devo dare il massimo per non farmi togliere la raccomandazione sportiva altrimenti addio college"
"anche il mio college quest'anno è tra i favoriti quindi potrei anche vedere una tua partita" scrisse Matthias mordendosi il labbro inferiore. Anche se aveva detto alla sorella di essere felice della sua situazione ciò non significava che non volesse vedere in faccia il suo ragazzo, ma non era solo quello visto che lui volva anche vederlo giocare.
"spera che i nostri college arrivino in finale così ci potremmo vedere e tu potrai fare il tifo per me"
"non per il mio college"
"ovviamente no! Sono il tuo ragazzo ergo devi fare il tifo per me" scrisse Gideon con un sorriso da ebete in faccia sotto lo sguardo attento di Raul che dava le spalle al tavolo delle cheerleader con un cappuccio in testa in modo da non farsi riconoscere da Reyna confondendosi con tutti gli altri giocatori di rugby.
-fino alla fine te lo butto quel telefono- borbottò Raul infilzando quasi istericamente il riso al curry che si era preso per pranzo.
-smettila di lamentarti- Gideon posò il telefono tenendolo però sempre aperto sulla chat con Caeso in modo da poter rispondere il più velocemente possibile a un suo qualunque messaggio.
-io mi lamento quanto voglio visto che io di quel tizio non mi fido fino a quando non lo vedo in faccia-
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Dietro uno schermo
RomantizmMatthias e Gideon si sono conosciuti sotto a un post sul rugby e subito la sintonia è stata evidente. Entrambi non conoscono la vera identità dell'altro e credono entrambi di essere troppo lontani per potersi vedere, non sanno però che la distanza n...