Capitolo 4

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Rachel
"Qualche problema?" Dice Carlisle, sussulto, mi ero dimenticata di loro, mi giro sorridendo e dico "nessuno"
"Lo sai che Edward legge i pensieri e noi sentiamo il minimo sospiro da millimetri di distanza?" Risponde Carlisle, il mio sorriso scompare e non dico niente
"Rachel che cosa succede?" Interviene mio padre
"Ho detto che è roba di lavoro" lui mi guarda storto e dice "vado fuori, aspetto Jake" lo vedo uscire e sospiro pesantemente
"Lo sai che ti puoi confidare con noi vero?" Dice Bella
"Siete i miei clienti, in teoria no" sorrido e cosi fanno anche loro
"Ho avuto problemi con un caso due anni fa...ho mandato in prigione un tizio non molto simpatico" dico giocando con il telefono
"Ti ha minacciato?" Dice Alice, sorrido e dico "magari avesse fatto solo quello" mi guardano confusi e spiego "ha cercato di strangolarmi in tribunale"
"La tua famiglia lo sa?" Dice Esme, rido senza gioia e dico "certo che no...mio padre mi rinchiuderebbe in casa e Jacob ha altro per la testa e poi vabbe Rebecca sta vivendo la sua vita quindi..." prendo il telefono e dico "a proposito la devo chiamare e avvisare"
"Credi che colpirà la tua famiglia" dice Rosalie
"Io so che colpirà la mia famiglia perché lui agisce così...strapperà gli arti per poi colpire il cuore" faccio il numero di Rebecca e le spiego brevemente la situazione
"Stai attenta Rach" mi dice
"Me lo state dicendo in tanti" sospiro e chiudo la chiamata.
Mi siedo davanti ai Cullen e guardo i fogli che ancora non sono firmati
"Volete cambiare qualcosa?" Loro si riprendono ed Emmet dice "no, per noi va benissimo" firma e cosi fa anche Rosalie e tutto il resto della famiglia.
Raccolgo i documenti e apro una pagina sul computer con il nome dei Cullen e dico "allora se avete qualche problema questo è il mio numero e l'indirizzo email" do il mio biglietto da visita e si segnano tutto poi il mio telefono squilla e io lo prendo all'istante
"Pronto?"
"Sono Sam...l'abbiamo trovato e avevi ragione tu...non voleva ascoltare il richiamo" sospiro di sollievo e dico "grazie Sam"
"Figurati" chiudo la chiamata e dico "quel deficiente di Jacob sta bene" dico mentre finisco le ultime cose
"Avete domande?" Chiedo
"Come possiamo esserti d'aiuto?" Dice Esme, rimango spiazzata dalla domanda e dico "davvero...non è un problema"
"Piccola Black non so se l'hai notato ma un maniaco ti sta cercando per ucciderti e non è un problema?" Dice Emmet, ridacchio e dico "piccola Black? Lo sai che sono la più grande...e comunque i Black affrontano qualsiasi tipo di problema" dico compiaciuta
"Oh lo sappiamo piuttosto bene" dice Edward pensando sicuramente a Jacob
"Aspetterò due settimane e poi ritornerò, non posso vivere nel terrore" dico chiudendo il computer e uscendo fuori "papà...Jacob sta bene" lui fa una faccia sollevata e poi mi guarda preoccupato "hai problemi?"
"Ma cosa..." rido nervosa e continuo "un cliente che fa i capricci" lui fa finta di credermi e gli sono grata per questo... voglio affrontare il problema da sola perché è un problema solo e soltanto mio.
"Renesme non ti ho chiesto se vuoi qualcosa da bere o da mangiare" dico rientrando e continuo "abbiamo succo d'arancia, biscotti fatti in casa da Sue e le merendine preferite di Jacob"
"Le merendine preferite di Jacob" dice lei sorridendo, sorrido anche io e dico "al volo" gliela lancio e la prende "hai guadagnato 10 punti e per questo ti meriti anche il succo"
"Si" esclama Renesme, rido e le verso il succo
"Jacob" dice mio padre, mi affaccio di corsa alla finestra e li vedo ritornare, apre la porta e mi guarda "sei ancora qui"
"Ora basta" dico e continuo "devi crescere Jacob, non puoi tenere il muso alle persone"
"Devo crescere? A causa della mamma, di Rebecca, del lupo e soprattutto tua sono cresciuto abbastanza, non lo credi anche tu?" Indietreggio e dico "cosa c'entra adesso?"
"Cosa c'entra? Mi stai rompendo...mi dici che devo diventare adulto, che devo smetterla di divertirmi...io mi sono rotto...non posso crescere più di così" si indica, il mio telefono squilla e vedo che è Jeremy
"Rispondi...tanto noi abbiamo chiuso" entra in camera e sbatte la porta
"Non ti preoccupare ci parliamo noi" dice Edward, tutti annuisco e cosi faccio anche io, mi sposto in salotto e rispondo al telefono
"Jeremy?"
"Rach? Tutto bene?" Dice, sto cercando in tutti modi di non avere una crisi di pianto e dico "tutto bene, hai novità?" lo sento sospirare e dice "È in libertà vigilata ma comunque si può muovere... sai cosa intendo"
"Si, lo so" dico stringendomi le braccia
"Dove sei?" Dice
"A Forks" guardo fuori aspettandomi di vederlo con un'ascia in mano pronti a farmi a pezzi
"Si, può raggiungerti...chi altri sa che sei lì?" Il mio cuore aumenta e dico "il mio capo" silenzio dall'altra parte e il mio cuore batte ancora più velocemente
"Jeremy?"
"Vado a controllare" chiude la chiamata, io guardo il telefono con gli occhi sbarrati per poi comporre il numero del capo...squilla e squilla...non risponde
"Rachel?" Mi chiama mio padre, sorrido e dico nervosa "va tutto bene...solo che non riesco a contattare il capo...sarà il segnale" richiamo e al secondo squillo il capo mi risponde "pronto?" Ha la voce strana
"Sono Black" dico
"Come sta andando? Hai sentito Jeremy?" Dice lui ma ancora non mi convince
"Cosa succede? Dove sei?" Dico ma lui non mi risponde ed io mi stringo ancora di più le braccia, mi siedo sul divano
"Capo?"
"Sei un ottimo avvocato" mi si spezza il respiro e dice "trova un posto sicuro" e poi non sento più niente...sento il mio cuore esplodere...sono tutti in salotto che mi guardano curiosi
"Rachel stai bene?" Dice Sam
"S..si" chiamo Jeremy che risponde subito "Jeremy"
"Cosa succede?" Dice lui, sento che è in macchina e dico "ritorna immediatamente indietro, lui è lì"
"Ma..." prova a dire lui
"Non c'è più niente da fare" riesco a dire, dallo sforzo di non piangere mi si è seccata la gola
"Cazzo" urla, chiudo gli occhi e dice "io vado lo stesso...magari lo salvo"
"Jeremy..." ma non riesco a dire niente perché chiude la chiamata...

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