Capitolo 6

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Rachel
"Vivi a New York?" Mi chiede Emily se non sbaglio
"Si" dico sorridendo e bevendo un pò d'acqua
"Io non credo che sopporterei l'allontananza di casa" dice lei sovrapensiero
"Io mi sono abituata subito alla gente e ai palazzi alti...però è bello ogni tanto ritornare a casa" dico, sento Jacob irrigidirsi
"Sei un avvocato giusto? Come mai questa scelta? Perché si guadagna bene?" Chiede un ragazzino, tutti ridono e dico anche io ridendo "semplicemente mi fava fastidio che la gente comune non potesse avere un avvocato e lo sono diventata proprio per quelle persone" Jacob rompe un bicchiere, gli prendo immediatamente la mano ma questa è già guarita
"Scusate, non mi sono accorto della forza" sussura lui, allontano i vetri e nel frattempo dico "Seth giusto?" Il ragazzino annuisce e dico "cosa vuoi fare da grande?"
"Ancora non lo so...niente sembra adatto a me" dice lui
"Tutti hanno un qualcosa perfetto per loro...devi solo prestare più attenzione" dico mentre metto l'ultimo pezzo di vetro sul piatto e lo allontano da Jacob
"Tu come hai fatto?" Dice lui
"Io avevo solo due cose che mi piacevano sul serio...la parte ardua è stato scegliere tra i due" dico sorridendogli.

La cena è finita e sto lavando i piatti
"Lascia stare mia cara" dice Sue entrando in cucina
"È il minimo che possa fare visto che ti prendi cura di mio padre" lei mi sorride gentile e dice "lui mi ha aiutato con la morte di Henry quindi per me è solo un piacere"
"Come stai a proposito" dico, lei si siede e dice "bene credo...mi sta piacendo un altro uomo adesso...ma alcune volte sento terribilmente la sua mancanza" metto l'ultimo piatto a sgocciolare e dico "credo che possa capire come ti senti" sorridiamo tristi nei nostri pensieri o per meglio dire ricordi
"Rachel andiamo?" Mi chiama Jacob
"Ci vediamo domani Sue" dico abbracciando la donna e uscendo di casa con Jacob e papà.
Papà va subito a dormire e prima che vada anche Jacob dico "dormiamo insieme?"
"Hai paura del buio?" Dice scherzando, ma in fondo si...in questo momento si...
"Non riesco a dormire in questi giorni" bugietta, lui annuisce e io corro in camera a cambiarmi per poi saltare sopra il letto di Jacob
"Sempre la solita" dice togliendosi la maglietta e i pantaloni, sorrido malandrina e mi metto più comoda, poi lui si mette dietro di me e dice "Buonanotte Rach"
"Buonanotte Jaky" sussurro il nomignolo che gli davo quando era piccolo e subito mi addormento sapendo che accanto a lui sono al sicuro.

Voci. Sento delle voci. Apro piano gli occhi e mi ritrovo da sola. Mi alzo contrariata e vado in cucina dove vedo l'intero branco
"Buongiorno" mi dicono in coro
"Buongiorno" rispondo imbarazzata
"Bel pigiama" dice Paul analizzando tutta la mia figura ed io non posso fare a meno di arrossire "grazie" mi siedo accanto a lui e inizio a conversare, non mi accorgo neanche che Jacob mi ha messo sotto il naso la colazione e non mi accorgo neanche del mio telefono che sta squillando, con Paul il tempo si ferma ed è bellissimo visto che ogni volta mi rilasso ma tutto questo ovviamente finisce
"Rachel per l'amor di dio spegni quel coso" dice Jacob indicando il cellulare, guardo e alzo gli occhi al cielo
"Mike" dico scocciata
"Rachel...sei libera stasera?" Dice con voce maliziosa, faccio una smorfia e dico "no...sono da mio fratello e da mio padre"
"Hai un fratello?" Dice lui sconvolto
"E anche un padre se è per questo anche una sorella...quindi ciao"
"Aspetta...possiamo vederci per videochiamata" dice lui sempre malizioso
"Ehm...no...perché..." guardo con gli occhi sbarrati Jacob affinché mi aiuti, lui sospira prende il telefono e dice "sono Jacob, il fratello...o le stai lontano o attacco la tua faccia allo schermo del computer...detto questo ciao Mike" spegne il telefono e continuamo a mangiare
"Ma cosa è successo?" Dice Embry indicandoci
"Jake mi ha appena tolto un impiccio" dico mangiando i pancake
"È così che definisci i tuoi spasimanti?" Mi chiede Paul
"È così che definisco gli uomini che non hanno cervello e pensano di potermi avere soltanto perché sembro una ragazza facile" lui sorride e cosi anche io
"Quindi cosa bisogna fare per chiederti di uscire?" Continua Paul, io mi blocco e lo guardo "come ho già detto prima il cervello e se è di bello aspetto tanto meglio" il mio telefono squilla di nuovo ed io alzo gli occhi al cielo
"Black" rispondo
"Rachel...sono Christine, adesso ho preso io il commando provvisorio" dice la mia amica che dalla voce si sta già innervosendo
"Lui come sta?" Dico giocando con un pezzo di pancake
"Ancora in coma...però dobbiamo andare avanti e detto questo...hai parlato con i Cullen?"
"Si, hanno firmato" dico
"I signori Clark hanno appena avuto un problema con il condominio e gli hanno fatto causa...tu non puoi partecipare vero?"
"Certo che no...devo passare la giornata con mio fratello" il diretto interessato si gira verso di me e la mia amica dice "È carino?"
"È bello come il sole" dico ridendo
"Me lo presenti? Sono a corto di amanti in questo periodo" dice piagnucolosa
"Ma sei scema? Ha solo 18 anni" dico sconvolta
"E io ne ho solo 25...l'amore non ha età" mi metto una mano sulla faccia e dico "lascia perdere...ha già una ragazza"
"Peccato...allora dovrò richiedere a Thomas" dice lei
"Questo non lo volevo sapere" dico allontando il piatto visto che mi si era chiuso lo stomaco
"Cerca di fare anche tu un pò di esercizio...magari ti rilassi"
"Christine" la richiamo io
"Vado...ho 5 minuti" dice chiudendo la chiamata, appoggio il telefono e Jacob dice "passeremo davvero la giornata insieme?"
"Si..." lui inizia ad esultare e continuo "ma non userai i miei soldi" lui smette di esultare, tutti noi ridiamo e dico "vado a cambiarmi e usciamo... qualcuno vuole venire con noi?" Paul alza la mano e dico "perfetto...5 minuti e sono pronta"...

R. BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora