Torno a casa e subito sento quello che dovevo sentire.
"Andrea dobbiamo parlare"
"Mamma ho sonno"
"Anche io ma è urgente che ti parli"
"Dimmi"
Ci sediamo sul divano entrambi fissiamo un punto oltre il tavolino 'da fumo'.
"Andrea, si dice di tutto su te"
"Lo so mamma, lo so"
"Sei fidanzato?"
"Si mamma"
"Chi è"
"Davide, lo amo più della mia stessa vita, ma per colpa tua, ci siamo lasciati"
"O diventi normale o te ne vai di casa"
"io non divento normale"
Mi alzo e scaravento a terra la sedia di ferro
"Ti odio mamma"
"Vatti a scopare quel passivo"
"Sono io che lo prendo nel culo, e sai che c'è?
Mi piace, ed anche parecchio.
Guarda che figlo di merda che hai."
"Questo è il demonio che si è insinuato in te"
In quel momento avrei dovuto avere coraggio, chiamare Davide e scappare via con lui.
Ma non lo ho fatto, perché non ho lo fatto?
Perché non sono come Davide, io sono un mostro.
Voglio dire a Davide che si merita molto meglio, io ho dimetrato di non amarlo e di non tenerci abbastanza.
"Mamma"
"Andrea, tu Davide non devi più vederlo"
"Ma mamma io lo amo più della mia stessa vita, ha bisogno di me"
Bha, in realtà, sono io che ho bisogno di abbracciarlo e non staccarmi mai più.
Tanto non glilo dimostrerò mai.
"Andrea sei sicuramente confuso, ne sono sicura.
Tu gli volevi bene e lui si è approfittato di te, ti ha fatto fare cose assurde.
Sicuramente fare sesso con lui ti ha fatto schifo, ma ora non te ne rendi conto.
Te ne accorgerai tra un po' di anni.
Andrea ascoltami, voglio il tuo bene"
quello con lui non era semplice sesso, ma tanto dipiù.
Tanto altro che forse non saprei nemmeno come spigare.
Io me ne vado in camera mia, nelle lenzuola che hanno ancora il tuo profumo, sotto il cuscino sono nascoste ancora le manette.
Le prendo in mano e le osservo: la mia mente ripercorre tutto.
Mi viene da sorridere, siamo così perfetti insieme.
Due tasselli ad incastro perfetto.
Affondo la faccia nel cuscino e sussurro
"Davide non piangere, ci sono io qui, ti amo, lo sai, non ci divideranno mai"
Io riesco a sentire la sua voce dire
"addio Andre mi mancherai"
Scoppio in lacrime: è finita con Davide me ne devo fare una ragione.
Andrea tornerai ai tuo amici omofobi, alle giornate dalla polizia per aver messo una cazone fascista e finalmente potrai ficcarlo nella figa di una.
Al pensiero di tutto questo mi viene da sboccare, soprattutto pensando a io che 'sto sopra' e lo ficco ad una tipa.
Ho paura che Davide faccia qualche stronzata, ho paura si tagli, ho paura si faccia male per colpa mia.
Cioè in realtà spero non gli freghi nulla di me, voglio convincermi di questo.
—
Bro
-Sono contento che quel passivello ti si sia tolto di dosso, appena puoi andiamo a giocare a biliardo.
Che ne dici?
—
Io invece vorrei che non mi si staccasse di dosso nemmeno per un millesimo di secondo, nemmeno per un attimo.
Vorrei fosse qui, vorrei anche solo poterlo abbracciare.
Amo quel ragazzo.
—
Andrea
-appena sto meglio ti dico, sono un po' influenzato.
—
Forse Davide riesce a descrivere meglio la sofferenza, riesce ad accoglierla meglio.
Io no.
io non ne sono capace.
Fisso il soffitto e poi mi addormento stremato.
~
Un filo è legato al dito di Davide, di una mano nascosta dalle maniche della felpa.
Di un ragazzo silenzioso a tratti sconnesso alla realtà.
Ragazzo che solo io sono capace a far sorridere.
Ragazzo taciturno, scontroso e scortese.
David, Davidon o Davidino.
Il filo è lungo è intrecciato ma all'altra estremità al mio dito.
Andrea schiocco e a tratti meschino.
Falsi, nascosto ditro ad un muro.
Frocio che non si è mai accettato.
Lui ama alla follia Davide, vedo danzare anime.
Ma quelle mani mai più si toccheranno.
Mia madre con le forbici quel filo spezza.
~
Mi sveglio, da questo trip, che son le 4.20, anche questo mi ricorda lui:
"Davidon passami un canna"
dico guardando la sveglia.
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Non Amore Prequel <3
Teen Fiction⚠️ATTENZIONE: Tutti i fatti narrati sono inventati, ogni riferimento a fatti, cose e persone è puramente casuale.⚠️ ⚠️TW: Scene di sesso.⚠️ Qui dove il sole e la luna scopano in un letto di spine. Penso che Gesù si scopasse San Giovanni. ~ Qui si pl...