𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝟓

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«Non ci credo», commentò stizzito Draco. «Questo aggeggio si sta prendendo gioco di noi, non c'è altra spiegazione.»

Hermione sbuffò. «Siamo cosa, al quarto o quinto Universo?»

«Sesto», rispose lui con aria scocciata.

Nei precedenti due Universi, Hermione si era divertita immensamente; nell'ultimo, in particolare, aveva rimpianto come non mai di non essersi portata dietro il suo cellulare per riprendere la reazione di Draco alla notizia che in quel mondo era lei la Purosangue e lui il Nato Babbano. Decisamente la dimensione parallela che aveva preferito; la sua sosia apparteneva a una famiglia purosanguista, ma era stata a smistata a Grifondoro, un po' come la situazione di Sirius. I suoi genitori non approvavano la storia con Draco, né la sua amicizia con Harry. La cosa più esilarante era stato conoscere la versione Grifondoro di Malfoy. Oh, se fossero stati amici lo avrebbe preso in giro per il resto della sua vita, per quello.

Nel penultimo universo, invece, le cose erano divenute molto deprimenti; Draco era morto durante la guerra, per proteggerla dalle torture di Bellatrix a Malfoy Manor. La sua sosia le aveva raccontato di non aver mai avuto idea dei sentimenti che il Serpeverde provava per lei, finché Piton non aveva mostrato dei ricordi a Harry in cui i due ne parlavano. Narcissa aveva mentito sulla morte del Prescelto per vendicare quella di Draco.

Uno schema iniziava a divenirle chiaro però; il loro sembrava davvero l'unico Universo in cui non erano in qualche modo insieme.

«Diventerò pazza», borbottò la ragazza. «Di questo passo, ne uscirò pazza.»

«Perché, non lo eri già?», le chiese sarcasticamente il biondino.

Lei gli scoccò un'occhiataccia. «Torneremo a casa giusto in tempo per essere trasferiti permanentemente al San Mungo, te lo dico io.»

«Non essere esagerata», commentò lui, ridendo suo malgrado.

«Draco Malfoy ha appena riso a qualcosa che ho detto?» fece Hermione fingendosi scioccata.

Il giovane alzò gli occhi al cielo. «Andiamo a vedere dove siamo finiti questa volta.»

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«Siamo di nuovo Babbani», commentò accigliato Draco.

«Siamo di nuovo una coppia», rincarò la dose lei, serrando la mascella.

«Stai diventando quasi ridicola con questa tua fissazione del non accettare l'evidenza dei fatti, Granger.»

«Che cosa vorresti dire?» domandò con un acuto la ragazza.

Draco avvicinò le labbra a un suo orecchio. «Siamo fatti l'uno per l'altra, Granger», sussurrò.

Hermione arrossì leggermente, gli diede uno schiaffo sul braccio e scoppiò a ridere. «Ma falla finita!»

Da quando a Malfoy piaceva scherzare con lei? Su una cosa del genere, poi?

Da quando gli piaceva scherzare in generale, se non per schernire gli altri?

Poi rifletté sul fatto che probabilmente il suo intento in quel momento era sempre e comunque quello di deridere qualcuno... lei, come al solito.

Draco rise, ma quella risata non gli arrivò agli occhi.

Non era più così ottuso da rifiutarsi a tutti i costi di guardare in faccia la realtà; tutto in quella faccenda sembrava cercare di spingerlo verso la Granger; tutto quello che avevano visto, sembrava un maledettissimo segno. Solo che la sua Granger non voleva coglierlo.

«Andiamo, cerchiamo un posto dove sistemarci», propose il giovane.

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«Quale credi che sia la loro storia?», domandò Hermione all'improvviso, mordendosi il labbro inferiore.

Multiverse of Madness (Versione Alternativa) | Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora