capitolo tre

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third song: Angels — Chase Atlantic

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third song: Angels — Chase Atlantic

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Arrivammo davanti al gruppo di amici che smise di parlare tra loro appena si accorsero della mia presenza.
Un ragazzo alla mia sinistra parlò sorridendo.

"Puoi presentarti, non mordiamo tranquillo."

Mi presi un momento per guardarlo meglio, aveva dei capelli blu che sicuramente non passavano inosservati e sembrava essere una specie "di padre" per il gruppo.
Notai come tutti gli altri sei ragazzi lo guardassero con ammirazione mentre parlava. Sí, era sicuramente quello che si prendeva cura di tutti.

Mi feci coraggio e dissi loro il mio nome.
"Mi chiamo Han Jisung." balbettai, come mio solito. Iniziavano a sudarmi le mani.
Il ragazzo mi sorrise dolcemente, non voglio farti pena pensai. Probabilmente però era una cosa che faceva sempre quindi cercai di non pensarci, infondo non lo conoscevo.

"Hai un bel nome Jisung, io sono Bang Chan ma puoi chiamarmi Chris o semplicemente come vuoi. Ho 24 anni quindi sono l'adulto, diciamo." ridacchiò.

Subito dopo un altro ragazzo parlò.
"Io sono Felix, sono contento che ti unirai al nostro gruppo! spero che ti troverai bene con noi."
Felix era biondo e aveva un mullet, era un ragazzo carino. Aveva delle dolci lentigini ed emanava felicità da tutti i pori.
Al contrario del ragazzo alla sua destra che era leggermente intimidatorio, toccava proprio a lui presentarsi.
"Ciao mi chiamo Changbin e ho 22 anni." disse schietto, non mi sembrava antipatico. Forse parla solo poco.

"Io sono Seungmin, piacere."
Guardai come fosse abbracciato ad un altro ragazzo dai capelli rossi. Sembravano molto teneri.
"Io sono Hyunjin e sono il ragazzo di Seungmin."
"Ya! Hyunjin!" quest'ultimo gli diede uno schiaffo dietro alla testa, tutti i presenti iniziarono a ridere mentre io mi limitai ad un sorriso sincero.
"Che c'è? È la verità." mise un broncio.

"Siete carini." dissi, questa volta senza incartarmi nelle mie stesse parole. Mi sorrisero contenti.
Dopo un po' di tempo finimmo le presentazioni, Jeongin era il più piccolo del gruppo.

Il ragazzo particolarmente carino si chiama Minho, Lee Minho.
Non so perché ma ha rapito la mia attenzione in pochissimo, ho già detto che è bellissimo molte volte ma apparte questo sembra un ragazzo riservato e allo stesso tempo socievole, è interessante.

Ridendo e scherzando si fecero le cinque del pomeriggio. Mi trovavo davvero bene con loro.
Ci fu un momento di silenzio finché Chan parlò.
"Ehi Jisung, ti andrebbe di parlarci un po' di te?"
In quel momento andai nel panico, non sapevo cosa dire. Ero spaventato, mille insicurezze si fecero largo nella mia mente.

Se mi giudicassero?
Se mi abbandonassero?
Se pensassero che sono troppo complicato?
Sono abbastanza per stare con loro?
Merito di essere loro amico?
Vorranno rimanere al mio fianco?

Chan si accorse di quanto mi incupì e riprese a parlare.
"Jisung, è tutto okay? Puoi anche lasciar perdere se non vuoi."
Mi sentì capito, nonostante non sapesse nulla di me riuscì a notare che ci fosse qualcosa che non andava. Mi guardai attorno.

Tutti i ragazzi mi guardavano con un sorriso rassicurante, credo di potermi fidare di loro.

Decisi di parlarne, prima o poi avrebbero scoperto della mia perdita in ogni caso. Il mio psicologo dice spesso che mi farebbe bene raccontarlo, per aiutarmi a superare tutto, spero che abbia ragione.

Ciao ragazzi, sarò brutalmente onesto. Questo capitolo mi fa schifo. Spero che almeno a voi sia piaciuto, se vi va lasciate una stellina. Buon proseguimento. ❞

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