capitolo 3

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-Signorina!-
Mi svegliai sul treno, senza biglietto e senza senso dell'orientamento. Avevo sicuramente perso la mia fermata arrivando chissà dove.
Lui non era mai stato qui per salvarmi dai controllori, l'avevo sognato.
-Cazzo.- bisbigliai.
-Ha il biglietto?-
-No.- risposi.
-sono 2200 yen di multa.- Si appuntó qualcosa sul quadernetto e mi chiese dei documenti, glieli porsi e inizió ad annotarsi i miei dati.
-Sa la paga entro tre giorni le viene dimezzata.- Mi fece l'occhiolino.
A bocca aperta dallo stupore annuí.
Era quasi notte, avevo dormito ore intere in quel dannato treno.
Avevo una lista di chiamate perse dalla mia coinquilina Ino.
Decisi di scriverle un messaggio.
-Dormo fuori.-
Spensi il telefono.

Uscita dalla stazione chiamai un taxi sventolando la mano ed entrai nel veicolo.
-Dove la porto?-
-Nel motel piú vicino.-
-perfetto.-

L'autista Guido per circa venti minuti.

-Fanno 1150 yen.-
Perfetto con questa siamo a 3350 yen spesi.
Pagai il taxi ed entrai nella reception del motel.

-Salve.- Salutai la receptionist.
-Buonasera, come posso aiutarla?- La donna mi rispose guardandomi fissa con i suoi occhi neri.
-Vorrei, una stanza possibilmente economica.-
-Perfetto, Per quanto soggiorna?-
-Solo una notte, andrò via questa mattina presto.-
-Benissimo.-
Mi diede le chiavi e mi diressi vero l'ascensore, cliccai il sesto piano e iniziai a salire.
Svoltando a sinistra un paio di volte arrivai alla camera 23, inserii la chiave e rimasi sbalordita.
Un letto matrimoniale ricoperto da un copriletto trapuntato blu cobalto in pizzo.
Le pareti del medesimo colore e il pavimento in legno scuro, le finestre davano vista sulla città.
Era davvero una camera low cost?
Andai verso il bagno dove c'era un accappatoio, dei prodotti per il corpo e stranamente un cambio per vestirmi.
Decisi di fare una doccia.

Goditi il momento
Goditi il momento
Goditi il momento

Le mie ginocchia stavano per cedere.
Mi ricordavo di quel bacio che gli avevo dato la sera prima lasciandogli il rossetto sulle labbra.

Lavai i capelli e uscii dalla doccia, mi coprii con l'accappatoio e mi sdraiai su letto.
L'aria calda del bagno si diffuse anche nella camera da letto, appannando lo specchio sull'anta dell'armadio.

Non avevo impostato nessuna sveglia, il mio telefono era spento e io avevo appena perso una giornata intera di università.
Erano le tre del pomeriggio.
Mi svegliai di corsa, mi vestii con il cambio che mi aveva fornito il motel e infilai i vestiti sporchi nella borsa di tela insieme al computer.
Presi un taxi per arrivare fino alla stazione e feci un biglietto momentaneo.

Accesi il telefono.
-Rispondimi Sakura!-
-Rispondimi Cazzo!-
-Dove sei!-
Ino mi aveva lasciato una miriade di messaggi così.
Avevo tantissime fermate da fare, ma non mi sarei messa a dormire.

Non di nuovo.

**Sasuke's pov
Nutro un odio profondo per i mezzi pubblici.
Se arrivo in azienda messo male, mio padre potrebbe cacciarmi.
Mi scappò un sorriso.
Capelli rosa
Non è possibile, non può essere così, non può essere lei.
Stava scendendo, feci appena in tempo a memorizzare la sua fermata.

**
Oggi è il compleanno di Ino, ecco perché era così assillante.

Stavo per scriverle un messaggio di auguri, Ma ricordai del bigliettino con il numero di telefono che il ragazzo mi mise nella borsa in discoteca.

**
-Sasuke, tuo fratello ti cerca da un'ora.- Mi disse la receptionist dell'azienda di famiglia.
-Digli che mi faccio un caffè e sono da lui.-
Accesi il telefono per guardare le mail del lavoro.
Mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.
-Ho ritrovato il biglietto ora.-
Era lei.

**

mentre ero indaffarata nell'inviare un secondo messaggio al ragazzo dai capelli neri, Mi scrisse Ino.
-Il ristorante dove dovevamo festeggiare il mio compleanno ha disdetto la prenotazione, andiamo in disco.-
Non volevo saperne di discoteche dopo l'ultima volta.
Ma devo per forza.

-Sakura, Giusto?- Mi chiese lui.

-Sì.-
Per fortuna quella mattina avevo buttato tutto quello che tenevo nella borsa della discoteca nella mia borsa di tela, compreso il biglietto.

**

-Non ricordavo di averti dato il mio numero.-

Bugia.

Lo ricordavo benissimo.

-Sasuke! Muoviti!- Mi urlò mio fratello da fuori la caffetteria.

-Itachi, mi hai rotto il cazzo, ti ho detto che arrivo.-

Lui mi sorrise.

-Sei proprio un testa di cazzo.-

**
Quando arrivai alla mia fermata guardai l'orario: 12:45, le lezioni di cardiologia erano giá finite e di mettermi a studiare non ne avevo proprio voglia, cosí andai direttamente a casa.

Appena inserii la chiave nella serratura della porta diedi uno sguardo al divano, c'era Ino a cavalcioni su Sai mezza nuda.

-INO!- urlai cercando di coprirmi gli occhi.
Lei non mi calcoló, quindi mi chiusi in camera mia, presi il mio libro di cardiologia e mi misi l'anima in pace, manca solo un esame, poi sono libera.
Passarono le ore e io stavo finendo di prepararmi per a festa di Ino.

-Sakura sei pronta?-

Stavo sistemando il rossetto quando Ino mi chiamò.

-Sì, arrivo.-

Andammo nel vialetto, Lei mise in moto la macchina e partimmo verso la discoteca.

Avrei rivisto tantissime conoscenze che non vedevo dai tempi del liceo.





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