Capitolo 1-a

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Sasuke mi seguiva, lo sentivo.
Guardava ogni singolo movimento che facevo.
Stavo girando la chiave della stanza per poi aprire la porta.
Lui la fece sbattere, era turbato, nonostante mi parve alquanto furioso.
-Per quanto hai intenzione di portare avanti questo teatrino?- Mi Chiedeva.

-Fino a quando non ho un anello al dito faccio ciò che voglio.-
-Ah sì? Ti basta un cazzo di anello?- Mi disse sorridendo.

Feci sì con la testa.

-Benissimo.- Si girò di spalle e si tolse la vestaglia, rimanendo anche lui in costume.

-Tra quanto scendiamo da qui?- Chiesi alludendo allo yacht.

-Domani mattina.- Rispose.

-Vado in doccia.- Continuò.

Aprì la porta del bagno, chiudendola dietro di sé.

Io ne approfittai per togliere il costume bagnato.

Appena slacciai la parte di sopra, Sasuke aprì la porta.

-Hai visto il mio shampoo?- Mi guardò interessato mentre cercavo di coprirmi con le mani.

Gli lanciai il suo sapone. -Ora chiudi la porta.- Dissi.

-Nah.- Rispose.

-Vuoi continuare a fissarmi?-

-Ancora un po'.-

Mi avvicinai a lui, sorrisi, e gli sbattei la porta in faccia.

-Stronza!- mi urlò ridendo.

da sotto la porta d'entrata qualcuno fece passare una lettera.

Per Uchiha Sasuke e accompagnatore.

Invitati cordialmente al pranzo di stamani;
Alle ore 13:20 puntuali.
Verranno servite sfiziosità e belvedere.
Abbigliamento formale.
Stanza 1-f.

Staff e personale interno;

-Sasuke! Qualcuno ha imbucato una lettera per te!- Urlai ormai vestita.

-Sarà uno dei soliti inviti a pranzo.- Rispose lui uscendo dal bagno.

-Lo dici come se fosse una cosa normale.- Sorrisi.

-Lo fa sempre, giusto per sapere quanto devono cucinare i cuochi.- Prese in mano il telefono e scrisse qualcosa. -Ho detto che ci saremo.- Continuò.

-Vestiti elegante.- Continuò di nuovo.

-Quanto elegante?-Chiesi.

-Abbastanza.-

Dopo poco eravamo pronti per raggiungere il salone.

Io indossavo un vestito rosa corallo a sirena, ovviamente un vestito che mi aveva procurato Sasuke, non avrei mai immaginato di dover portare un abito di questo calibro.

Sasuke invece, indossava una suite bianca con una cravatta rosso fuoco.

Mi prese a braccetto e andammo verso il salone.

Il Salone era interamente bianco, dai mobili al soffitto, tutto interamente rivestito di marmo bianco. Davvero buffo come tutto qui fosse grande e costoso.

-Benvenuti!- Il padre di Sasuke venì a braccia aperte verso di noi, spostò il braccio di Sasuke e lo guardò storto. - Nessun tipo di contatto fisico prima del matrimonio Sasuke!- Disse severo.

Sasuke annuì, come se non avessimo già scopato molteplici volte.

Mi sorrise per poi mostrarmi il mio posto, ovviamente vicino a quello di suo figlio minore.

-Piacere Uchiha Itachi, non abbiamo ancora avuto l'occasione di presentarci a dovere- Mi girai verso la voce profonda di Itachi, era letteralmente la copia di suo fratello, solo un po' più grande e con i capelli più lunghi.

-Haruno Sakura.- Sorrisi stringendogli la mano.

-Ho saputo che stai per diventare una dottoressa giusto?- Mi chiese dolcemente.

-Beh, dopo l'università dovrò fare diversi anni di tirocinio, però sono sulla buona strada ecco- Sorrisi di nuovo.

-Sembri una brava ragazza Sakura, non vedo l'ora che il tuo cognome diventi Uchiha.- Mi mise la mano sulla spalla per poi allontanarsi.

Che il mio cognome diventi Uchiha?! Questi pensano davvero che sposerò quel pazzo di Sasuke? Quasi mi viene da ridere, uno così evasivo come lui potrebbe mai sposarsi?

Mentre ridevo sotto i baffi, Sasuke mi porse un calice di champagne.

Parlando del diavolo.

-Tuo fratello ha detto che non vede l'ora che il mio cognome diventi Uchiha, pensano davvero che ci sposeremo? Non siamo neanche fidanzati.- Risi.

-Mai dire mai Sakura.- Rispose sorridendo ironicamente.

Il padre di Sasuke suonò un campanellino per attirare l'attenzione di tutti. -Offro questo brindisi alla nuova coppia che sta sbocciando! Mio figlio Sasuke e la sua fidanzata Sakura!- Tutti sollevarono i calici.

Tutti tranne Amai.

Che mi guardava così male da sentire il suo sguardo squarciarmi il viso.

Poco dopo, una volta seduti, i camerieri iniziarono a servire l'antipasto: Tre tartare, di salmone, tonno e caviale, tutte bagnate da una deliziosa salsa al mango.

Presi una delle tante forchette che avevano messo davanti a me e iniziai a mangiare.

La mano calda di Sasuke iniziò a toccarmi la coscia.

Cercai di fermarlo pestandogli il piede, -Smettila, tuo padre è davanti a noi.- Gli sussurrai.

Lui non rispose, l'unica cosa che fece fu ridere sottovoce.

-Sakura, hai obiettivi per quanto riguarda viaggiare?- Mi chiese Fugaku.

-Mi piacerebbe vedere Parigi, Roma e...- Arrossì di colpo quando la mano di Sasuke iniziò a toccare le mie parti intime.

-E?- Rispose il mio finto fidanzato.

-E Seul.- Dissi secca, pur di finire quella conversazione.

-Dovrei andare alla toilette.- Mi alzai in piedi uscendo dal salone, cazzo, io non sia il cesso.

Vagai inutilmente per le lunghe navate dello yacht, senza trovare il bagno.

-Bel culo!-

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