A volte rimembri gli attimi che hanno segnato la tua vita, sensazioni che hai creduto smarrite quando il cuore ti urlava l'esatto contrario. Non dimentichi, reprimi e ti convinci che ciò che più ti ha logorato, forse, ha segnato già il nuovo inizio o forse, ne ha segnato un altro ancora
più tormentato. Alla fine, anche se smarrito in quel che ti sembra un oceano senza linea di confine, infinito ed infinitamente spaventoso, non sei capace di fuggire se i tuoi occhi si scontrano con quelli che hai tentato di evitare, per paura di sprofondarci come fossero le porte per l'abisso. Immobile, tenti di dimenarti dal corpo che tanto ti tiene fermo, ma resti comunque immobile sul posto e, alla fine, ci sprofondi.
Successe proprio questo quando Baekhyun lo rivide dopo due anni di assoluto silenzio, di assoluta indifferenza, fredda ed immutabile indifferenza rendendosi conto che forse, le emozioni che credeva dimenticate, le aveva davvero solo occultate nella parte più segreta del cuore. Perché era sbagliato tenerle vive, libere di prosperare se poi l'avrebbero ucciso con una gelida pugnalata al cuore. Parlavano dello strano modo in cui esse apparissero, come un vulcano spento, ma i vulcani hanno sempre un nucleo profondo che non bisogna mai sottovalutare. Vengono tenuti sotto controllo, anche se sembrano spenti. Le sue emozioni, quelle occultate, erano
come crateri temporaneamente a riposo.Era la stessa morsa al petto dell'ultima volta, e il suo era lo stesso, solito, bello e maledetto viso nascosto tra i ciuffi scuri dei suoi capelli ondulati. Un miraggio, o un incubo, nemmeno egli stesso fu capace di elaborare l'avvenimento, non sapendo quale giusta parola attribuirgli. Ma più i pensieri fluivano nella mente, più quella tanto irraggiungibile figura si palesava vicina. E fu lì che si rese conto che, forse, non era nè un miraggio nè un incubo, ma una realtà che da una parte avrebbe voluto affrontare, dall'altra, evitare come fosse il girone dell'inferno più rovente e straziante dei racconti di Dante.
Due anni e mezzo, e non aveva mai rotto la maschera di ghiaccio che teneva stretta al volto consumato. Mai fatto e mai avrebbe voluto che ciò accadesse, considerando la fatica esercitata durante la sua ardua costruzione e accettazione di essa. Mai, fino a quel momento.I corridoi dell'accademia spopolavano. Baekhyun non riuscì neanche a spiegarsi la strana modalità in cui aveva riconosciuto, tra centomila, i suoi occhi. Lo guardavano, lo scrutavano e la gente passava come se nulla fosse; chi correva per raggiungere l'aula successiva, chi, a sua volta, lanciava sguardi indiscreti durante il tragitto. Il suo stato di trance andò avanti per un bel po', ma il primo a risvegliarlo non fu nessun altro se non
Kim Junmyeon, tirocinante in una delle tante classi dell'istituto, al tempo stesso suo amico stretto e coinquilino.
Bastò la sua mano sulla spalla per riportarlo alla realtà e rendersi conto che stare impalato dinanzi una esplosiva folla di universitari in preda alla prossima lezione non sarebbe stata una buona idea. Si ritrasse in tempo, guardandosi successivamente intorno.
Si chiese dove fosse finito il ragazzo, quegli occhi che più guardava e più non li trovava.
L'amico mostrò preoccupazione e lo portò all'angolo, giusto contro uno dei grandi pilastri di marmo che reggevano l'intera struttura.«Non hai una bella cera, hai visto un fantasma?» Gli chiese, notandolo visibilmente scosso. Baekhyun iniziò ad avvertire la più totale confusione, incapace di riflettere su quanto visto pochi attimi prima.
«Pare di sì, ma non lo vedo più»
Junmyeon abbozzò un sorrisetto, poi storse le labbra. «Forse perché non esistono? Oh, non mi dire, un'altra... »
La paura che Baekhyun ritornasse a star male per delle allucinazioni rimaneva pur sempre viva nel suo corpo. L'aveva accompagnato durante il percorso di riabilitazione, e non appena i buoni risultati iniziarono a vedersi sempre più frequentemente, non poté che esserne felice. Il solo pensiero che l'amico potesse ricaderci non lo tranquillizzava per nulla.
Ma deciso, egli scosse la testa tentando di ricomporsi.«Cosa dici?» Per quanto assurdo potesse essere, Baekhyun l'aveva visto per davvero Chanyeol. Un immagine vivida, reale, capace di risvegliare sentimenti contrastanti, tristezza ed euforia mischiate tra di loro. La sua presenza in quel posto rimaneva un grande mistero nella mente di Baekhyun, ma in quel momento il grande mistero era proprio lui agli occhi di Junmyeon. Che cosa lo portava a reagire in quel modo?
Si guardava intorno, adocchiava ogni passante nella speranza di trovare un viso in particolare, con scarsissimi risultati. Ma cosa, Baekhyun, cercava davvero?Quest'ultimo posò entrambe le mani sulle spalle del maggiore, accennando un sorriso tutt'altro che rassicurante, ma ciò non lo scalfì.
I suoi sorrisi avevano sempre il medesimo aspetto e il medesimo effetto; non sapevi se fossero veri o se fossero tutt'altro che veri. Dopotutto egli stesso era a conoscenza della sua intoccabile maschera, la maggior parte delle volte non vi era nulla di cui preoccuparsi, o così sembrava.
Baekhyun approfittò del Junmyeon pensieroso in procinto di offrirgli un ottimo caffè al bar accanto, per sparire dalla sua vista e correre in cerca di Chanyeol. Il cuore glielo dettava, come dettava i suoi passi, le sue azioni e l'aprire della massiccia porta della biblioteca.
Non conoscendo ancora bene il posto, il ragazzo camminò senza meta, come smarrito ma senza il minimo bisogno di ritrovare la giusta strada.La sala era grande, si suddivideva in due piani divisi da una scala a chiocciola, e gli scaffali toccavano il tetto molto alto.
Per quale assurdo motivo sono qui?
Non doveva prendere un libro e nemmeno riconsegnarne uno, non doveva studiare o leggere nella santa pace e l'assordante silenzio esteso per tutta la stanza apparentemente desolata. Però, come ad aver percepito la sua presenza, Baekhyun si voltò ancor prima che la persona dinanzi a lui potesse aprir bocca.«Curioso come ti sia precipitato qui
senza nemmeno avermi visto entrare.
Mi chiedo, possiedi qualche super potere,
Byun Baekhyun? O la mente di tutto questo
è il tuo cuore?»
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trigger of love ; chanbaek
Teen Fictioni'm prepared to sacrifice my life, i would gladly do it twice. © l0eynism, 2022.