Baekhyun si ritrovò nel bagno, caotico anche quello, alla ricerca di Junmyeon che sembrava essere scomparso. L'aveva cercato ovunque ma in quelle condizioni farlo era diventato un compito fin troppo difficile.
Lasciò perdere, arrendendosi al pensiero che si stesse divertendo con qualcuno e nascosto in uno dei tanti angoli della villa. A quel punto, uscito dalla stanza e totalmente smarrito, si precipitò dal barman precedente dal quale aveva ordinato il drink consigliato da Sehun.
Ordino l'ennesimo super alcolico e in sorsi veloci ne scolò il contenuto.«Vacci piano, ragazzino. È molto forte»
Gli aveva detto l'uomo dietro al bancone, parole che fecero scoppiare a ridere il ragazzo più giovane.
«Non sono affari tuoi, e versamene ancora»Forse non era poi così male quella serata.
Dopo aver bevuto l'ulteriore bicchiere di Wisky, si gettò al centro della sala per ballare sulle note di una canzone che a lui piaceva particolarmente. Iniziò a muoversi sovrastato da innumerevoli corpi che copiavano le sue stesse mosse, ma dopo avvertì una forte presa sui fianchi. Un ragazzo aveva appena iniziato a ballare con lui, il che non gli dispiaceva per nulla.
Seguì quei passi di danza sconnessi, dettati dalla leggerezza che l'alcol, uno dei suoi tanti nemici, aveva portato al suo corpo e mente, e aiutato dal ragazzo, tentò di attenersi ai suoi movimenti lenti e sensuali. Poggiò la testa sul suo petto, coperto da una camicia nera dai motivi color oro. I suoi capelli erano scuri e le punte presentavano delle piccole onde, ma non poté vedere nient'altro data la poca luce e la totale impossibilità nel focalizzare chi si trovasse dinanzi a lui. La maschera lo impediva ma ciò rendeva la situazione ancor più eccitante per Baekhyun.
Le sue mani lo facevano sentire bene, così bene che voleva lo toccassero ancora. Ne prese una e la posizionò dietro la schiena mentre l'altra con estrema lentezza si muoveva sul fianco destro. Rabbrividì.«Mi piacciono, mi piaci tu. Continua»
Notò un sorriso divertito sul volto per metà coperto e quest'ultimo fece un ulteriore passo in avanti.
Baekhyun non poté più resistere. Aveva perso la lucidità da tempo oramai, non era più capace di controllare il suo corpo, così lo afferrò per la camicia e lo baciò, trascinandolo verso il corridoio desolato.
Finì con le spalle al muro mentre affannato continuava a mordicchiare le labbra dell'altro.
Insinuò le dita tra i suoi capelli scuri, e con una mano tentò di sbottonare la camicia indossata dal ragazzo. Con un semplice e rapido movimento finirono in una camera, sembrava avere le pareti blu e il disordine fino al collo, l'unica fonte di luce proveniva dalle lampade esterne alla finestra che filtrava attraverso le tende un bagliore fioco.
Il corpo di Baekhyun fu gettato sul letto, sovrastato da quello possente dello sconosciuto. Una mano di quest'ultimo si posò sulla sua guancia, mentre l'altro a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti. Il caldo e umido bacio trovò la sua fine quando le labbra raggiunsero la pelle nivea del collo del più piccolo, scendendo verso le clavicole già ben esposte.
Baekhyun ansimava, sentiva il corpo andare a fuoco e certamente avrebbe voluto strapparsi la maschera di dosso. Chiunque fosse stato quel ragazzo, gli piaceva, amava le sue labbra e il profumo decisamente familiare capace di inebriarlo. L'avrebbe dimenticato il giorno dopo, quindi non si fece alcun problema a continuare. Si aggrappò alle sue spalle avvicinandolo giusto un po' di più a se, tentò in ogni modo di sfilargli la camicia ma la posizione non era così comoda da permetterglielo. Aspettò, dunque, che l'altro lasciasse l'ultima fila di baci sul collo prima di allontanarsi e riprendere fiato. Ciò permise a Baekhyun di portare le dita sui bottoni mentre lo sconosciuto teneva il peso sulle due braccia poggiate sul materasso. Movimenti veloci ed impacciati, influenzati dal continuo tremore e brividi lungo la schiena.«Vorrei tanto conoscerti...» Gli aveva sussurrato l'altro, mordendosi le labbra gonfie. Baekhyun in tutta risposta sorrise, poi si fiondò nuovamente su di esse. Nessuno dei due sembrava avere intenzione di smettere, erano abbastanza sicuri che nulla e nessuno li avrebbe fermati in un momento come quello.
All'improvviso sentì l'aria fresca battere sulla pelle scoperta del petto, rendendosi conto di essere svestito. Voleva dell'altro, voleva ancora le sue attenzioni, ma dopo notò un dettaglio: un tatuaggio che s'estendeva lungo l'avambraccio, ritraeva una scritta che aveva già visto da qualche parte. L'aveva vista su Chanyeol.Lasciò che l'alcol parlasse al suo posto e che la mente gli presentasse davanti l'immagine del ragazzo che aveva amato. «Chanyeol?» Gli scappò tra gli ansimi, mentre si reggeva sui gomiti. Immediatamente l'altro si immobilizzò, per un attimo esitò prima di strapparsi la maschera dal viso e rivelando l'identità che Baekhyun non aveva sbagliato ad indovinare. Chanyeol nella sua più totale eleganza, con le labbra gonfie dai morsi, le orecchie rosse fino alla loro punta e gli occhi spalancati, torreggiava sul corpo dell'altro, inerme al momento.
Il cuore iniziò a battergli all'impazzata, incapace di dire una sola parola e di fare un solo movimento. Chanyeol lo precedette, gli tolse la maschera dal viso stanco e rosso dall'imbarazzo ritrovandosi davanti un paio di occhi lievemente lucidi e tremendamente familiari. Baekhyun diede la colpa a tutti quei drink, si rifiutava di credere che si trattasse di un'altra delle sue allucinazioni.«Tu...» Sembrò perdere il fiato. Il corpo del piccolo s'era fermato, congelato sul posto. Sembrava aver riacquistato la lucidità persa in quegli attimi di paradiso, tra baci e respiri fusi gli uni con gli altri. Si liberò dalla stretta che in quel momento ritornò vivida nella mente. Era la solita stretta di Chanyeol, l'unica, inconfondibile. Le labbra erano quelle. Le dannate labbra carnose dal dolce-amaro gusto del suo drink preferito alla ciligia.
Era lui fin dal primo momento, e Baekhyun si maledì per non averlo capito prima. Così tanti dettagli davanti i suoi occhi ma nessuno di questi aveva mai assunto importanza nella foga dei gesti. Portò le ginocchia al petto tenendo basso lo sguardo. L'assoluto silenzio nella stanza. Avvertiva solo imbarazzo, amarezza, rabbia e tristezza, e il forte rumore della musica sembrò scomparire per un attimo. Chanyeol, a sua volta, prese le distanze ma restò seduto sulle lenzuola di quello che era stato il suo letto da adolescente. Ci ripensò su. Aveva catturato il primo ragazzo che gli si era presentato davanti, sarebbe potuto essere chiunque. Ma quello era stato un vero e proprio scherzo del destino. Portò una mano alla fronte, gli scoppiava la testa, e il silenzio pian piano s'era fatto più imbarazzante. Nessuno dei due sapeva cosa dire.
Il più piccolo deglutì, mordicchiando le labbra che fino a pochi minuti prima erano state baciate da quelle di Chanyeol. Si rifiutava di crederci, e si rifiutava di ammettere che, nonostante questo, gli fosse piaciuto molto, che si era sentito bene seppur per poco tempo. Era tutta una gran confusione e se avesse potuto farlo sarebbe sparito all'istante.
Prese coraggio e si alzò, recuperò la maschera ed avanzò verso la porta, ma poco prima di abbassare la maniglia si ritrovò bloccato da Chanyeol.«Aspetta, non andare via» Disse con un filo di voce. Baekhyun si voltò ed incrociò subito i suoi occhi scuri. «Dimentica, Chanyeol. Diamo tutta la colpa all'alcol e alle maschere ma dimentica» La voce era tremante, come tremanti erano le gambe e le mani, aggrappate allo stipite della porta.
Le lacrime minacciavano di uscire, non sapeva nemmeno perché stesse reagendo così. Forse anche in quel caso era colpa dell'alcol? Lo rendeva ancor più sensibile di quanto non lo fosse già o era tutta colpa del suo cuore fragile e sensibile? Gli faceva ancora male, ma convincersi del contrario probabilmente lo avrebbe aiutato. Eppure un forte boato, come uno sparo di un'arma da fuoco proveniente dall'esterno, riempì l'ambiente circostante stordendo i due e tutti i presenti alla festa. Le centinaia di urla mischiate tra loro erano tutto ciò si poteva udire in quel momento.
Chanyeol non poteva crederci, era più che convinto fosse uno degli uomini di suo padre, e a quel punto la sicurezza di Baekhyun, in quel posto, sarebbe stata fortemente compromessa. L'unica cosa che riuscì a fare, sotto lo sguardo terrorizzato di Baekhyun, fu stringerlo a se. In quel modo il suo viso andò a poggiarsi sul petto, e il corpo fu avvolto dalle braccia. Passò una mano tra i capelli chiari che emanavano un delizioso profumo, poi fece spostare quest'ultima sulla sua guancia mentre l'altra continuava a stringerlo. I loro corpi aderivano perfettamente l'uno con l'altro, e per qualche ragione, quel contatto era ciò di cui entrambi sapevano di aver bisogno.Baekhyun aspirò il suo profumo, era dolce nonostante la contrastante puzza di Wisky, l'unica cosa capace di distrarlo dal caos fuori quella strana villa. Non badò ai suoi gesti, in quel momento voleva solo sentirlo più vicino così allacciò le braccia dietro la sua schiena. Chanyeol pensò fosse il momento giusto per dirgli tutto, la verità su suo padre e ciò che quest'ultimo aveva fatto in passato e ciò che avrebbe fatto in futuro se non lo avesse protetto. Ma sembrava così spaventato, il panico dopotutto s'era scatenato anche su tutti gli altri che di fretta erano usciti a controllare la situazione.
Dentro l'abitazione erano rimasti solo loro.«Ti prometto che ti spiegherò tutto» Sussurrò il più alto, che lasciò un bacio tra i suoi capelli. Confuso, Baekhyun alzò la testa. «Che intendi? Cosa devi spiegarmi?» Chanyeol lo guardò. Aveva gli occhi lucidi e chiaramente terrorizzati, le labbra appena schiuse e tremanti.
«Il perché d'ora in poi dovrò proteggerti»
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trigger of love ; chanbaek
Teen Fictioni'm prepared to sacrifice my life, i would gladly do it twice. © l0eynism, 2022.