Parte 3

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Sono già davanti al dipartimento di polizia, anche se mancano ancora quindici minuti all'interrogatorio. Mi sono preparata un discorso e ho pensato a eventuali domande che potrebbe pormi. Ho paura di dire qualcosa, qualunque cosa, che faccia riferimento a lui.

Alle 17 in punto entro dentro la centrale, dove c'è già Alan ad aspettarmi con due caffè in mano.

"Allora è venuta"
"Aveva dei dubbi?"
"Beh, in realtà si. Fino ad ora ha rimandato"
"Prima non avevo modo di venire a Duskwood, e via telefono non si può considerare un interrogatorio"
Mi guarda dritto negli occhi, come a cercare di scovare qualche segno che mi possa tradire. Non sa però che io sono capace di chiudere in una parte del cervello tutte le emozioni che provo e risultare fredda. Continua a guardarmi senza dire nulla e io gli reggo lo sguardo, poi si decide a parlare di nuovo.

"Mi segua"

Non dico nulla lo seguo. Mi porta in una stanza per gli interrogatori, sul tavolo c'è un registratore. Alan mi fa cenno di sedermi e mi da il caffè, lui fa lo stesso.

"Allora, adesso le farò delle domande a cui lei dovrà rispondere sinceramente"
"Va bene"

Beve un sorso del suo caffè, accende il registratore e inizia l'interrogatorio.

"Lei com'è finita dentro a questo caso di rapimento?"
"È stato inviato il mio numero a Thomas Miller attraverso il telefono di Hannah Donfort"

"La signorina Donfort era già scomparsa?"
"Da tre giorni"

"Lei presuppone che il suo numero lo abbia inviato la signorina Donfort o il suo rapitore?"

"Non ho la risposta a questa domanda"
"Perché il Signor Miller non è venuto qui con il suo numero?"
"Perché poco dopo è stato come cancellato"

"Si potrebbe dedurre che il suo numero lo abbia inviato Hannah e che poi il suo rapitore se n'è accorto e lo ha cancellato. È d'accordo?"
"Potrebbe essere. È l'unica soluzione che mi sembra sensata"

Bevo un sorso del mio caffè e continuo a guardarlo negli occhi mentre parlo.

"Come ha ottenuto tutte le informazioni per risolvere il caso?"
"Ricerche"

"Che tipo di ricerche?"

"Ho fatto delle domande alle persone, anche tramite i miei amici e ho fatto delle ricerche su internet"

"Capisco. Sospettava di qualcuno?"
"Si, Micheal Hanson"

"Come ha fatto a sapere il luogo in cui era nascosta Hannah Donfort?"
"Mi è stato detto"
"Da chi?"
"Da lui, dal rapitore"
"Ha scoperto chi era il rapitore?"
"Si"
"Chi è?"
Sospiro, bevo un pò del mio caffè e lo guardo intensamente dritto negli occhi.

"Richy Roger"

"Il meccanico?"
"Si, lui"

"Ne è sicura? È un'accusa piuttosto pesante..."
"Si, l'ho visto. Me lo ha detto"

"Sa dove possiamo trovarlo?"
"Ha presente l'incendio alla miniera di Grimrock?"
"Si, ero li quando è scoppiato"
"Lo ha appiccato lui, quindi o li c'è il suo cadavere o è sopravvissuto ed scappato. Nell'ultimo caso non so dove possa essere"
"Va bene"

"Quindi: l'hanno contatta, il numero è stato inviato dal telefono di Hannah Donfort a Thomas Miller dopo la scomparsa di lei. Lei è riuscita a ottenere tutte le informazioni facendo delle ricerche e chiedendo alle persone attraverso i suoi amici. Sospettava di Micheal Hanson. Il rapitore le ha detto il luogo in cui si trovava la ragazza e poi si è mostrato a lei prima di appiccare l'incendio nella miniera. Il colpevole è Richy Roger. È corretto?"
"Si, è corretto"

Mi fa cenno di seguirlo fuori.

"La ringrazio per la sua collaborazione e sincerità signorina Walker"

Io annuisco e basta, non sapendo che dire in quel momento. Mi accompagna fino alla porta d'ingresso.

"A rivederla signorina Walker"
"A rivederla signor Bloomgate"

Guardo il telefono e leggo i messaggi di Jake.

"Sono dietro la centrale, raggiungimi."

Decido di non rispondergli e mi dirigo verso il posto che mi ha indicato. C'è solo una macchina, quindi presumo che sia quella. Entro in macchina e...

Non combatto più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora