IV. BERSAGLI

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Mia stava tornando a casa da scuola, con un sorriso stampato in volto.

Forse, pensava a quando sarebbe partita con l'amata sorella.

Quando una lussuosa limousine accostò il marciapiede sulla quale stava camminando.

Sono filmati di telecamere, quindi non c'è audio, ma Mia si avvicinò forse per dare delle indicazioni stradali.

Quando una delle portiere si aprì, per caricare con violenza a bordo la povera ed indifesa ragazza.

Il filmato segue poi il percorso dell'auto, in un vicolo cieco ed abbandonato.

Li, trascinando la povera ragazza impaurita e palesemente drogata, i quattro abusarono di lei.

Nella maniera più selvaggia possibile.

Riohodo, la teneva ferma a terra, spezzando le sue gracili braccia.

Tooru continuava ad iniettarle droghe e calmanti.

Oda, spegneva sigarette sul suo corpo.

Ozuki, la prendeva a pugni.

Il tutto ripreso a loro insaputa da quelle telecamere, in un filmato probabilmente occultato grazie ai magheggi di Tabitha ed al giudice corrotto.

Si vede anche l'arrivo fortuito della polizia che li arresta; ma la loro prigionia, durerà ben poco.

DIVA: "Stai... bene?"
EVA: "No! Mi sento uno schifo..."

Eppure, continuava a riavviare il filmato.

Non lo faceva per sadismo, ma per caricarsi emotivamente al massacro.

Anzi, alla missione di una vita.

DIVA: "Avrai bisogno di un rifugio per questi giorni, dico bene? Dato che a casa dei tuoi genitori non è consigliato, ti assegnerò una piccola base operativa dell'Agenzia! Li potrai trovare denaro in contanti e... armi!"
EVA: "Ottimo!"

Le basi operative sono luoghi insospettabili e ben nascosti, dove gli assassini possono rifornirsi di scorte e prepararsi alle loro missioni.

Questa assegnata da Diva, era locata presso un vecchio deposito abbandonato; tramite un tastierino numerico ben occultato, Eva riuscì ad entrare al suo interno.

Si trattava di un rifugio piccolo ma molto ben accessoriato.

EVA: "Un letto..."

Ci si sdraiò sopra.

EVA: "Da questo momento in poi, sorriderò per te

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EVA: "Da questo momento in poi, sorriderò per te... Mia-chan..."

Voleva sgomberare la mente.
Essere preparata alla pesante missione che l'attende.

DIVA: "Allora... da chi iniziamo?"
EVA: "Uno vale l'altro!"
DIVA: "Uhm... In tal caso... che ne dici di fare quattro salti in palestra, eh?"
EVA: "Cominciamo da quel pallone gonfiato quindi? Ci sto!"

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