cap.5

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perché Kacchan? 

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"Avanti agenzia Bakugo, seguite il vostro capo!" disse allegro il bambino dai capelli biondo cenere, che agli occhi grandi e verdi di Izuku parvero una delle cose più belle del suo migliore AMICO"

"Kacchan aspettami!" cercò di dire col fiatone il povero piccolo verdino che non era un tipo molto energico nemmeno per la sua età

"Avanti Izuku sei una lumaca!"

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"Izuku si può leggere anche come Deku!" annunciò fiero il biondo agli amici, tra cui il diretto interessato

x:"wow ka-chan sai leggere gli ideogrammi?!"

K:"sì e Deku  significa buono a nulla, cioè come Izuku, hahahahaha"

I:"dai s-smettila Kacchan..."

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"Perché non ti butti dalla finestra della nostra classe e preghi di avere un Quirk nella prossima vita? eh Deku? HAHAHAHA!"

quelle maledettissime risate accompagnate da quel maledettissimo nome arrivavano ovattate alle orecchie del povero Midorya che stava realmente considerando quell'idea, svegliandosi un attimo dopo da quel pensiero suicida grazie al suono di una delle esplosioni di Katsuki

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i ricordi raffioravano nella sua mente uno dopo l'altro rendendolo sempre più triste, rimaneva fermo a fissare il ramen appetitoso, preparato da Bakugo, che ancora non aveva toccato e sinceramente non aveva intenzione di farlo neanche dopo

lo aveva letteralmente di fronte che mangiava con gli occhi scarlatti attenti alla trasmissione in tv che ad izuku poco importava in quel momento, i pensieri tristi guardandolo tornavano a galla facendolo sprofondare sempre di più fino a farlo sentire quasi soffocare, ma era rapito da quel rosso così intenso rimanendo fisso con sguardo vuoto su quello che un tempo considerava addirittura suo fratello ma che adesso non era altro che qualcuno a cui dava fin troppo fastidio

in un certo senso...

era invidioso

Si alzò dal tavolo per poi dirigersi in bagno socchiudendo la porta per non farla sbattere, non voleva che l'altro si accorgesse che non aveva toccato cibo

camminò strisciando i piedi fino al lavandino con il grande specchio pulito che stava  appeso alla parete giusto sopra, mise lo sguardo sulla sua zazzera verde che non era mai riuscito a sistemare ma a cui teneva troppo per tagliarla tanto corta, passò gli occhi su tutto il suo corpo con espressione disgustata almeno fin dove lo specchio permetteva e pian piano diventava sempre più invidioso

Katsuki aveva dei bei capelli, lui no

Katsuki aveva un bel fisico, lui no

Katsuki era nato con un Quirk formidabile, lui no

Katsuki era forte e rispettato, lui no

Katsuki era perfetto, LUI NO

strinse i pugni davanti a sé, pronto a tirare un pugno a quell'oggetto insopportabile che gli permetteva di vedersi, pronto a tirare un pugno alla sua figura urlandogli anzi urlandosi le peggio cose, era pronto a dirsi che faceva schifo che non doveva nemmeno esistere ma...

qualcuno aprì la porta rimasta socchiusa tutto quel tempo

K:"che fai Deku? hai lasciato il piatto così com'era"

quel nomignolo, risuonò nelle sue orecchie più e più volte facendogli chiudere gli occhi innervosito per poi calmarsi e lasciar cadere le mani sempre strette a pugno sui fianchi

come aveva potuto sopportarlo?

come aveva fatto Kacchan a sopportarmi?

mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace mi dispiace mi dispiace mi dispiace mi dispiace

D:"mi dispiace..." lo disse in un sussurro quasi impercettibile ma dalla faccia confusa dell' altro si capiva avesse sentito

K:"come?"

D:" no- cioè... mi dispiace ora torno subito a tavola dovevo solo rinfrescarmi ehehehe"

si grattò la nuca imbarazzato, o almeno sperava di sembrarlo, aveva deciso di non dargli più fastidio interrompendo tutti i contatti, ed avrebbe iniziato a distanziarsi già da questa avventura

Rimediamo, ad ogni cosa sta voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora