Sono distesa nel mio letto, provando a meditare con gli occhi chiusi, seguo una voce che mi guida lungo un percorso interiore. Mi sento leggera, quasi come se il mio essere fosse separato dal corpo, due entità distinte. Immagino il mio mondo: inizialmente mi vedo seduta su un tronco, ma aprendo gli occhi davanti a me trovo un sole abbagliante che riscalda e trasmette serenità. Un prato verde si estende con alcuni alberi sullo sfondo e gocce di rugiada sull'erba. La voce mi indica di voltarmi: dietro al tronco, trovo un bosco. Non spaventoso, ma quasi magico. Decido di esplorarlo.
Durante la passeggiata, incontro un cervo tranquillo, che sembra vivere sereno in questo luogo incantato. Proseguendo, arrivo a un ruscello. L'acqua non è troppo fredda e decido di seguirne il corso, lasciando il bosco alle spalle. Dopo poco, scopro una cascata e mi immergo sotto il getto d'acqua. Provo una sensazione strana, come se l'acqua non toccasse il mio corpo fisico.
Durante questo momento, vedo qualcosa muoversi nell'acqua: un serpente giallo a strisce blu nuota verso di me, avvolge la mia gamba e, spaventata, faccio un passo indietro cadendo in una piccola caverna dietro la cascata. Il serpente si posiziona al mio fianco. Scopro fiori azzurri luminosi sulla terra, illuminando la grotta con una luce blu e noto scritture e disegni incomprensibili sui muri.
Il serpente mi invita a uscire e, seguendolo, attraverso il ruscello entro in un'altra parte del bosco. Qui, incontro diversi animali che non sembrano avere paura, e mi chiedo se sia un altro universo o mondo. Un lupo risponde alle mie domande affermando che è un altro universo, dove ciò che si vede è diverso da ciò che si crede, e poi scompare.
Il serpente, con una sorta di risata, mi fa capire che lo comprenderò. Confusa, guardo attorno e vedo solo il serpente che ride. Suppongo fosse un'illusione.
Il serpente mi riporta al ruscello, si posiziona su di un sasso e se ne va. Anche se mi sento bene, mi addormento. Quando riapro gli occhi, mi ritrovo di nuovo nel mio letto a casa.
