Malum #3

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Michael si sveglió di soprassalto sentendo la porta sbattere, probabilmente i suoi genitori avevano litigato di nuovo e suo padre se ne era andato. Ormai era abituato.
Prese il suo cellulare, scorrendo tra i contatti della sua rubrica per decidere a chi scrivere. Sotto la lettera "C" trovó il nome di Calum, un'amico che viveva dall'altra parte della città. Bhe, per Michael quel ragazzo era molto più di un semplice amico, e aveva cercato in varie situazioni di farglielo capire, ma non era sicuro di esserci riuscito.
Decise quindi di scrivergli un messaggio
"Hey ;-)"
"Ciao Michael."
Il suo cuore fece i salti di gioia quando vide la risposta del . Dall'alto lato della città, Calum era molto agitato. Amava Michael dal primo momento in cui lo aveva visto. Secondo il suo amico Luke era solo una semplice cotta. Invece Calum credeva di amare Michael. Il suo sorriso, la sua risata, il suo cambiare colore di capelli di continuo, tutto. Amava tutto di quello strano ragazzo.
"Come stai piccolo? É da molto che non ci sentiamo ;-)"
Calum arrosì. Essere chiamato "piccolo' dalla persona che ami fa un certo effetto.
"Bene" Sospiró pesantemente e invió la risposta. Si sentì stupido, perché la sua timidezza riusciva sempre ad avere la meglio su di lui.
"Non essere timido piccolo Cal. Devo farti una domanda." Calum non badó al nomignolo che gli era stato affibiato da Michael ma si concentró a pensare alla possibile domanda che gli potrebbe essere posta.

"Ma se spengo la luce,tu diventi un camaleonte?perché ti mimetizzi con il nero" Calum rise per la stupida battuta di Michael. Un po' ci era rimasto male, pensava che magari Michael gli chiedesse di uscire, anche solo come semplici amici. Il suo telefonó vibró di nuovo e Calum non riusciva a credere a quello che aveva appena letto.
"Perdonami per la mia battuta squallida. La vera domanda é questa: vorresti uscire con me, piccolo Cal?"
****
Esattamente una settimana dopo Michael si trovava dall'altro lato di Sydney. Calum aveva accettato il suo invito e questo lo rendeva dannatamente felice. Si era addirittura tinto i capelli di rosso per l'occasione. Arrivó nel punto in cui si sarebbero dovuti incontrare e guardó verso l'alto : le nuvole ricoprivano il cielo e sicuramente sarebbe venuto a piovere. Ma a lui non importava, doveva vedere Calum, ora, ne sentiva il bisogno. Il moro intanto si affrettava a raggiungere il posto stabilito. Se sarebbe arrivato in ritardo avrebbe fatto di nuovo la figura dello stupido e non voleva. Grazie al cielo arrivó in orario e sorrise non appena vide Michael immerso nei suoi pensieri.
"Michael?" Lo chiamó cercando di attirare la sua attenzione.
"Hey piccolo Cal, da quanto tempo." Lo salutó Michael abbracciandolo.
Camminarono sulla spiaggia per ore, parlando di tutto quello che gli capitava, finché la pioggia decise di rovinare quel momento.
"Credo che dovremmo andare." Sussuró deluso Calum camminando verso la sua auto.
"Aspetta." Michael gli prese il polso facendolo girare e fece unire le loro labbra in un dolce bacio. Si staccarono e sorrisero entrambi.
"Ora possiamo andare." Disse Michael prendendogli la mano.
"Michael?" Lo chiamó Calum
"Si?"
"Ti amo."

Raccolta di os Slash » 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora