Rapunzel e Eugene.

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L'anima sa, sa quello che stai provando, sa quello che stai vivendo, e il cuore si autoconvince per credere nell'amore nonostante il cervello gli abbia mostrato tutti i lati negativi di essa.

<<È solo un lontano ricordo, niente sarà come prima. >> dissi a me stessa scendendo dal autobus che si era fermato davanti alla scuola.

Vedevo i ragazzi della mia età fare le passeggiate per il giardino della scuola, altri abbracciarsi, altri ancora fare foto e video ma ad un certo punto notai Max e Raily venirmi incontro.

<<Mi dispiace per ieri sera sarei dovuta rimanere con te, sono una stupida e pessima amica spero che tu mi possa perdonare.>> Raily cercò di scusarsi per poi abbracciarmi.

<<Non ti preoccupare, è stata una serata indimenticabile per tutti.>> le sorrisi dolcemente ricambiando l'abbraccio.

<<Non pensavo che nel mio vocabolario ci potesse essere questa parola ma c'è : mi eravate mancati.>> saltai letteralmente adosso a Max che non esitò a prendermi.

Max era alto, aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e studiava medicina.
Da quando era bambino, desiderava prendersi cura delle persone e tra qualche anno finalmente potrà realizzare il suo sogno.

<<10 anni, porcaputtana da 10 anni che non ti vedevo.>> ci guardammo meglio per memorizzare ogni dettaglio del viso, era passata una vita dall'ultima volta che ci eravamo visti.

<<10 lunghissimi anni direi.>> mi morsi il labbro inferiore con un sorriso, era da troppo tempo che me n'ero andata.

<<Ma Gavri?>> chiesi guardando Raily che alzò le spalle disinteressata.

<<Non risponde alle chiamate, forse non viene.>> rispose Max facendoci strada all'interno della scuola.

<<Ragazze non fate casino io devo assentarmi un po'.>> ci diede un bacio tra i capelli ad entrambe per poi scomparire.

<<Si frequenta con qualcuno?>> chiesi a Raily che mi guardò con una faccia che diceva "Si lo penso pure io."

<<Troppe cose sono cambiate.>> dissi guardando l'interno della scuola.
<<Oh non hai visto la palestra.>> mi corresse Raily.

<<Oh no, l'hanno sistemata?>> chiesi prendendo il mio orario.
<<Tutta per colpa del padre di Gavri.>> sbuffò leggendo il suo orario.

<<A proposito di Gavri, cos'era quel disinteresse?>> chiesi curiosa.

<<Ieri mi ha chiesto se potevo aspettarlo il tempo che avrebbe portato te a casa e sarebbe passato a prendermi. Spoiler non lo ha fatto.
Ho passato tutta la notte a casa del sindaco con gli altri ubriachi. >> incazzata più che mai decise di sedersi sulle scale aspettando che la campanella suonasse.

<<Stai scherzando? Io dopo gli faccio il culo.>> tirai fuori dallo zaino una brioches e inziai a mangiarla.
<<Non importa, tanto glielo farò pagare.>> sorrise maliziosa.

<<Ieri sera mi era sembrato di averti vista con più di un ragazzo è vero oppure ero ubriaca?>> mi diede una gomitata aspettando con ansia il mio racconto.

<<Ho finto di essere la fidanzata di un ragazzo Gay solo per rendere orgoglioso la sua famiglia, mi sono finta la ragazza di un'altro perché una ragazza pazza voleva ad ogni costo passare la serata con lui.>> raccondando la storia non sembrerebbe male, forse perché manca il pezzo più bello.

<<Ho scoperto durante la serata che quei due erano amici, che uno era playboy e ho litigato con un'altra delle sue conquiste e a fine serata con lui, spoiler, mi ha dato della puttana.>> era decisamente andata così la storia.

Love me harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora