Io a questa dannata festa di Giulio non ci volevo neanche venire, ora sono qui, seduto su una sedia bianca di plastica nel suo giardino, con una sigaretta in mano che ti guardo ballare con lei, che ha le braccia avvinghiate al tuo bacino, la testa appoggiata sul tuo petto, gli occhi chiusi e si lascia cullare da te, in quell'ondeggiare che somiglia ad una danza.
E tu
E noi
E lei
Fra noi
Vorrei
Non so
Che lei, oh no
Le mani, le sueTu sei bello, con quei ricci disordinati, avvolto nella tua camicia blu di lino, con i primi bottoni slacciati, che lasciano intravedere la tua pelle abbronzata, il tuo petto riempito di quei tatuaggi che tanto amo, quei pantaloni larghi del medesimo colore della camicia, che ti fasciano quelle gambe sottili. I tuoi occhi scuri che con l'estate si schiariscono e assumono quel colore ambrato che tanto mi fa impazzire.
Pensiero stupendo
Nasce un poco strisciando
Si potrebbe trattare di bisogno d'amore
Meglio non direTi guardo e penso a come sarebbe essere al posto di quella ragazza dai capelli castani, a come sarebbe averti avvolto in un abbraccio , con la tua testa sul mio petto, all altezza del cuore e il tuo capelli a solleticarmi il mento che ho poggiato tra i tuoi ricci dove ti lascio de baci fugaci. Poi alzi lo sguardo, punti i tuoi occhi miele nei miei, mi sussurri "ti amo" ad un palmo dal mio viso, siamo ancora abbracciati, porti le tue mani dalla mia schiena, al mio viso, mi baci, con delicatezza e cura come fossi fragile e potessi rompermi fra le tue mani.
Ci stacchiamo per prendere fiato, i nostri respiri affannati si mescolano tra loro
"ti amo" te lo sussurro sulle labbra, prima di riprendere a baciarti delicatamente, proprio come avevi fatto te, poco prima per la medesima paura. E ti tengo stretto tra le mie braccia per paura che tu possa scappare.
Ma scappare da cosa? Non sei mai stato mio.
Continuo a guardarti, con la testa piena di un pensiero solo.
Te.
Un pensiero stupendo.