fiori e candele

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È una calda giornata di fine maggio, Manuel rientra a casa tardi dopo una giornata di lezioni all'università che non sembrava finire mai è stanchissimo  e si trascina sulle scale del palazzo per inerzia arrivando finalmente al terzo piano.
Sta per inserire la chiave nella serratura, quando la sua attenzione viene catturata da un post- it giallo attaccato al portone con scritto: " Trovami".

Simone, pensa.

Sorride mentre inserisce la chiave,  spinge il portone e quello che trova davanti è il piccolo salotto cosparso di candele, azzarda un
"Simo'?" ma non riceve risposta.

Fa per riporre le chiavi nello svuota tasche sul mobiletto vicino al portone ed è lì che trova un altro bigliettino

"Segui il fuoco e ti porterà un passo più vicino al tesoro"

Il fuoco.
Le candele.
tra tutte quelle che ci sono ne nota alcune che tracciano il percorso verso il piccolo corridoio che porta alle altre stanze.

Si ferma tra il bagno e la stanza da letto entrambe le stanze hanno porta chiusa.
Nota poi un'altro bigliettino sul quadro  che contiene una loro foto, posto sulla parete tra le due stanze che dice

"Complimenti, sei quasi arrivato, non ti resta che scegliere dove vuoi entrare."

Ci pensa qualche secondo, è tentato ad aprire la porta del bagno perché sente dei rumori provenire da lì, poi dopo un attimo di esitazione apre la porta della camera da letto.

Non può credere ai suoi occhi.

C'è Simone illuminato dalla luce del tramonto proveniente dalla finestra, sdraiato sul loro letto.

Nudo.
Coperto solo da dei bellissimi narcisi  tra le gambe.

Manuel ha perso l'uso della parola, la
capacità di fare qualsiasi cosa incantato da quella visione.

È  Simone a riportarlo alla realtà
"Sorpresa, ecco il tuo tesoro" lo dice indicando se stesso.

"Puoi fare tutto che vuoi" continua con tono malizioso e la voce dolce come il miele.

"Tutto quello che voglio eh?" punta i suoi occhi in quelli del ragazzo meraviglioso che può chiamare orgogliosamente il suo fidanzato.

Si chiude la porta alle spalle, compie i passi che mancano per raggiungere il letto, e con una rapidità degna di un velocista, si butta addosso Simone, strofina il naso sul suo collo, ispira il profumo di vaniglia che emana, segno che ha usato il suo bagnoschiuma e Manuel non ci vede più"

"Adesso mi prendo cura del mio tesoro prezioso"

i vestiti  di manuel presto toccano a terra, il tramonto cala, e la stanza si riempie dei respiri e dei gemiti di due anime che  si amano ancora e ancora venendo più e più volte uno con il nome dell'altro.


Manuel trova Simone così:

la colpa di questo schifo è tutta  di pinterest  non mia, buona giornata

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la colpa di questo schifo è tutta  di pinterest  non mia, buona giornata

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