" tra una settimana parto per New York, vado a trovare mia madre"" Che bello Simò so contento finalmente la vedi. Quando stai?"
"Non lo so ho solo il biglietto d'andata."
Quel venerdì pomeriggio stavamo nel mio garage quando mi è crollato il mondo addosso, mi stavi scivolando via dalle mani la persona che per me c'è stata sempre, anche quando gli ho gridato contro cose che non penso ma mi sei stato vicino lo stesso nei mesi successivi durante il processo con Sbarra e io ho continuato a farti per scontato. Sono passati esattamente sei giorni da quella conversazione, ho cercato di non farti pesare la mia tristezza perché non ne ho il diritto, non posso essere egoista, non con te.
Tu sembri felice e questo mi basta.
Eccolo, il giorno che non volevo arrivasse mai, sono fuori la Villa per salutarti, con tutti i nostri compagni. mi hai chiesto di accompagnarti come abbiamo fatto sempre ma oggi mon posso, non ho il coraggio di dirti addio.
Ti guardo uscire dal porta con una valigia più grande di te, la sistemiamo in macchina.Abbracci gli altri e poi eccoci qua, l'uno difronte all'altro, mi tiri in un abbraccio forte, affondo il naso nel tuo collo per respirare a pieno il tuo profumo, voglio tenerlo impresso nella mia mente e nel mio cuore.
Ci stacchiamo dall'abbraccio, ma ti tengo stretto ancora un po' a me. siamo occhi contro occhi, le lacrime minacciano di arrivare, ti lascio andare e mi asciugo gli occhi umidi con la manica della giacca prima che tu possa vedere.
Stai entrando in macchina"Simo"
ti giri e mi guardi
"Si?""Me mancherai, tanto." la voce mi trema spero che tu non te ne sia accorto.
" Anche tu."
mi rispondi prima di chiudere lo sportello e andartene.
Passa il tempo, io sono ancora seduto sulla sedia nel cortile di casa tua, se ne sono andati tutti.
Mi sudano le mani, la testa è pesante, faccio fatica a respirare.
A riportarmi alla realtà è Dante di ritorno,
" Manuel che ci fai ancora qua?"
"Non lo so professoò, n-non lo so"
Mi poggia una mano sulla spalla
" E invece io penso di sapere che c'hai"
Tira fuori le chiavi della sua macchina dalla tasca e fa per porgermele
"Perché lo sta facendo professò?"
"Come perché lo sto facendo? Dovrà avere il diritto di sapere che lo ami o no!?"
" C- Che?"
" Hai sentito bene e adesso vai avanti!""Vado"
"Vai!"
"Ah Manuel, se mi rompi la macchina me l'aggiusti gratis!"
È l'ultima cosa che sento prima di partire e sfrecciare verso Fiumicino, lascio la macchina nel primo posto che trovo sperando di trovarla dopo ma non importa perché l'unica cosa che conta adesso sta per prendere il volo e andare dall'altra parte del mondo.
Corro per cercare il tabellone e grazie a Dio, i voli per New York sono tutti vicini, sto correndo come mai prima d'ora mi scoppia il cuore quando ti vedo in fila al chek-in che poi se 'na torre impossibile non vederti.
"Simò!" lo urlo come ne valesse della mia vita in pochi instanti faccio girare tutti i presenti ma quando i tuoi occhi sorpresi incrociano i miei in quest'aeroporto ci siamo solo io e te.
"Non posso lasciarti andare senza avette detto una cosa importante"
"Che cosa?" urli di rimando
" Che TI AMO SIMONE BALESTRA CHE SONO IRRIMEDIABILMENTE INNAMORATO DI TE E CHE SENZA DI TE NON CE SO STA, LO SO CHE È EGOISTA DA PAR-"
" ANCHE IO TI AMO MANUEL FERRO! "
In un istante siamo ci ritroviamo stretto in un abbraccio non sentiamo gli applausi della gente intorno a noi, ci stacchiamo ora siamo di nuovo occhi contro occhi, porto le mani sul tuo viso, ti accarezzo delicatamente e ti attiro a me, ci uniamo in un bacio, le tue mani sono sui miei fianchi e con una spinta decisa mi ritrovo in braccio a te, incrocio le gambe su tuo busto, e incateno le braccia al tuo collo, non so per quanto tempo restiamo così.
Ci stacchiamo, affannati, sento il mio cuore battere così forte che temo possa uscire dal petto.Tocco finalmente terra, tu recuperi la valigia, mi prendi la mano in una stretta salda.
"Andiamo a casa" mi dici prima di lasciarmi un bacio a fior di labbra.
" Non parti più?"
"Non parto più."
ciao sta roba è frutto di un delirio momentaneo non è corretta è scritta veramente di getto scusate x lo schifo
-alessia.