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Scusate eventuali errori grammaticali
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"Tu che sei sol musica,perché l'ascolti con disdegno?
Dolcezza ama dolcezza e gioia di gioie si diletta" George amava i versi di quella poesia di Shakespeare,e amava ancora di più il fatto che il suo caro Dream fosse passato anche lui per quelle pagine, e che avesse letto anche lui quelle righe.

Teneva stretto il libro che Clay gli aveva regalato in quel giorno di pioggia,quel giorno in cui la Florida era tranquilla,in cui l'unico rumore era il ticchettio della pioggia sull'asfalto

Una melodia arrivò alle sue orecchie
Karl pensò subito George

"Hey Georgie" disse la voce metallizzata di Karl
"Ciao Karl"
"Stavo pensando..ti va di andare in quel bar?" Ma Karl sapeva già che la risposta non poteva che essere positiva
"Dammi cinque minuti" disse per poi attaccare

E come un orologio svizzero,in cinque minuti si trovarono lì
Karl entrò per primo salutando con un cenno della testa il ragazzo alla cassa e il povero ragazzo con la bandana che era molto impegnato a pulire un tavolo da una macchia particolarmente ostinata

"George!" disse Clay sorridendo
"Hey Clay" disse George avvicinandosi alla cassa mentre Karl si posizionò su uno dei tavoli liberi
"Come va con la lettura del libro?"
"Bene direi,anche se conosco molte delle poesie a memoria" disse ridendo,facendo ridere anche Clay

Dopo aver ordinato si andò a sedere vicino a Karl
"Quale libro?" Chiese confuso Karl
"Nulla,è un libro che mi ha regalato Clay " disse George cercando di sembrare tranquillo ma l'emozione nella sua voce lo tradì
"Perché non mi dici mai le cose interessanti?" Piagnucolò Karl
"Perché tu mi metti in imbarazzo davanti le persone" disse George con tono ovvio.

"Ecco a voi" disse il biondo porgendo loro le bevande e lasciando un bigliettino vicino al posto di George.
"Grazie" disse Karl per poi sorridere cordialmente al biondo che subito dopo andò via,anche Karl notò il biglietto e la sua domanda non tardò ad arrivare

"Oddio,è quello che penso che sia?" Disse quasi urlando
"Io..non lo so fammi controllare" disse George prendendo il biglietto, c'era l'insegna del locale con il numero telefonico che sarebbe servito per ordinare da asporto George notò poi una piccola freccetta sul basso del foglio quindi lo voltò.

"È il suo numero?" Fu l'unica cosa che pensò mentre fissava quel foglietto con sopra scarabocchiato un numero di telefono affiancato da " Clay :)"

Alzò lo sguardo imbarazzo e cercò quello verde smeraldo di Clay , che era già rivolto verso di lui

Gli sorrise leggermente grattandosi poi la nuca

George ricambiò il sorriso per poi mettere il biglietto nella tasca dei suoi Jeans, cercò di sembrare il più tranquillo possibile mente beveva il suo caffè,quando dentro di lui un calore già provato prima invase il suo corpo attorcigliandogli lo stomaco e il suo cuore ritornò a torturare le pareti del suo corpo battendo forte quasi come se volesse uscire.

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"Dovresti scrivergli o chiamarlo" disse Karl per quella che George contò come la decima volta

"Non penso sia una buona idea" disse Il moro affiancando il suo compagno di avventure
"Insomma non ci conosciamo neanche,di cosa dovrei parlagli?" Disse George sprofondando nel suo letto mentre un braccio cercava un cuscino che poi buttò sulla sua stessa faccia

"Beh si, non vi conoscete,ma se ti ha dato il suo numero e perché vuole farlo no?"
Disse cercando di tirare via il cuscino dalla faccia del moro

"Magari, però non nel modo in cui penso io" disse alzandosi e mettendosi seduto

"Oh andiamo,pensi troppo!" Karl si alzò di scatto e si avviò vicino la scrivania del moro,prendendo il telefono che vi era posato sopra affiancato dal bigliettino.

Prese entrambi e inizio a digitale

"Karl,no!" Scattò in piedi anche George, ormai erano chiare le intenzioni di Karl.

"Se non lo fai tu,lo farò io" disse semplicemente facendo partire una chiamata

E dopo svariati secondi,la voce resa robotica di Clay arrivò alle loro orecchie

"Pronto?" Disse la voce proveniente dal telefono
"Clay!" Disse George cercando di prendere il telefono in mano
"Oh George,pensavo non mi avessi più chiamato sono passate ore da quando ti ho dato il mio numero" disse ridendo un po'

"Voleva che lo chiamassi?" Fu l'unica cosa che girava nella testa del moro
Mentre il suo cuore per la seconda volta quel giorno batteva forte

Un debole scusami uscì dalla bocca di George unendosi anche lui alla risatina di Clay

"Vuoi venire con me al parco?" disse pochi minuti più tardi Clay
"Un appuntamento?"
"Puoi invitare anche il tuo amico,Nick continua a ripetermi che lo trova carino"
Buttò un occhio su Karl che sorrideva leggermente rosso scuotendo la testa con forse troppo entusiasmo

"Certo" fu l'unica cosa che disse prima che la chiamata tornò nel suo imbarazzante silenzio

"Domani?" Domandò Clay
"Ehm sì,verso che ora?"
"Noi domani finiamo il turno alle 10:00 se non avete da fare potete aspettarci e andiamo insieme" disse dolcemente,e quasi George riuscì a sentire il tenero sorriso di Clay

"Ci saremo,Dream" disse, quasi però sussurrando l'ultima parola, "idiota,è una cosa infantile" pensò puntando il suo sguardo sulla finestra guardando il bellissimo panorama notturno che gli donava la Florida

"Dream?"
"Mi ha sentito" pensò,sentendosi un completo idiota per quello che aveva detto
"È strano dire che un sognatore sia un sogno,però un bel soprannome" disse dolcemente Clay,la sua voce era dolce e George analizzandola non sentì nessuna traccia di ironia

L'unica risposta che George riuscì a dare fu  una risata piena di imbarazzo, guardò poi Karl che se la rideva sotto i baffi per le continue figure del moro

"A domani allora" disse poi Clay
"A domani" disse in risposta il moro per poi far cadere la chiamata in un silenzio che fu bruscamente interrotto dal rumore che segnava la fine della chiamata

L'aria nel corpo di George ritornò con la stessa frequenza di prima
"Perché trattengo il respiro?" Pensò posando il suo telefono sul suo comodo letto

Guardò poi Karl che lo fissava con quell'aria come per dire te l'avevo detto
Mentre sorrideva fiero

"the guy from the new bar" ▪︎dnf▪︎ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora