"the guy from the new bar" ▪︎dnf▪︎

[uno]

Scusate eventuali errori grammaticali
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4:23
"Fantastico" pensò ironicamente George
"È strano come io non riesca a dormire,il fatto che sia estate dovrebbe convincere il mio cervello a dormire di più" rise al suo stesso pensiero, "infantile" si era definito così.

Si alzò con fare lento dal letto,decidendo di andare a farsi una dolce calda,anche se era estate l'acqua calda aiutava in maniera incredibile il povero moro.

Poco dopo decise di uscire dalla sua accogliente doccia e scendere per fare una passeggiata,nulla sarebbe potuto essere più calmo di un Florida ancora dormiente.

"Non ci sarà nessuno in giro" pensò George,cercando di convincere se stesso,non avendo voglia di incontrare nessuno perché il suo dormire poco lo avrebbe portato a essere scontroso con le persone.

Scese le scale con molta attenzione cercando di non fare rumore per non infastidire i suoi poveri vicini che ancora dormivano

Arrivò davanti a quello che in poco tempo era diventato "il mio posto ideale" così lo descrisse quando Karl gli chiese le sue impressioni sul posto,ovviamente questo era ancora chiuso dopotutto erano solo le 4:45 del mattino , si fermò a osservare la vetrina si intravedevano i libri di quella che doveva essere "l'angolo lettura" george conosceva gran parte di quei libri.
Ricorda ancora quando da piccolo giudicava ad alta voce il comportamento dei personaggi.

A risvegliarlo fu qualcosa di freddo che colpì il suo naso "una goccia?"
"No,ti prego" sul serio il destino aveva scelto proprio quel giorno per far piovere?

"Hey" disse una voce dolce alle sue spalle,una voce che se anche aveva sentito una sola volta avrebbe potuto riconoscere ovunque "Clay?"

Si girò di scatto, era lui.
Il biondo lo guardava con un timido sorriso sulle labbra
Aveva un ombrello ancora chiuso in mano,e nell'altra delle chiavi "del bar" pensò George,la quale gli sembrò la cosa più ovvia.

"Ciao" disse timidamente George
Che ricambiò il dolce sorriso di Clay

"Sta per piovere e tu non sembri avere un'ombrello,vuoi entrare con me nel bar?"Disse mettendosi una mano nulla nuca grattandola nervosamente
"Un tipo come lui nervoso?" Quasi rise a quel pensiero,Clay non sembrava per nulla una persona nervosa ma molto estroversa.

"Certo,mi farebbe piacere" disse,di sicuro non sarebbe stato sotto la pioggia e non era così idiota da rifiutare una proposta del genere.

"Ecco,entra pure" disse Clay aprendo la porta e sporgendo un braccio verso l'interno del locale, come per accogliere dentro George

Che entrando nel locale si sentì molto più calmo grazie alle pareti verdi con quei rifinimenti azzurri,quel posto gli trasmetteva pace

"Clay" disse il biondo,"sono Clay" guardando George mentre si sporgeva per posare il suo ombrello,in un posto in cui non avrebbe potuto dare fastidio a nessuno

"Lo so" disse spontaneamente George
"Idiota,ora penserà che tu sia un maniaco" si maledì mentalmente George per il grave errore appena fatto,per poi dire pieno di imbarazzo "la targhetta,ho notato il tuo nome sulla targhetta" disse completamente rosso in viso

"Oh" disse Clay ridendo leggermente
"E tu?" Disse guardando dritto nei suoi occhi,e di nuovo proprio come alcuni giorni prima il castano quasi caramello e il verde smeraldo si unirono, in una danza di colori e sfumature meravigliose.

"Sai,tu non hai una targhetta" disse cercando di trattenere un risolino

"Oh,George! Io sono George" disse il moro pieno di imbarazzo cercando ancora una volta un contatto con quel verde smeraldo

"Il sognatore?" Chiese George,fissando la targhetta
"Oh,vedi significa che vedo le cose in grande" disse ritornando a torturare la sua povera nuca

"Sai anche Nick ha un soprannome"
"Nick?" Ripeté George alzando un sopracciglio
Clay lo guardò per un secondo confuso poi capì la figuraccia che aveva appena fatto
"Oh,giusto" disse per poi continuare "è il ragazzo con la bandana"

"Oh" disse George "È una cosa carina"
"Carina?" Ripeté Clay
George annuì di rimando
"Può far intuire di più su di voi" disse guardando un punto a caso del locale,troppo imbarazzato per poter vedere Clay che però sentì ridere.
E questo lo fece rasserenare,perché pensò di essere apparso "stupido" 

"Meravigliosa" pensò George mentre ascoltava la risata di Clay,era una delle cose più belle che avesse mai sentito.

"Questo posto apre sempre così presto?" Disse George cercando di intraprendere una conversazione per non far cadere entrambi in un silenzio troppo imbarazzante.

"Beh non è tecnicamente aperto,sono io che arrivo sempre presto per poter stare da solo e magari leggere un po' " "leggere?" Pensò George.
"Ma oggi ho incontrato te" disse ridendo
E la sua risata conteggiò George tanto che portò anche lui a ridere

"Cosa leggi di solito?" Chiese George avvicinandosi alla zona lettura
"Dipende da cosa trovo qui" disse affiancando George per poi prendere un libro che il moro  conosceva troppo bene
"Tu sei il mio intero mondo" sussurrò George

Clay si girò verso di lui con un sorriso stampato sulle labbra
"Lo conosci?" disse porgendo il libro a George
"Certo,chi non conosce le poesie di Shakespeare?" disse ridendo prendendo il libro che Clay aveva in mano
Aprendo la prima pagina e iniziando a leggere :
"quando quaranta inverni avranno aggredito la tua fronte
E scavato fonde trincee nel campo della tua bellezza.."

"La superba veste della tua gioventù or tanto ammirata,
Sarà considerata un cencio di nessun valore"  continuò Clay per lui,guardando George con uno sguardo indecifrabile,che nascondeva desideri o azioni pericolose,scelte sbagliate o atti pentiti

Qualcosa si mosse nello stomaco di George,una sensazione di calore pervase il suo intero corpo,si sentiva al sicuro nello sguardo di Clay

E per la seconda volta il verde e il castano  si incontrarono

Mentre fuori il mondo si fermava,mentre la pioggia finiva di battere sui tetti delle case,anche il tempo decise di prendersi una pausa e congelare quel momento in cui due cuori danzano nel loro corpo cercando di trovare l'altro.

In quel momento non c'era nulla,nulla se due ragazzi giovani e spaventati che tenevano fra le mani un libro di poesie d'amore,vecchio e usato ormai troppe volte ma che ancora oggi conserva il suo fascino.