capitolo 3

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ho passato tutta la notte a provarci ero migliorata ma cadeva veramente spesso, ancora non ho capito perché ci sono tanto fissata.

Tokito si svegliò presto a differenza di ieri poco dopo il sorgere del sole, si stiracchio un po' e poi si mise guardare la mia mano che stava cercando per la milionesima volta di riuscirci

Tokito: ce l'hai fatta

negai con la testa

Tokito: io vado fuori ad allenarmi

disse per poi aprire la porta scorrevole che portava al giardino appena si rese conto che aprendo la porta mi avrebbe bruciata prese un lenzuolo e me lo mise attorno alzandomi dal futon per il braccio, il lenzuolo mi copriva il capo e il corpo e quindi riuscii ad uscire insieme a Tokito cercavo di guardare il cielo senza alzare troppo lo sguardo altrimenti il sole mi avrebbe presa, dopo un o' mi inizia ad annoiare ed entrai per prendere le bacchette e ritentare una volta per tutte, ovviamente fallì miseramente in questa impresa, ed incazzata con la vita decisi di farmi un giro della casa.

finito il giro ritornai in giardino dove si stava allenando Tokito

Tokito: T/n, dov'eri?

T/n: ho f-fatto un giro della casa 

Tokito: ti è piaciuta?

annui 

poi tornò ad allenarsi, ora che sapevo da dove arrivasse la pioggia vedendo le nuvole mi rattristivo un po', sapendo che tutte le volte che avevo pianto ero stata sola, ma in realtà nemmeno ne avevo la certezza... ma che dico me lo ha detto lui.

penso passandomi una mano sulla fronte, pallida come il resto delle pelle, poi abbasso la mano e me la guardo le unghie finivano a punta e a mia pelle era quasi bianca, ho passato 3 anni da demone senza sapere come lo sono diventata e tanto meno chi era quell'uomo che mandò in frantumi la realtà che mi circondava, lasciandomi nella fantasia per tutto quel tempo... beh questo fino a lui

rialzai lo sguardo verso Tokito

chissà il vero motivo per cui mi ha risparmiata, avevo come un nodo alla lingua a farli domande non volendo recarli disturbi inutili so quanto si impegnato, quindi mi limitavo ad aspettare sempre un momento abbastanza calmo, ma sembra sempre il momento sbagliato mi sento un pesce fuor d'acqua

ormai era mezzogiorno e il sole essendo in alto, ora c'era ombra dove ero io allora mi tolsi il lenzuolo restando ancora con quella vecchia maglia, che mi aveva accompagnato per ben 3 anni, e pensare che se non fossi diventata demone ora avrei 16 anni, e invece ne avrò 13 per sempre, è triste da pensare e mi chiedo se gli altri demoni non avessero malinconia della vita da umano... ma probabilmente nemmeno se la ricordano.

io darei per poter uscire ancora al sole, o solamente con qualcuno ma nessuno... vorrebbe fare un giro insieme a una persona che nemmeno è tale che ti potrebbe uccidere in qualunque momento. ero triste a questi pensieri... sarei stata per sempre sola, primo o poi anche Tokito mi avrebbe abbandonata e allora lì si che sarei rimasta io e il nulla, non potrò nemmeno mai innamorarmi finirei per far male sia a me che a lui.

sola...

per sempre...

riuscivo a stento a trattenere le lacrime ma per fortuna ci riuscii, aspettai di calmarmi er ricominciare a guardare Tokito che adesso era anche lui all'ombra dato che il sole era dall'altra parte della casa.

sbadigliai e mi strofinai l'occhio destro mi stavo annoiando, ma come faceva ad allenarsi così tanto? mi stavo stancando solo a guardarlo.

Tokito: se ti annoi entra e mangia qualcosa

T/n: n-non ho fame

posso dire che effettivamente non ne avevo, i demoni da quanto ne so mangiano solo sangue umano o animale, quindi il cibo normale non serve

T/n: Tokito-

Muichiro: chiamami per nome

T/n: o-ok, m-Muichiro non è il caso di rientrare? è-è sera ormai

Muichiro: perché hai paura di me? se ti avessi voluto uccidere lo avrei gia fatto, non credi?

annuii, ed entrammo io rimasi in camera con le bacchette, purtroppo alla fine si sono rotte, non credo di esserci mai rimasta male così tanto per una cosa le misi da parte e inizia a guardare fuori ormai il sole era tramontato e le stelle pian piano stavano ripopolando il cielo ormai nero come la pece

poco dopo mi raggiunse anche Tok- Muichiro 

Muichiro: che fai?

T/n: g-guardo il cielo

Muichiro: ah, ok

ci fu qualche minuto di silenzio e pensavo si fosse addormentato

Muichiro: da quanto indossi quella maglia?

mi fece sussultare e poi mi girai

T/n: d-da quando sono d-diventata un demone

Muichiro: ovvero?

T/n: t-tre anni fa

dopo ciò si rigirò nel futon, quella notte fu veramente lunga non avevo letteralmente nulla da fare, e a notte inoltrata stranamente mi addormentai.

//sogno//

ero in una foresta, sembrava quella vicino a casa mia... conoscendo la strada mi invio ad essa, non è cambiato nulla in 3 anni, ma appena arrivo a casa mia...

era ricoperta di sangue il vialetto innevato era rosso, proprio come... entrai in casa, ed era lì il cadavere di mia mamma, aveva gli occhi terrorizzati e spalancati dal dolore che avrà provato in quell'istante, non aveva più le braccia e nemmeno le gambe, quando all'epoca non lo avevo guardato attentamente essendo che ero spaventata, eppure, non ho mai piato per la sua morte

avevo pianto perché avevo paura, ma non perché era morta... se ero egoista all'epoca.

ad una certa sbatte gli occhi spaventandomi tale da farmi cadere all'indietro,  sorrise in modo inquietante e poi si alzo, volandosi verso di me la faccia che aveva mi preoccupava e mi metteva paura, iniziando a lacrimare le ricrebbero sia le braccia che le gambe e si avvicinò a me gattonando. 

io indietreggiai ma arrivai alle spalle al muro mia mamma si avvicino e con due dita mi alzò il mento

Mamma: la mia bambina è cresciuta, veramente tanto

non riuscivo a parlare

Mamma: ora ti potrei sicuramente vendere a qualcuno, non come prima che nessuno ti voleva, sai non sei cambiata sei: sola, stupida, non sai nulla, ne scrivere ne leggere, non hai amici e nessuno ti vuole trai piedi 

//fine sogno//

mi svegliai sudata, Muichiro non c'era e ora che noto a fianco a me c'era una lettera, prima di leggerla mi alzai, dalla finestra si poteva intravedere che c'era il sole, avevo avuto un attacco di sonno? poi girai lo sguardo verso la lettera e la presi

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sono andato in missione non so quando torno, non ti volevo svegliare

- Muichiro

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diretto... mi alzai e andai in cucina dove cercai delle altre bacchette dopo averle trovate mi misi a giocare con loro 

𝐈𝐥 𝐌𝐢𝐨 𝐃𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐢𝐨 ♡︎ //Muichiro x reader//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora