CAPITOLO 2 -𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲-

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Andare avanti è l'unica cosa che l'uomo può fare; c'è chi rinuncia e si lascia trascinare e c'è chi invece persevera verso ciò che si è prestabilito, verso il suo percorso, non quello che il destino ha scelto per lui ma quello che lui ha scelto pe...

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Andare avanti è l'unica cosa che l'uomo può fare; c'è chi rinuncia e si lascia trascinare e c'è chi invece persevera verso ciò che si è prestabilito, verso il suo percorso, non quello che il destino ha scelto per lui ma quello che lui ha scelto per il destino. 

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Un odore nauseabondo si insinuò insistente nelle mie narici, raggiungendo il mio stomaco che di rimando mi fece alzare con conati di vomito <<Merda, che risveglio del cazzo!>> schifata mi guardai intorno alla ricerca del responsabile di tale odore.

I raggi solari avevano iniziato a filtrare tra le crepe che costituivano il tetto del mio rifugio.

Questa mattina Kyrios mi darà qualche dritta sulle armi da fuoco facendomi esercitare su piccoli bersagli in movimento, non che mi serva a molto visto che tra qualche settimana andrò ad uccidere gente che di certo sarà tutt'altro che piccola, ma è meglio avere un qualcosa in più rispetto ad una in meno, e comunque farà migliorare la mia mira. 

Indosso velocemente i primi stracci che trovo, coprendomi il volto con una maschera che impedisca l'eccessiva inalazione delle polveri presenti all'esterno.

Salgo quella vecchia scala che tempo fa conduceva ad una cantina di vini e che ora è la mia attuale casa; Il negozio sovrastante ad essa è andato quasi completamente distrutto e il fatto che si sia accatastato su se stesso mi ha giovato a favore, coprendo la scala e facendo desistere qualsiasi curioso nel dare qualche sbirciatina.

La giornata non era esattamente iniziata con il piede giusto, l'incubo che come quasi ogni notte tornava a tormentarmi, e poi quel risveglio di soprassalto dovuto ad un odore pungente di carne in decomposizione; fu in quel momento che il mio occhio cadde sul responsabile in questione. Un animale letteralmente maciullato, forse un topo o quello che ne restava.

<<Drake>> sicuramente era lui il responsabile di questo tetro scherzetto. Quel mostriciattolo alto come un tappo, fastidioso e soprattutto astuto che ce l'ha da sempre con me.

Mi incamminai velocemente verso la mia meta, prestando attenzione ai vari ostacoli sul terreno. Macerie, distruzione, morte, desolazione; questo era ciò che ogni giorno i poveri disgraziati dei quattro campi e costretti fuori da Akros dovevano vedere. 

Sentire l'odore del bruciato, toccare con mano la polvere che copriva buona parte del terreno dove anche un ciuffo d'erba faticava ad uscire e soprattutto vedere ciò che aveva causato la guerra, una lotta voluta da coloro che in campo non erano mai scesi e che non avevano mai perso nulla nella vita.

Arrivai a destinazione in pochi minuti; vidi Kyrios intento a conversare con qualcuno ma decisi comunque di avvicinarmi, forse perché pensavo che il ragazzo in questione fosse un suo cliente. La mia teoria andò in pezzi pochi istanti dopo.

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