Vorrei poter prendere il tuo dolore,
tu hai già sofferto abbastanza,
perché io, per te, provo amore,
e tu hai dovuto rinunciare alla danza.
Di me, ti posso dare il calore,
e tu lo trasformi in una magica fragranza.
Riesci anche a farti quelle macchie di colore,
che, da qualche anno, hai in abbondanza.
Lo dico, lo ripeto, e lo ripeto ancora.
Vorrei salvarti da questa prigione.
Vorrei essere lì, dove sei ora,
ma sei lì per una giusta ragione.
Prima devo salvarmi da ciò che mi imprigiona,
una gabbia dall’immenso timore.