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Il giorno dopo ero in maneggio molto presto per andare a recuperare i due cavalli.

Io, Stefano, Jhon, Thomas e diversi uomini andammo a prendere un cavallo per ognuno.

Uscimmo dal cancello posteriore e cominciammo a galoppare divisi in 3 gruppi, io, Stefano e 2 uomini, Jhon e altri 5 mentre Thomas e altri 3 uomini.

"Proviamo ad andare nella zona 58, magari sono tornati lá" proposi insicura "proviamo".

Lanciammo al galoppo i cavalli andando nella zona prestabilita ma non li trovammo.

Tirai fuori una piccola mappa "Jhon sta perlustrando tutta la zona est e Sud, Thomas quella Ovest e a Nord. Noi ora siamo qua" dissi indicando un punto verso il centro "Jhon sará carica qua e Thomas qua" indicai due punti differenti "quindi a noi manca questa parte qua" dissi indicando tutto il centro.

"Possiamo andare sulla collina Yakatawi, a volte andiamo lì per guardare i branchi" propose Jim.

Riposi la mappa e galoppammo fino a quella collina bella alta.

Lì in cima c'era una leggera brezza che faceva andare indietro i miei capelli e la criniera bianca di Tommy, il pinto che stavo montando.

Presi il binocolo scrutando ogni centimetro.

Lo tolsi per un istante e li vidi.

Il branco che correva selvaggio, libero, con a capo quel favoloso sauro.

Mi appoggiai l'aggeggio agli occhi per vedere se ci fossero Amir e Shadow e li vidi.

Mentre galoppavano con la sella e il morso, le redini fortunatamente legate al pomello come avevamo lasciato la scorsa notte.

Si sentivano fin qua i nitriti di Gioia.

Jim prese la radiolina "Avvistati nella zona est 20" disse ricevendo come risposta dei versi che non riuscì a distinguere.

Più veloce che potevamo raggiungemmo il branco parandoci esattamente davanti ad esso.

Il sauro si impennò calciando.

Circondammo tutti i cavalli agitati dal capo branco.

In breve arrivarono tutti gli uomini, riuscirono a legare le corde al collo di Shadow e di Amir ma con qualche difficoltà a tirarli fuori da quel mare in piena.

"Via, andate via" urlavo agitando la redini per far scappare i cavalli indemoniati.

E fu così...il capo riprese a galoppare e noi riprendemmo i nostri due cavalli.

Al passo tornavamo al Ranch.

Arrivammo e dissellammo tutti quanti i cavalli e poi misi in paddock Amir e restai con lui per un po'.

"Ti sei divertito nel branco?" dissi ridacchiando accarezzandogli il morbido muso che aveva portato nella mia direzione.

Nel paddock accanto a dove ero io ci stava Shadow con Stefano e Jhon.

"Andiamo Stefano, non gli ha fatto nulla" disse l'uomo vedendo che il moro stava controllando ogni zona della giumenta. "So di cosa é capace quel essere" disse freddo tastando il fianco del cavallo.

"A dopo piccolo" dissi dando un bacio sul ponte del naso del cavallo e poi uscì.

Mentre camminavo per andare verso la scuderia, il proprietario del maneggio mi chiamó "Gaia vieni un attimo" disse "dimmi Jhon" dissi sorridente "ascolta oggi arriva un nuovo puledrone in maneggio, quindi gli prepareresti il box? É il 23esimo accanto a Torh. Devi solo spandere il truciolo, mettere il sale e riempire la rete del fieno" mi disse "certamente" "grazie" "figurati".

Eseguì quello che mi aveva chiesto, presi il forcone e cominciai a mettere il truciolo su tutta la superficie del box, presi uno dei tanti sali e lo annodai a una sbarra insieme alla rete del fieno.

Finito il mio lavoro misi tutto a posto e buttai il sacco dei truciolo.

"Gaia! Vai a sellare Amir che devi fare lezione" disse Stefano.

Andai a prendere il cavallo al paddock e lo legai nella piazzola, lo pulì, gli feci una treccia alla coda e lo sellai.

Presi le redini ed entrai nel campo coperto.

"Inizia a riscaldarlo senza galoppo, fai cambi di mano e volte" disse freddo come il ghiaccio.

Feci come mi aveva detto e a redini molto lunghe iniziai a fare due giri di passo e diverso trotto medio sollevato, poi lo rallentai e feci trotto seduto.

Cambi di mano e volte.

"Ora al cancello taglia e mettiti in circolo e lavoralo al galoppo veloce" mi disse.

Incrociai per un istante i suoi occhi, un brivido mi percosse tutta la schiena.

Intravedevo l'ira dentro di lui che voleva scatenare contro quel essere che non avevo ancora capito chi fosse.

"Gaia concentrati!" mi urló contro notando che ero uscita dal circolo. Subito premetti il piede sinistro sul fianco del cavallo e lo rimisi al circolo.

Piede interno e galoppo, lo feci aumentare e poi rallentare di nuovo.

Lo feci aumentare tenendolo a quella velocità.

"Esci dal circolo, longitudinale e fai uno stop" mi disse.

Feci quello che mi aveva detto ed esattamente a metà lato lungo tagliai e in centro gridai 'woah', portando i piedi in avanti e il busto indietro.

Slittó con i posteriori e poi si fermó.

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