È passata solo una settimana. Una cazzo di settimana e Jungkook stava cominciando a non farcela. Andare a lezione quasi ogni giorno e sentire quello stesso profumo, vedere quegli stessi occhi, e dio, Taehyung diventava sempre più bello con il passare del tempo. A questo punto Jungkook non si preoccupa nemmeno di quanto sia innamorato dell'omega. Si è masturbato più volte nelle scorse settimane pensando a quegli occhi di miele e quelle labbra rosate impresse nella sua memoria.
E come se non bastasse, Jungkook stava andando malissimo in classe. Si perdeva ad ammirare i lineamenti dell'altro e, prima che se ne rendesse conto, stava fallendo i test e i compiti di scrittura, non avendo alcuna idea di cosa cazzo dovessero significare quelle opere d'arte.
Questo è uno di quei momenti. Jungkook si era completamente dimenticato del test di oggi, rimanendo a fissare con sguardo assente il foglio intatto davanti a sè.
«Fanculo» mormora sottovoce prima di cerchiare bruscamente alcune risposte e scrivere cazzate su cosa dovrebbe essere il "Barocco".
Si alza dal proprio posto e si dirige verso la parte anteriore, che non è esattamente una lunga passeggiata, prima di fermarsi davanti alla cattedra di Taehyung.
L'altro alza lo sguardo su di lui, la sorpresa dipinta sui suoi lineamenti delicati nel vedere che qualcuno abbia finito così in fretta, mentre prende il foglio a Jungkook. Basta un'occhiata al suo lavoro perchè Taehyung alzi un sopracciglio verso di lui, evidentemente non impressionato delle risposte senza senso presenti sul foglio.
L'irritazione scorre nell'alpha, irritazione verso se stesso, verso Taehyung e verso questo stupido corso che doveva seguire e che gli stava incasinando l'intera esistenza.
Jungkook non aspetta per sentirsi dire quanto sia stato terribile, lo imbarazza già abbastanza pensare che Taehyung lo ritenga stupido, quindi gira i tacchi e se ne va, senza risparmiare un altro sguardo a Taehyung o a Jimin prima di uscire fuori di corsa.
Esce dalla porta e attraversa i corridoi, senza rendersi conto di dove sta andando, la sua mente è troppo sopraffatta dalle insicurezze. Jungkook si sentiva così stupido, cosa che non era abituato a provare. Da quanto gli importava ciò che pensavano le persone di lui? E il fatto che si fosse preso, tra tutte le persone, una bella cotta per il professore non aiutava.
Mentre si dirige verso l'esterno, il telefono gli vibra nella tasca, distogliendolo, efficacemente, dai suoi pensieri.
1 messaggio non letto
Jin-hyung
Vieni per cena, sto preparando il tuo piatto preferito ;)
Ok, va bene.
Jungkook rimette il telefono in tasca prendendo un profondo sospiro, mentre si avvia verso l'auto.
Magari vedere Jin e Namjoon l'avrebbe distratto.
ೃ⁀➷
Due ore più tardi, Jungkook si trova davanti al sontuoso appartamento. Bussa alla porta, passa un solo secondo prima di sentire un forte "è aperta!"
Apre la porta, il profumo familiare di rose e libri lo avvolge, mentre si toglie le scarpe e si dirige verso l'ampio e moderno soggiorno. Lo spazio è arredato con gusto con soffusi colori neutri, mentre il soggiorno è diviso da un enorme divano in pelle nera di fronte alla televisione appesa. L'odore di kimchi jjigae vaga per tutto l'appartamento, facendo praticamente venire l'acquolina in bocca a Jungkook. Niente può essere paragonato alla cucina di Jin.
Dal momento che la cucina si trova direttamente difronte al soggiorno, Jin sposta la sua attenzione dai fornelli a Jungkook mentre gli si avvicina.
«Mio piccolo Jungkookie!!! mi sei mancato,» dice Jin, avvolgendo le sue lunghe braccia intorno a Jungkook prima di stringerlo a sè.
L'altro può anche essere un omega, ma di sicuro era forte.
«Hyung! non chiamarmi così, è strano... non sono proprio piccolo» si lamenta Jungkook, non curante del soprannome. Era abituato a quanto fosse pazzo l'omega.
«Non fare il bambino. Dovresti essere più rispettoso nei miei confronti,» dice Jin sporgendo il morbido labbro inferiore, provando a fare il broncio.
Jungkook si limita a sospirare e alza gli occhi al cielo per la decima volta quel giorno, «scusa hyung. Non sono proprio dell'umore giusto.»
Jin gli rivolge uno sguardo tagliente, «Oh? c'è qualcosa che ti turba?» domanda l'altro con sincero interesse. è raro per Jungkook essere di malumore. Certo, lui era un rompi coglioni di natura, ma di solito era felice o almeno... civile.
«Nah, va tutto bene. Dov'è Namjoon-hyung?» domanda Jungkook, cambiando velocemente argomento prima di sedersi sul comodo divano in pelle.
«Dovrebbe essere qua tra qualche minuto, ha dovuto fare un po' di cose extra in ufficio,» sospira l'omega, «andrò a finire il Jijgae, dovrebbe essere pronto tra poco.» dice Jin mentre torna nella splendente cucina.
Jungkook gli fa un piccolo sorriso, cercando di fare del proprio meglio per non contagiare gli altri con il suo malumore.
Si sposta per coricarsi sul divano, lasciando che il tessuto fresco dia sollievo alla sua pelle bollente mentre si sposta, liberando la tensione repressa nei suoi muscoli. Jungkook chiude gli occhi, cercando di non pensare e rilassarsi, cosa che gli sembra attualmente impossibile. è così stanco, nemmeno stare vicino a Jin impediva alla sua mente di andare a mille, ma chiude comunque gli occhi.
Dopo un po' Jungkook sente improvvisamente la sua mente calmarsi e il suo corpo rilassarsi. Emette un basso mormorio, una sensazione di contentezza si staglia sul suo petto mentre si gira su un fianco. Un profumo confortevole irrompe nel caos della sua mente mentre prende un profondo respiro, lasciando che l'inebriante profumo gli annebbi i sensi, intensificando ancora di più il piacevole mormorio nel suo petto.
Oh, mio dio
L'alpha scatta dalla sua posizione sul divano con occhi spalancati e si guarda intorno, i suoi occhi individuano subito ciò che temeva di trovare.
«Jungkook, guarda chi ho portato! Ho pensato fosse una buona idea che voi due parlaste, visto che stai avendo un periodo difficile a lezione.» Namjoon indica la persona affianco a lui.
Jungkook guarda alla sinistra di Namjoon, il suo sguardo incontra il marrone brillante e dorato di quegli occhi che ha imparato a conoscere fin troppo bene.
«Taehyung,» espira, prima di riuscire a trattenersi.
L'omega solleva gli occhi ambrati per incontrare quelli di Jungkook, un'espressione sorpresa dipinge i suoi bei lineamenti nel sentire quella voce profonda pronunciare il suo nome in quel modo.
«Uh, ciao Jungkook.»
Cazzo.
Questo capitolo è molto più corto rispetto ai precedenti, meglio un capitolo lungo o due capitoli corti?
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LACED WITH HONEY
FanfictionL'alpha Jeon Jungkook odia davvero davvero tanto storia dell'arte. È un corso così inutile. Perchè dovrebbe averne bisogno se è un studente di economia? Jungkook si pone questi interrogativi più e più volte mentre si fa strada verso l'inutile eletti...